Da Cutrone a Cengiz Under, ecco i cannonieri più giovani dell’anno solare 2018
Il 2018 per molti calciatori, mondiale a parte, potrebbe essere un anno di fondamentale importanza, l’anno, per intenderci, della definitiva consacrazione. Un anno decisivo dunque nel quale poter far capire a tanti che il periodo di crescita o, almeno, di anticamera del ‘calcio che conta' è definitivamente finito con diversi talenti in erba ad approfittare di questi primi tre mesi di gioco per mostrarsi al grande pubblico e dimostrare tutto il loro potenziale.
In particolare, il riferimento è rivolto a quei baby fenomeni, a quegli attaccanti Under 20 capaci di mettere a segno più reti in questo avvio di anno divenendo, d’un tratto o soltanto proseguendo sui livelli pre-2018, i giovani bomber più prolifici d’Europa.
Mbappé meglio di chiunque altro, è lui la stella assoluta a quota 7
In testa a questa particolare classifica dei millennials di successo in grado di diventare determinanti in zona gol non possiamo non trovare mr. 180 milioni di euro (35 per il prestito, 145 per il riscatto), al secolo: Kylian Mbappé. L’attaccante del Paris Saint Germain, che già durante la scorsa stagione aveva fatto intravedere le sue incredibili doti, alla base poi della cifra monstre investita per lui, si sta confermando anche in questa annata con un rendimento importante, non solo in fase realizzativa (19 gol totali), ma anche nell’ultimo passaggio (17 gli assist) e nell’economia globale del gioco dei transalpini.
Eppure, la classe del nativo di Bondy si concretizza al meglio non solo nella sua eleganza palla al piede ma anche per merito della sua abilità nello sfruttare importanti occasioni da gol col francese, attualmente, alla tenera età di 19 anni, miglior realizzatore, fra gli Under 20, dell’anno solare 2018 con 7 segnature nelle 13 sfide annuali.
E fa niente se l’obiettivo Champions è appena sfumato per mano del Real Madrid, KM e le sue 19 primavere lo autorizzano a potersi concedere del tempo, e ad attendere del tempo per nuove chance di conquistare un trofeo all’altezza della sua clamorosa qualità: la ‘Coppa dei Campioni’.
Under-Cutrone la Serie A è ‘young'
Alle spalle dell’asso parigino, prossimo protagonista a giugno con la sua Nazionale in Russia, troviamo due funamboli che conosciamo molto bene, molto da vicino. Nello specifico, ci riferiamo ai talenti di Serie A Cengiz Under e Cutrone titolari, in questi ultimi mesi, di una improvvisa, e forse inattesa, esplosione. Entrambi, sia pure percorrendo strade e impiegando tempi differenti, infatti, hanno innestato le marce alte nell’ultimo periodo riuscendo a trasformare questa loro primissima stagione nel calcio che conta nella prima grande pietra sulla quale fondare e poi costruire una carriera straordinaria.
Una carriera, specie per il turco, già avviata ma che aveva bisogno di conferme anche in un campionato ostico come la Serie A e agli albori per il ‘canterano' rossonero capace, come il suo coetaneo giallorosso, di distruggere il muro della iniziale diffidenza e prendersi, da Montella a Gattuso, passando per Di Francesco, una maglia da titolare. Maglie, quelle di Roma e Milan, sudate fino all’ultimo, meritate e strappate a suon di gol con Under e Cutrone a quota 6 marcature a referto in questo, per loro splendido, 2018.
Ali e punte centrali, i baby-fenomeni a quota 5 gol
Infine, a chiudere il cerchio dei baby fenomeni in erba capaci di siglare più reti in questi primi 98 giorni dell’anno, ecco spuntare una serie di quattro calciatori a quota 5 gol. Parliamo di due esterni offensivi e due punte classiche che, malgrado la loro tenera età, non temono l’avversario, l’atmosfera o il peso della competizione nella quale si esprimono riuscendo ad essere importanti per i loro rispettivi club.
Giocatori noti, come ad esempio Bergwijn, già avversario europeo del Napoli o Tsygangov rivale in Europa League della Lazio con la sua Dinamo Kiev, e meno noti come Niane del Metz o Jovic dell’Eintracht Francoforte ma ugualmente protagonisti di un avvio di anno davvero super. Un avvio, come detto, da 5 reti individuali con, volendo fare una certa classifica, l’ucraino a fare la voce grossa sugli altri grazie ad una media gol da 0,71 reti per partita con, alle sue spalle, il serbo Jovic a 0,50, l’olandese Bergwijn a 0,42 ed il senegalese Niane, titolarissimo dei Les Grenats, a quota 0,36.