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Juventus Champions League 2018-2019

Da ‘Zeru tituli’ alle tre dita. Le 5 frasi (e i gesti) di Mourinho contro la Juventus

Jose Mourinho per la prima volta nella sua carriera all’Allianz Stadium, la casa della Juventus. I fischi saranno la colonna sonora della gara tra il suo Manchester United e i bianconeri. Negli anni in cui ha militato tra Italia e Spagna, la rivalità tra lo Special One e i campioni d’Italia si è sempre più accentuata. Celebre il suo ‘Zeru Tituli’ rivolto alla Vecchia Signora e non solo.
A cura di Salvatore Parente
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E’ l’uomo più atteso, non c’è dubbio. Colui il quale ha sempre avuto parole non proprio dolci nei confronti della Juventus. Josè Mourinho sarà sicuramente l’uomo che tutto l’Allianz Stadium attenderà in vista del ritorno della gara di Champions tra il suo Manchester United e i bianconeri di Allegri. Un incrocio che riporta alla memoria tanti ricordi, soprattutto ai tifosi della Vecchia Signora che non hanno mai nascosto la propria considerazione non propria idilliaca nei confronti del tecnico portoghese. Sarà chiamato a riscattare la sconfitta subita in casa all’Old Trafford e giocarsi le sue chance di qualificazione nel raggruppamento in cui gli inglesi, oltre ai campioni d’Italia, dovranno vedersela contro Valencia e Young Boys. Ad osservarlo l’Italia intera, un Paese a cui lo Special One ha subito fatto un buon impatto, per carisma e personalità. Quel “ma io non sono pirla”, ancora ce lo ricordiamo in tanti. Ma la Serie A non dimentica soprattutto il ‘Triplete’ con l’Inter. In quegli anni nel nostro campionato, non sono mancate frecciate, gesti e allusioni negative nei confronti della stessa Juventus. Quali sono state le 5 da ricordare? Vediamole insieme.

Ripartiamo dalla fine

Riavvolgiamo il nastro e partiamo dalla fine. Manchester United-Juventus, andata di Champions League. Quasi al termine della gara che ha visto i bianconeri trionfare all’Old Trafford grazie ad un gol di Dybala, Mou decide che è ora di sferrare la sua ennesima rivincita nei confronti dei cori offensivi (di sfottò più che altro) rivolti a lui dai tifosi bianconeri. Mostra il numero tre con le dita, per ricordare loro che in Italia è stato lui a vincere per il primo il Triplete con l’Inter.

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Una reazione che conferma in pieno che il lupo perde il pelo ma non il vizio e che forse ancora qualche sassolino dalla scarpa per gli anni trascorsi in Serie A, non se l’è tolto. In conferenza stampa post partita, a chi gli chiedesse cosa fosse successo con i tifosi della Juventus ha risposto: "Ovviamente gli juventini non sono innamorati di me. Il momento più duro per loro è stato il nostro Triplete. Ma con giocatori, staff tecnico e direttivo c’è rispetto totale".

Nel 2011 al Real Madrid, ancora la Juve nei suoi pensieri

Diciamo che non fu proprio un’esperienza irripetibile quella che Mourinho ha vissuto in Spagna subito dopo aver trionfato con l’Inter. Il rapporto con una parte della spogliatoio non è mai decollato, ha sempre avuto da ridire su diversi di loro per scarso impegno e professionalità in campo e ha poi sfidato il pubblico delle Merengues quando, in odore di esonero, si piazzò al centro del Santiago Bernabeu per provare a capire in quanti ancora lo fischiassero. Erano in tanti.

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Ma proprio in quel tumulto generale, ecco che c’era ancora spazio per parlare dei bianconeri. Per ricollegarsi a quell’esperienza vissuta in Italia con l’Inter. Era arrivato in Liga da quasi un anno ma la Vecchia Signora era sempre nei suoi pensieri e disse: ​"Io sono il tipo di persona che si dedica forse troppo alla sua squadra per allenare una rivale, non posso allenare la Juve dopo aver vestito la maglia dell'Inter". Un chiaro riferimento per zittire alcune voci che parlavano di un avvicinamento del club bianconero a lui durante la militanza all’Inter.

In Italia ha fatto chiare allusioni agli aiuti arbitrali

E dire che il periodo che ha vissuto sulla panchina dell’Inter non è stato neanche quello di maggiore visibilità da parte della Juventus. Anzi, se vogliamo, è stato uno dei più tristi della storia del club. In piena ricostruzione dopo la vicenda Calciopoli, i bianconeri erano ritornati in Serie A con la voglia di riscattarsi e riprendersi il trono della Serie A lasciato all’Inter. I fatti hanno poi dimostrato che i bianconeri sono stati capaci di riprendersi alla grande. Ma nonostante tutto, Mourinho aveva sempre qualche parola di troppo nei confronti della Juventus.

Come se fosse ormai entrato, da vero rivale storico qual è l’Inter nei confronti dei bianconeri, in guerra totale. Verrebbe infatti da chiedersi se oggi, lo Special One, ripeterebbe le solite affermazioni. Quel che è certo è che le frecciatine alla Vecchia Signora, nel corso della sua carriera, non sono mai mancate. In quegli anni Mou entrò spesso in gamba tesa sulle polemiche arbitrali – anche a distanza – tra bianconeri e nerazzurri con frasi come: "Area con venticinque metri ce n’è solo una in Italia". Una chiara allusione a qualche rigore concesso alla Juventus che comunque non riuscì mai ad andare oltre il terzo/quarto posto..

Il Napoli come ‘arma’ contro i bianconeri

Tutte frasi, citazioni, allusioni, che ormai facevano parte del suo repertorio contro la Juventus. Quasi come seguisse uno spartito. I tifosi della Juventus questo non l’hanno mai dimenticato. Così come non hanno mai dimenticato nel 2011, alcune frasi nei confronti dei bianconeri per una polemica arbitrale scaturita dopo uno Juventus-Napoli:

Noi paghiamo i problemi degli altri perché veramente il problema che il Napoli ha con gli arbitri non è un problema nostro, è un problema loro. Quello che è successo oggi a Torino è un problema del Napoli, non è un problema nostro, però siamo noi che paghiamo perché alla fine siamo noi che paghiamo per la pressione sugli arbitri. Devo parlare con il mio presidente e farlo piangere come fanno tutti gli altri. Il Dott. Moratti deve iniziare a piangere, così magari le cose cambiano un pochino.

Il celebre “Zeru tituli”

L’apice delle sue frecciate nei confronti della Juventus, si raggiunse in una sorta di conferenza stampa show. E non fu tanto la Juventus ad essere messa sotto tiro dallo Special One, quanto tutta la Serie A. Anzi, se vogliamo, le big del nostro campionato che stavano cercando invano di riuscire ad arrivare ai livelli di quell’Inter che seppur forte, non aveva grandissimi rivali in grado di poter competere con l’organico dei nerazzurri. Ma Mourinho questo, giustamente, non l’ha mai affermato, mai ammessa una parola. I meriti dell’Inter erano legittimi, ma c’era un intero sistema calcistico italiano da ricostruire. E diciamo che chi ne uscì alla meno peggio degli altri fu proprio l’Inter che si ‘prese’ anche uno scudetto mai conquistato sul campo. E allora ecco la celebre uscita sugli ‘Zeru tituli’:

Negli ultimi due giorni non si è parlato della Roma che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del Milan che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della Juve che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali.

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