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Dzeko grande bellezza, Insigne non basta. Alisson sempre top

La Roma espugna il ‘San Paolo’ e, con un Dzeko in versione goleador, manda al tappeto il Napoli che riporta il secondo ko stagionale, sempre in casa. Dall’altra parte, invece, al netto degli sfortunati episodi, male Mario Rui e Zielinski.
A cura di Salvatore Parente
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Il Napoli stecca clamorosamente in casa cedendo addirittura per 4-2 all’ottima Roma di Di Francesco. Un ko impronosticabile figlio di una partita beffarda per gli uomini di Sarri che, pur in possesso del comando delle operazioni, subiscono la fisicità, l’organizzazione ed il cinismo degli ospiti con la doppietta di Dzeko ed i gol di Under e Perotti a seppellire le speranze campane.

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Eppure, la Roma, peraltro al top in trasferta con 15 vittorie, 5 pareggi ed 1 sola sconfitta nelle ultime 20 in Serie A lontane dalle mura amiche, non ha rubato nulla al ‘San Paolo’ dimostrando di poter essere una mina vagante non solo per la sua corsa alla qualificazione Champions ma anche per la bagarre scudetto. E così, dall’immensa, completa, stratosferica prestazione di Dzeko fino alla pessima performance di Mario Rui, ecco top e flop della contesa.

I top del match

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Insigne ultimo a mollare: capitano vero

Per entrare nel novero dei migliori in campo, il capitano azzurro di serata, Insigne, ci mette appena 6 giri di orologio. E infatti, al termine di una tambureggiante azione offensiva dei suoi Lorenzo, ricevendo il suggerimento centrale di Callejon, diventa finalizzatore del ‘tiki-taka’ campano spedendo alle spalle di Alisson il gol dell’1-0.

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Un gol importante che sblocca il match ma che ha anche il merito di metterlo fin da subito in partita e di caricarsi divenendo, anche dopo il pari e poi il vantaggio degli ospiti, l’uomo più pericoloso dei suoi. Un uomo che tiene tanto alla maglia e che, prima di darla vinta agli ospiti, corre, lotta e ci prova fino alla fine.

Under ancora decisivo, che perla per l’1-1

Nell’ultimo periodo giallorosso Under è la summa, la sintesi dell’attacco capitolino. E infatti, dai suoi piedi, nascono o si concretizzano le trame d’attacco della formazione di Di Francesco col turco capace, nelle ultime sei, di siglare, Napoli compreso, ben 5 gol. Un gol, quello del momentaneo pareggio, bellissimo, fortunoso ma anche determinante per gli ospiti che, dopo appena un minuto, si ridestano dal colpo del vantaggio di Insigne e capiscono di poter essere molto, molto competitivi stasera al ‘San Paolo’. Al di là della rete, sublime con una scucchiaiata con deviazione degna del miglior Totti, il nativo di Balikesir s’impegna anche in fase di non possesso portando il primo pressing sulla sua corsia, su Mario Rui e scatenandosi, poi, in ripartenza sulla destra.

Insomma, una gara utile, diligente da titolare, ora e magari pure in futuro, inamovibile.

Dzeko redivivo, sua la rete dell’1-2 e quella dell’1-3

Bollito, stanco, inefficace, in sostanza in crisi. Queste le lapidarie sentenze, alla vigilia, sul periodo non certo ottimale di Dzeko reo, Benevento a parte, di non essere più quello spietato attaccante bravo in avvio di stagione a segnare ben 10 gol nelle prime undici di campionato. E, forse, queste critiche hanno caricato il bosniaco in grado non solo di dialogare con i suoi compagni di reparto, battagliare con Raul Albiol e Koulibaly e far salire i suoi ma anche reattivo e pronto a farsi trovare al posto giusto al momento giusto per la rete del momentaneo 1-2.

Un gol come manifesto ideologico delle caratteristiche tecniche dell’ex Manchester City che svetta su Albiol, lo supera di slancio e deposita, prendendo in contropiede Reina, la marcatura del vantaggio, il gol della rimonta: la rete del suo personale riscatto.

