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Fantacalcio, asta di riparazione: un flop 11 vittima del calciomercato

Le trattative di gennaio rischiano di produrre effetti dannosi sul fantacalcio. Molti i giocatori con la valigia pronta destinati a un impiego minore. Scopri il nostro undici d’eccezione.
A cura di Mirko Cafaro
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Il calciomercato di gennaio è sempre fonte di grandi opportunità e, per converso, insidie per il fantacalcio. Una materia da gestire con attenzione, in vista dell'asta di riparazione di fine gennaio. È per questo che oggi vogliamo concentrarci su quei giocatori che, cambiando squadra, rischiano di perdere lo status da protagonista finendo ai margini di squadre che lottano per traguardi più ambiziosi.

Il caso di Simone Verdi è emblematico: leader del Bologna di Donadoni e con una maglia da titolare assicurata, passando al Napoli sembra destinato a un ruolo da comprimario alle spalle degli inamovibili Callejon, Insigne e Mertens. Ma non è il solo, al punto che siamo riuscire a comporre un'intera formazione, schierata con il 3-5-2.

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Brignoli (Benevento)

Dal gol della storia al Milan alla cessione: il passo è stato breve per il portiere di proprietà della Juventus che, dopo le incertezze nella gara successiva al 2-2 con i rossoneri, è stato relegato in panchina da De Zerbi. Al momento sembra destinato al ritorno in serie B.

Bruno Peres (Roma)

Di Francesco non lo vede e questa di gennaio sembra la "finestra" giusto per consentire ai giallorossi di monetizzare dalla sua cessione. Perderà lo status di eleggibile al fantacalcio, visto che sembra destinato all'estero.

De Vrij (Lazio)

Il suo caso è diverso dagli altri: l'olandese va in scadenza di contratto a fine stagione e le trattative per il rinnovo sono ancora in alto mare. In caso di mancato accordo, sarebbe libero di accasarsi altrove a costo zero e Lotito potrebbe decidere di farlo finire ai margini.

Caceres (Lazio)

Dopo essersi rilanciato con il Verona, è già passato alla corte di Inzaghi. Difficile dire se sarà immediatamente titolare, ma la situazione è da monitorare con attenzione, visto che l'uruguayano ha già dimostrato in passato di poter essere protagonista anche ad alti livelli.

Verdi (Bologna)

La sua situazione è stata in parte già analizzata. Nonostante si possa considerare un pupillo di Sarri, che lo ha già avuto ai tempi di Empoli, è difficile ipotizzare che possa scalzare i tre mostri sacri dell'attacco partenopeo.

Joao Mario (Inter)

Si è salvato chi ha evitato di acquistarlo all'asta di quest'estate. Prestazioni sempre mediocri e ormai unico obiettivo dei nerazzurri legato al mercato: cederlo per monetizzare in chiave fair play finanziario.

Brozovic (Inter)

La sua indolenza è, se possibile, anche più irritante del compagno di squadra Joao Mario. Elemento in grado di tutto e del suo contrario: protagonista e goleador in una gara (vedi doppietta al Benevento), assente ingiustificato in quella successiva. L'Inter potrebbe decidere di cederlo subito.

Viviani (Spal)

L'ex prodotto delle giovanili della Roma è uno degli alfieri della formazione ferrarese, impegnata nella difficile lotta per non retrocedere. Il tecnico Semplici ha già avvertito gli operatori di mercato: tutti i suoi gioielli restano fino a fine stagione. Ma la corte nei confronti di Viviani comincia a fari serrata e folta con Fiorentina e Sampdoria in prima fila.

Ciciretti (Benevento)

Sembra che Giuntoli abbia già trovato l'accordo per il suo passaggio al Napoli a fine stagione. Se l'operazione fosse anticipata, addio titolarità.

Politano (Sassuolo)

È l'elemento di maggior valore dell'attacco di Iachini, il più costante e il più pericoloso, capace anche di scalzare l'ex enfant prodige Berardi. Cresciuto nelle giovanili della Roma, proprio i giallorossi vorrebbero riportarlo alla base, dove ritroverebbe Di Francesco. La concorrenza, però, nella Capitale sarebbe parecchio folta.

Inglese (Chievo)

Vale il discorso fatto per Verdi e Ciciretti. Il Napoli lo ha acquistato l'estate scorsa e lasciato un'altra stagione alla corte di Maran, ma l'infortunio di Milik ha mischiato le carte. In caso di passaggio anticipato a Castelvolturno, i fantallenatori perderebbero una pedina chiave.

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