Dalla squalifica per doping alla rete con l’Australia: Guerrero fa la storia con il Perù

Guerrero si chiama "Paolo" perché il padre si era un grande tifoso di Paolo Rossi e perché l'ultima volta che il Perù partecipò ad un Mondiale era proprio quello di Spagna'82, che noi ricordiamo molto bene, e che vide la nazionale dell'America Latina scontrarsi proprio con gli azzurri nella fase a gironi. Quest'anno la Blanquirroja è presente al campionato del mondo che si sta svolgendo in Russia mentre gli azzurri sono in vacanza: la storia cambia e non lascia scampo. Chi ha rischiato di non essere tra i convocati del DT Ricardo El Tigre Gareca è proprio Guerrero che era stato squalificato per la positività a un metabolita della cocaina ma, dopo un inter complesso tra appelli, ricorsi e sconti di pena, il Tribunale federale svizzero (la Corte suprema, la più alta autorità giuridica elvetica) ha accettato di “congelare” lo stop imposto dal Tas fino alla fine del Mondiale tanto da portare per le strade di Lima in piazza i tifosi peruviani che non volevano rinunciare al loro capitano.
El Depredador ha esordito contro la Danimarca nella fase finale della gara, andando vicino al pareggi con un bel colpo di tacco, ma contro la Francia si è ripreso la fascia di capitano e il posto in attacco mettendo i brividi a Lloris in un paio di occasioni: purtroppo non è bastata la voglia del centravanti peruviano per portare alla fase successiva la sua nazionale. L'eliminazione brucia per Los Incas ma il successo contro l'Australia è davvero una ricompensa per una delle squadre che ha messo in mostra un calcio divertente e molto più empatico rispetto a quello della Danimarca che si è guadagnata gli ottavi a discapito di Guerrero & co.
Guerrero fa 35 con il Perù: miglior marcatore di sempre
El Barbaro è stato grande protagonista dell'ultima gara del Perù al Mondiale 2018 con un assist per Carrillo, che ha aperto le marcature, e una rete che chiuso i conti della gara e ha sbarrato la strada degli ottavi all'Australia. Dopo il goal ai Socceroos il centravanti ha baciato il simbolo nella sua nazionale e dopo la gara ha fatto il giro di campo con la maglia di Jefferson Farfan che è stato ricoverato d’urgenza dopo un violento scontro con un compagno in allenamento e ha chiuso con qualche giorno di anticipo il Campionato del Mondo. Un vero capitano.
Quello di oggi al Fisht Stadium di Sochi è la prima marcatura ad un Mondiale per Paolo Guerrero che raggiunge quota 35 reti con la maglia della nazionale e si conferma il miglior realizzatore di sempre davanti a gente come Teofilo Cubillas e Jefferson Farfan. Per quanto riguarda l'assist a Carrillo, si tratta dell'ottavo passaggio decisive in gare ufficiali con il Perù: gli altri sette erano arrivati in Copa America (4) e nelle qualificazioni per la Coppa del Mondo (3).
Una canzone per Guerrero
Dalle storie di campo alla cultura: spesso in America Latina il confine è molto labile tra ciò che succede nel rettangolo verde e il personaggio che sta fuori. Paolo Guerrero è certamente l'uomo più rappresentativo della Blanquirroja e il giovane cantante peruviano Garcia Pa gli ha dedicato una canzone che è stata pubblicata poco prima della manifestazione intercontinentale e riassume tutto il periodo che ha vissuto il Depredador dalla gara contro la Colombia, decisiva per il passaggio al play-off contro la Nuova Zelanda, fino alla sentenza che gli ha permesso di partecipare al Mondiale.