Eppure, per sgombrare il campo da eventuali dubbi su chi potesse essere eletto come migliore in campo, ecco che il bosniaco, per chiudere la partita, s’inventa la magia del 3-1 che, dal limite dell’aria, fa pendere la bilancia del match sponda Roma.

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I flop di Napoli-Roma

Zielinski in calo, male stasera al posto di Hamsik

Sceso in campo dal primo minuto per via dell’influenza di Hamsik che ha messo Ko lo slovacco negli ultimi giorni, il polacco Zielinski non riesce ad entrare in partita, a trovare la posizione e liberare tutto il suo enorme potenziale. E infatti il suo è un match da mezzala errante in mezzo al campo senza troppe idee e con tante, tantissime palle sbagliate in impostazione ma anche in fase di ultimo passaggio a sostegno delle punte. Una serata no per uno dei talenti più fulgidi di casa Napoli con l’ex Empoli in netta difficoltà ed in balia della asfissiante marcatura dell’olandese Strootman, quasi a uomo su di lui.

Attacco azzurro spuntato, Mertens spettatore non pagante fino al gol

Fra i peggiori, almeno fino al gol del 2-4, della contesa il belga Mertens che, pur impegnandosi dal primo all’ultimo istante del match, non riesce mai ad essere pericoloso e a creare grattacapi alla retroguardia giallorossa. Schiacciato, stretto, annullato dalla morsa difensiva degli statuari Fazio e Manolas, infatti, il folletto azzurro non si conferma sui soliti livelli non trovando mai la giocata decisiva men che meno la conclusione verso la porta avversaria segnalandosi come l’emblema di un Ko sanguinoso che potrebbe compromettere la corsa al titolo della compagine di Sarri. Eppure, quando i bui sono abbondantemente usciti dalla stalla, il #14 si scrolla di dosso la pressione e sigla il punto, inutile, del 2-4.

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Mario Rui horror: 2 gol giallorossi sulle sue spalle

Il Napoli subisce quattro gol, firmando un nuovo record negativo in una stagione finora ai limiti della perfezione, con Mario Rui protagonista assoluta per errori marchiani in fase di non possesso. Dapprima, infatti, su Under, non riesce a chiudere su verticalizzazione di Nainggolan, mettendo anche lo zampino sul pallonetto beffardo del turco.

E poi, per concludere la serie di sbagli clamorosi, il portoghese, per liberare l’area, ci mette un tacco mancino che accomoda nell’area piccola la sfera per l’accorrente Perotti bravo a segnare e rifilare il poker alla capolista, pro-tempore. Insomma, una gara, dopo il gol capolavoro col Cagliari di lunedì scorso, davvero negativa.

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Tabellino e voti

Napoli (4-3-3) Reina 5.5; Hysaj 6-, Raul Albiol 5.5, Koulibaly 5.5, Mario Rui 5-; Allan 6+, Jorginho 6+ (Dal 75’ Milik s.v.), Zielinski 5 (Dal 64’ Hamsik 5.5); Insigne 6.5, Mertens 6, Callejon 6. A disposizione: Rafael, Sepe; Tonelli, Milic, Maggio; Rog, Hamsik, Diawara, Machach; Ounas, Milik. Allenatore Mauirizio Sarri 5.5

Roma (4-3-3) Alisson 6.5; Florenzi 6.5, Manolas 6.5, Federico Fazio 6.5, Kolarov 6.5; Nainggolan 6.5, De Rossi 6 (Dall’88 El Shaarawy s.v.), Strootman 6; Perotti 6.5 (Dal 80′ Pellegrini s.v.), Dzeko 8, Under 7 (Dal 71’ Gerson 6). A disposizione: Lobont, Skorupski; Capradossi, Jonathan Silva, Juan Jesus; Gerson, Gonalons, Pellegrini; El Shaarawy, Defrel, Schick. Allenatore Eusebio Di Francesco 7

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