Di Francesco: “Per un allenatore è fondamentale essere supportato, non sopportato”
La Roma ha l'opportunità di qualificarsi per il secondo anno consecutivo per i quarti di finale di Champions League. Ma nei giorni che precedono la partita si parla soprattutto del futuro di Di Francesco, che è stato pesantemente messo in discussione dalla società. E l'allenatore in conferenza stampa, senza troppi giri di parole, ha fatto capire di non sentire il supporto della società: "Per un allenatore essere supportato è fondamentale, essere sopportato no".
Di Francesco alla vigilia dell'ottavo di ritorno parla apertamente del suo momento, della panchina che traballa e del suo futuro, ma dice anche con forza che quella con il Porto non è e non sarà la partita di Di Francesco, ma sarà la partita della Roma che vuole passare ai quarti di finale:
Per me è un momento difficile da quando mi sono seduto su questa panchina, fa parte del mio lavoro, anche se poi il momento più difficile per un allenatore è sempre il prossimo. Ma l'interesse generale è che la Roma passi, a prescindere dall'allenatore. Domani non gioco io ma la Roma. Non è la partita di Eusebio e questa cosa mi dà fastidio. I discorsi sul mio futuro li tengo per me e li affronto con serenità, consapevole che domani sarà una partita importantissima.
Il derby è alle spalle, ma non troppo. Il pesante ko è ancora nella testa e nel morale dei giocatori, che però in Champions in questi ultimi due anni raramente hanno sbagliato. Di Francesco dice di avere tanti dubbi per la formazione. Pare essercene uno solo, con Marcano e Fazio in ballottaggio per un posto in difesa:
Il derby ha influito sul morale, venivamo da una serie di risultati positivi. Dovremo pensare a questa come la partita della vita, facendo una prestazione che ricordi quelle dello scorso anno in Champions. La formazione? Ho tanti dubbi, voglio decidere alla fine, guardando le facce dei giocatori e valutando alcune situazioni che saranno basilari per questa grande battaglia. Ma sarà comunque una partita lunga, dove dovremo essere bravi a difendere il gol di vantaggio e poi ripartire. E sarà fondamentale fare una grande fase difensiva, il resto verrà da sé.
Sul finire della conferenza stampa c'è stato chi ha chiesto a Di Francesco se gli darebbe fastidio vedere sulle tribune del Dragao Paulo Sousa, candidato con Panucci alla successione (eventuale) del tecnico giallorosso:
La sua presenza non la considererei inopportuna. Un conto sono le dichiarazioni, un conto è andare a vedere partite in giro per il mondo. Un giorno potrebbe succedere anche a me.