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Da Comandini a Obi: quando i marcatori nel derby tra Inter e Milan sono improbabili

Sono 5 dei marcatori più improbabili del derby di Milano. Tra questi da ricordare sicuramente i più recenti: Schelotto e Obi. Ma in passato sono stati diversi i goleador nella stracittadina tra nerazzurri e rossoneri che hanno lasciato a bocca aperta i tifosi. Nella storia però, è rimasta ancora la doppietta di Comandini in quel famoso 6-0 per il Milan.
A cura di Salvatore Parente
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Ormai ci siamo. Il derby di Milano non è più così lontano. Precisamente tre giorni al calcio d’inizio di questo Inter-Milan entusiasmante. Classifica, valore della rosa e elementi in campo. La stracittadina tra nerazzurri e rossoneri non è mai stata così sentita e attesa. Scovando tra i vecchi fotogrammi del derby, c’è da incuriosirsi e rabbrividire ancora alle gesta dei grandi del passato e ai marcatori che si sono susseguiti dagli anni novanta ad oggi. Da Ronaldo ‘il fenomeno’ a Bobo Vieri, passando per Shevchenko e Ibrahimovic la cui sfida con Milito è sempre stata affascinante. Poi il buio totale con le stagioni di transizioni in cui Inter e Milan non riuscivano neanche a conquistarsi un posto in Europa League. Tanti cambi societari, in panchina e di giocatori, hanno un po’ annebbiato l’amore dei tifosi verso questi colori. Ma oggi sembra tutto diverso. Analizzando nei campionati recenti, i tanti marcatori in un derby. Abbiamo deciso di isolarne 5 tra i più improbabili e impronosticabili. Oggi tutti si chiedono se sarà Cutrone l’ultimo ad aggiungersi a questa categoria dato che il baby talento rossonero sta ormai buttando giù ogni record a suon di gol. Da Comandini a Schelotto, vediamo dunque chi sono.

Lo strano rigore di Andrè Cruz

Forse in pochi se lo ricorderanno, ma stare al fianco di Fabio Cannavaro rende a tutti i difensori centrali la vita più facile. Fu così anche per Andrè Cruz che a Napoli si fece notare per l’ottimo piede ma con qualche difetto in marcatura poi tappezzato dal futuro Pallone d’Oro. Nell’estate del 1997 il Milan punta sul difensore centrale brasiliano per rafforzare la retroguardia soffiandolo proprio all’Inter con cui Cruz aveva siglato un precontratto e sembrava dunque ormai fatti.

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I rossoneri ‘risarcirono’ il club di Moratti con Francesco Moriero ma a Milano il brasiliano cominciò ad accusare gravi limiti tattici che lasciarono senza parole la dirigenza milanista. Ma nel derby del 22 Novembre 1997 sul risultato di 2-1 per i nerazzurri, quasi a sorpresa, si presentò dal dischetto fissando il punteggio sul pareggio. Una giornata di gloria in rossonero e nulla più. Dopo quell’esperienza è praticamente sparito dai radar del calcio.

Comandini ha fatto la storia del derby

Gli è bastato segnare una doppietta in un derby per entrare per sempre nella storia del derby di Milano. Gianni Comandini, ogni qualvolta si presenta un qualunque Inter-Milan, viene sempre tirato in ballo. Già, perchè la sua notte non fu soltanto la vittoria di un Milan che vinse con la vittoria più rotonda della storia un derby di Milano, ma rappresentò il suo ingresso nella storia del Milan. Durante l’estate del 2000 il Milan strapagò quest’attaccante capace di mettere a segno 20 reti e riportare il Vicenza in massima serie.

Erano tutti pazzi di lui e ci si aspettavano grandi cose da questa punta dal fisico scultoreo. Ma la sua stagione fu davvero disastrosa dal punto di vista realizzativo. Nella sua annata rossonera riuscì a segnare soltanto due gol, entrambe proprio nello storico derby terminato 6-0 per i rossoneri. Un’impresa storica con la firma di Comandini che ne sei anni successivi, tra serie A e serie B, esultò soltanto 9 volte.

E poi c’era anche Giunti..

E’ stato legato per una vita intera al Perugia. Fino ad oggi. Sia da calciatore prima che da allenatore poi, l’Umbria per Federico Giunti è stato sempre il punto di partenza e d’arrivo di una carriera in campo che forse potuto dire qualcosa in più nel suo futuro. Sta di fatto che anche lui, arrivato al Milan quasi in punta di piedi, si tolse la soddisfazione di essere protagonista in un derby milanese. Sempre nel 6-0 famoso per i due gol di Comandini, arrivò infatti un’altra firma alquanto improbabile.

Il buon centrocampista Federico Giunti si apprestò a mettere la palla al centro con una punizione defilata dai 35 metri. Calcia con il sinistro, la palla attraversa tutta l’area di rigore, con Shevchenko che non riesce a spizzarla ma tradisce Frey, terminando in rete. Un giorno da ricordare per un giocatore che poi è comunque arrivato ad allenare il Perugia fino all’ottobre del 2017, praticamente un anno fa, quando fu esonerato dall’incarico di allenatore.

Quel gol che gli valse una clausola da sogno

Era il 24 febbraio del 2013. Le due squadre di Milano stavano forse attraversando uno dei periodi che da lì a poco sarebbe diventato il più buio della storia recente. Più per l’Inter che per il Milan che però poi da lì a poco avrebbe perso colpi e giocatori importanti in rosa rimpiazzati male. L’Inter in difficoltà, in quel momento, a 20 minuti dal termine e con i rossoneri in vantaggio grazie alla rete di El Shaarawy. Il pallone viaggia sull’out sinistro e Nagatomo scodella un cross al centro per l’accorrente Ezequiel Schelotto che, tra lo stupore generale, insacca.

Il numero 7 nerazzurro fa esplodere San Siro scoppiando in lacrime dalla grande emozione. Una giornata da raccontare tra molti anni ai nipotini. Con quel gol è stato poi visto e comprato dallo Sporting Lisbona che su di lui ha messo nel contratto firmato una clausola monstre (ancora oggi inspiegabile) da 45 milioni. Ancora oggi ancora non capita del tutto.

ObaObaObi! E l’Inter pareggiò

Ma l’Inter degli ultimi anni ha regalato, se vogliamo, dei marcatori inaspettati sicuramente maggiori rispetto a quelli visti in campo nel Milan. Uno di questi è ovviamente Joel Obi. Era il 2014 e la Serie A, sempre speranzosa e nostalgica di poter rivedere un giorno quei derby da sogno emozionanti di fine anni novanta, dovette assistere invece ad un gol del nigeriano nell’1-1 finale di quella sfida. E’ l’ultimo protagonista improbabile di questa raccolta. Uno dei derby più brutti da vedere degli ultimi anni che vedeva il Milan al comando con il gol di Menez.

L’Inter non si da per vinta e al 60′ mette a segno il pareggio grazie a un tiro da fuori area di Joel Obi. Si proprio lui, prodotto del vivaio interista, esulta con le capriole tanto care ai tifosi nerazzurri di un altro nigeriano, Martins. ObaOba Obi! Questo era il coro. Un raggio di sole in una carriera strana la sua. Da predestinato a gregario in diverse squadre di metà classifica in Serie A. Oggi al Chievo di Ventura, proverà un’altra impresa: quella di salvare il club veneto.

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