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Figc, Lotito si ritira dalla corsa alla presidenza

Il presidente della Lazio ha motivato così il suo dietrofront: “Mi ero convinto a scendere in campo, ma ci sarebbero state troppe conseguenze per la mia società. E io questo non lo voglio”. Sono 3 dunque i candidati per le elezioni del 29 gennaio ovvero il n.1 dell’Assocalciatori, Damiano Tommasi, e quelli della Lega nazionale dilettanti e della Lega Pro, Cosimo Sibilia e Gabriele Gravina.
A cura di Marco Beltrami
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Claudio Lotito ha rinunciato alla candidatura alla presidenza della Figc. Il presidente della Lazio che nella giornata di sabato aveva aperto ad un suo possibile inserimento nella corsa ai vertici federali, forte dell'appoggio di 11 club della Serie A (e non solo) non ha depositato alcun programma entro i termini stabiliti e dunque può considerarsi fuori dai giochi. Sono 3 i candidati per le elezioni del presidente della Figc in programma il 29 gennaio ovvero il n.1 dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi, e i presidenti della Lega nazionale dilettanti e della Lega Pro, Cosimo Sibilia e Gabriele Gravina.

Perché Lotito ha rinunciato alla candidatura alla presidenza della Figc

Nonostante l'appoggio di diversi club di Lega di A e di B dunque Claudio Lotito ha rinunciato alla candidatura alla presidenza della Figc. Pur avendo "numeri importanti", il patron della Lazio ha annunciato all'Ansa di non volersi più presentare. Queste le sue motivazioni, confessate ad amici a cena: "Mi ero convinto a scendere in campo, ma ci sarebbero state troppe conseguenze per la mia società. E io questo non lo voglio". Dunque priorità alla Lazio e alla Salernitana per Lotito che resta comunque alla finestra con un ruolo chiave nella corsa elettorale.

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Situazione frammentaria, il commissariamento della Figc scenario concreto

Anche senza il quarto candidato lo scenario attuale è comunque complicato e conferma l'estrema frammentarietà del sistema, nonostante i numerosi appelli all'unità delle ultime settimane, e la precarietà di progetti e programmi di rinnovamento. Senza volontà comune anche i propositi di restyling del nostro calcio rischiano di rimanere sulla carta. Ecco allora che fino al 29 gennaio ci sarà molto da lavorare anche perché è difficile che si arrivi alle urne con più di due nomi sul tappeto, una situazione che concretizzerebbe lo spauracchio di un commissariamento che alcuni considerano come il male minore.

Elezioni per il presidente Figc, Sibilia favorito

Al momento il favorito nella corsa alla carica di presidente della Figc è Sibilia, il numero uno dei Dilettanti forte del 34% dei voti garantitogli dalla sua componente. Il deputato di Forza Italia vuole ribadire il peso della LND dopo l'esperienza Tavecchio: "Il calcio di base e quello di vertice potrebbero ricostruire l'asse storico che c'è sempre stato". Ecco allora che al suo fianco potrebbe collocarsi Lotito, che nelle ultime ore avrebbe lavorato per avvicinarsi proprio a Sibilia per ricoprire in futuro un possibile incarico da vicepresidente e un riconoscimento alle Leghe.

Possibile appoggio di Lotito

Lotito infatti ha l'appoggio di numerosi club della Serie A (9 ovvero Crotone, Atalanta, Genoa, Samp, Napoli, Lazio, Verona, Chievo e Milan e non 11 come dichiarato nella giornata di sabato). La Lega di A pesa per il 12% al volto mentre quella di B, dove Lotito può contare su altri appoggi il 5%. Anche in questi due ambiti ovviamente c'è chi si oppone al presidente della Lazio, e lo scenario elettorale può cambiare ulteriormente nei prossimi giorni, a conferma che la posizione di Lotito può rivelarsi "pesante" in un senso o nell'altro.

Le componenti a sostegno di Tommasi e Gravina

A contendere per ora la presidenza della Figc a Sibilia ci sono Tommasi (20% dei voti disponibili) e Gravina (17%). L'ex centrocampista e numero uno dell'Aic, dovrebbe contare sul sostegno dell'Assoallenatori (10%): Ulivieri si è detto poco propenso a votare uno dei vice di Tavecchio ma come condizione per il voto ai calciatori ha posto un ampio consenso su Tommasi. Voti non blindati dunque per un Tommasi che, in caso di coalizione Sibilia-Lotito, dovrà cercare un accordo con la Lega Pro. I club di Serie C però al momento non sono pronti a votarlo compatti neanche se si ritirasse il loro candidato, Gravina. "Tommasi e' una brava persona, ma non credo lo voterei", ha ufficializzato ancora Cairo, dando voce alla pregiudiziale del calcio italiano

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