E’ costato 4 milioni, finora ha segnato più di Neymar: Gomez del Celta Vigo
Quando una squadra decide di puntare forte su di un calciatore, lo fa nella speranza di sopperire alle qualità mancanti all'interno del proprio club e con l'augurio di aver, idealmente, fatto centro. Così, i soldi investiti sul mercato nell'aumentare la forza complessiva del capitale umano a disposizione diventano un’opportunità, talvolta una scommessa, per qualsiasi società vogliosa di migliorare anno per anno.
In altre situazioni, invece, sempre nelle dinamiche delle campagne di rafforzamento, troviamo compagini intente a rafforzarsi ed altre a sostituire giocatori volati altrove. In qualsiasi caso però, il livello di rischio è, sovente, più o meno lo stesso con un labile, sottile, precario confine fra l'arrivo azzeccato ed il "bidone" da cedere a tutti i costi, anche con evidenti minusvalenze. In questo contesto, prima di poter esprimere un giudizio definitivo, vediamo quali sono gli innesti di questa estate col migliore impatto, in termini di gol, d'Europa di questo avvio di stagione targato 2017/18.
Neymar e Diaz che dominio nella Ligue 1
In Francia, e i bookmakers e non solo ne erano certi, a dominare in termini di impatto con la nuova maglia, la nuova città e la nuova squadra è, senza dubbio, mr. 222 milioni di euro, al secolo: Neymar da Silva Santos Junior. Il campione sudamericano, infatti, con più minuti in campo rispetto all’altro sensazionale colpo estivo, ovvero Mbappé, figura come uomo del momento non solo per le riviste patinate, per i danari spesi per lui o per il mancato scambio della maglia col giovane terzino Ralston del Celtic Glasgow in occasione della prima gara di Champions League ma, soprattutto, per le sue incredibili giocate sul rettangolo verde.
Una sterminata gamma di fondamentali, qualità e doti tecniche che hanno portato il suo attuale fatturato, nel tridentazo del PSG, in appena 4 partite di Ligue 1 (5 compresa anche la Champions League), a 4 reti e 4 assist totali con uno score che sta accompagnando i suoi verso uno scontato titolo nazionale.
Di fianco al campione ex Barcellona però, si trova anche, in punta di piedi e con molto meno clamore mediatico, Mariano Diaz del Lione. Lo spagnolo, appena arrivato per 8 milioni di euro dal Real Madrid di Zidane, difatti, non ha subito nessun contraccolpo nel cambio di squadra, nel cambio di lega o nell’appellativo, di sicuro pesante, di erede di Lacazette dimostrando fin da subito grande personalità, carattere e consapevolezza nei propri mezzi. Caratteristiche che hanno stregato il tecnico Genesio che lo schiera puntualmente come alfiere del reparto avanzato dell’OL. Alfiere efficace con 4 reti a referto e gli scalpi di Strasburgo, Rennes e Guingamp e, magari chissà, dell’attapirato Real che si è lasciato sfuggire un talento di questo calibro.
Maximiliano Gomez, 4 milioni ed un impatto stellare
Prelevato con discrete attese dal Celta Vigo del tecnico Juan Carlos Unzué la punta centrale Maximiliano Gomez sta superando, almeno al momento, ogni più rosea aspettativa. L’ex Defensor Sporting, peraltro autore già a 21 anni di 29 reti in 52 gare totali con la compagine di Montevideo, infatti, posto al centro dell’attacco galiziano con Aspas a destra e Pione Sisto a sinistra, sta stupendo tutti già dall’esordio del 19 agosto scorso quando, contro la Real Sociedad, mise a segno 2 reti totali che non impedirono la sconfitta del suo del Celta sul difficile campo dell’Anoeta di San Sebastian.
Una gara che, però, ha avuto il merito di mettere, idealmente, sulla mappa l’attaccante numero #7 capace di non ascoltare lodi e complimenti con altre due segnature in serie contro Real Betis e Deportivo Alaves. Marcature che lo eleggono “pichichi”, capocannoniere, fra i calciatori che si sono trasferiti in estate in Liga (+ 2 su la coppia Calleri, Sergio Leon) oltre che vice-capocannoniere dell’intero campionato spagnolo a -1 dall’imprendibile Messi.
Lo United ha trovato il suo bomber: Lukaku
Con l’addio di Wayne Rooney all’Everton e l’infortunio di Zlatan Ibrahimovic, in estate, il Manchester United aveva un solo obiettivo: acquistare una punta da almeno 30 gol stagionali. Detto, fatto con il belga Lukaku giunto all’Old Trafford dietro pagamento di 84.7 milioni di euro. Una cifra importante, la seconda maggiore dell’intera campagna acquisti estiva 2017 dietro Neymar, e che avrebbe messo una fortissima pressione a chiunque.
E invece, il ragazzone di 194 cm di Antwerpen, non ha avvertito nient’altro che una grande voglia di giocare, segnare, vincere e dimostrare il suo grande valore. Un valore da 4 gol in Premier, 6 totali comprese anche Supercoppa Europea e Champions League, ed una sola gara a secco contro il Leicester a fine agosto. Una produttività, un rendimento fantastico emulato, in campionato, solo in parte, da Alvaro Morata in scia all’ex Everton con 1 rete in meno rispetto al nuovo 9 di Mourinho.
La Bundes ai piedi di Leckie
In Germania, invece, a trionfare in questa speciale graduatoria che testa le singole prestazioni in termini realizzative dei nuovi acquisti troviamo Mathew Leckie. Il 26enne australiano, infatti, con i suoi 3 gol e 2 assist (già eguagliato lo score di passaggi vincenti della scorsa Bundesliga) con l’Hertha Berlino sta attraversando un momento particolarmente importante della sua carriera. Dopo 71 gare nella massima serie teutonica con Borussia Monchencgladbach e Ingolstadt, nobilitate da solo 3 segnature totali, infatti, l’andamento della sua stagione, almeno in avvio, ha il sapore della definitiva e ormai quasi insperata consacrazione.
Una consacrazione, forse, arrivata anche dopo i recenti impegni con la nazionale in Confederations Cup, dove ha giocato ben 213’ minuti totali, e dalla fiducia del tecnico Pal Dardai che lo schiera quasi sempre da titolare nel tridente alle spalle del bosniaco Ibisevic formato da Darida e da Esswein. Una fiducia ben ripagata e che lo rende l’affare dell’anno con i soli 3 milioni spesi dai biancoazzurri della capitale per strapparlo all’Ingolstadt.
Nuytnick, il difensore che non ti aspetti
Con i pochi minuti concessi al duo Kalinic–André Silva, i pochi attaccanti arrivati in Italia e la scarsa vena realizzativa dei nuovi, il migliore innesto, per gol a referto, è un difensore: precisamente, Bram Nuytnick.
E sì perché nella mole di calciatori che hanno cambiato maglia in questa estate, molti (Borriello, Cornelius, Pucciarelli, Simeone, Gil Dias) sono a quota 1 gol mentre il belga ex Anderlecht, pur con compiti meramente difensivi, oltre alla rete di testa contro la Spal ha anche piazzato un assist vincente, un passaggio decisivo per Jankto in occasione dell’1-0 casalingo contro il Genoa. Un bilancio momentaneo sorprendente che potrebbe aver consegnato ai friulani l’ennesimo craque da poter rivendere con profitto della loro lunga storia, Nuytnick segnatevi questo nome.