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Derby Inter-Milan, spazio ai giovani: da Cutrone a Keita, chi sarà decisivo?

Milan e Inter presenteranno in rosa tantissimi giovani oramai già inseriti nella struttura delle rispettive squadre. Da capitan Icardi a Patrick Cutrone, da Skriniar a Romagnoli, a Donnarumma, Kessie, Calabria, Keita. Chi sarà decisivo? La speranza è che sia uno di loro a trasformarsi in profeta di ciò che verrà.
A cura di Alessio Pediglieri
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Appuntamento a San Siro, domenica sera. Inter contro Milan, la classicissima del calcio italiano tra due club che hanno scritto pagine fondamentali del nostro calcio e che sono pronte a rilanciare la sfida sul piano internazionale, grazie alle rispettive proprietà. Suning e Fondo Elliot che abbracciano interessi di caratura internazionale. Tutti si aspettano spettacolo, gol, divertimento. Tutti hanno un nome su cui puntare.

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Sui nomi, di chi scenderà in campo al momento si serba il massimo silenzio, eppure i tifosi già sanno che dovrà essere una giocata di Icardi o Cutrone, di Higuain o Perisic a risolvere il rebus, a sciogliere la matassa e trovare il capo del filo. Oppure potrebbe essere il derby dei giovani, il derby dell'appartenenza perché mai come in questo momento, Milan e Inter, sono ricche di giovani, bravi e valorosi.

Avanti i giovani

I dati parlano chiaro se si guardano i giocatori fin qui adoperati da Spalletti e Gattuso. Sono 36 le presenze dei giocatori rossoneri Under 23 in stagione, contro le 20 dei nerazzurri. Il Milan ha già puntato forte sui vari Donnarumma, Romagnoli, Calabria, Kessié e Cutrone, giovani dalle concrete speranze di diventare i nuovi eroi rossoneri.

Anche l’Inter non è stata da meno, con i vari Skriniar, Keita e Lautaro, anche se la media età rossonera (25,4), la quarta più giovane della A fa sbiadire il 27.6 dell’Inter. Che si ripresenta anche se si guarda la panchina, osservando chi conduce i giochi: da un lato Spalletti, 59 anni, dall'altro Gattuso, 40 anni.

La tradizione verde del Milan

Nel Milan i giovani sono sempre stati tradizionalmente un fiore all'occhiello della società. Da sempre, il motto ‘il Milan ai milaisti' ha permesso di crescere prodotti interni di primissima qualità come Maldini, Costacurta, Franco Baresi. Oggi, si sta riproponendo lo stesso presupposto e i ‘giovani' potrebbero essere decisivi.

Cutrone, il ragazzo del gol

Lo è già stato, ad esempio, nel dicembre del 2017 in Coppa Italia Patrick Cutrone che Gattuso buttò nella mischia, una scelta che cambiò la storia recente del Milan, che arrivava da un periodo di buio assoluto. Un bomber di scorta che il Milan utilizza nei momenti del bisogno e spesso viene ripagato con moneta sonante, quella del gol.  Da agosto ad oggi Cutrone non parte mai da titolare ma è riuscito già a segnare tre gol pesanti (uno ogni 33 minuti).

Donnarumma, garanzia a lunga durata

Poi c'è la tradizionale difesa Under: Donnarumma, l'enfant prodige che si sta rivelando, tra giustificati alti e bassi, un portiere dalle qualità indiscutibili. Sugli altari e nella polvere per questioni di contratto, si è fatto spesso influenzare dall'esterno, compromettendo in parte la propria velocissima crescita. Eppure, è ancora lì, titolare a 19 anni nel Milan e nella nuova Nazionale di Roberto Mancini.

Calabria, Romagnoli, Kessie: il nuovo che avanza

Ed ecco i nomi di Calabria e di Romagnoli due perni della difesa di Rino Gattuso: il primo addirittura si è guadagnato sul campo i galloni da capitano, il secondo arriva dal vivaio come nella migliore delle tradizioni rossonere conquistandosi la fascia con prestazioni sempre positive. E in mezzo, Kessie, ex atalantino delle meraviglie ed oggi perno di una mediana in cui difficilmente Gattuso sostituisce, ben sapendo che può risolvere il match da solo o con il gruppo.

Un'Inter formato giovane

Capitan Icardi nella storia

E l'Inter? Non è rimasta a guardare, anche sulla sponda nerazzurra i giovani si stanno facendo spazio, in un progetto più maturo, già avviato e che si appoggia su una squadra più robusta anche sulla carta di identità. Ma in questo senso, rientra anche lo stesso Mauro Icardi, da tre anni punta di riferimento, da due capitano. A soli 25 anni e già con uno score da primati. Sarà lui decisivo? Quando vede rossonero si trasforma in Diavolo, ma non è il solo giovane a destare interesse.

Il ‘Toro' Martinez e Keita, debutto baby

Il suo connazionale offensivo, Lautaro Martinez, che sarà al debutto assoluto nella stracittadina, è ancor più giovane del capitano, ma l'Inter ha puntato fortissimo su di lui. Il ‘Toro' è arrivato anche grazie al ‘dio' del Triplete nerazzurro, Diego Milito, che ha caldamente appoggiato l'acquisto. Così come Keita Balde, l'alter ego nerazzurro di Cutrone. Solo nove presenze in stagione, ancora zero gol ma un arrivo estivo voluto fortemente da Spalletti che iniziò ad apprezzarlo in un derby capitolino, vedendolo da avversario.

Skriniar, il ragazzo dal nome sbagliato

Infine, in difesa. Dove il giovane da tenere d'occhio e che potrebbe risultare decisivo riuscisse a fermare il Pipita Higuain, è Milan Skriniar, dal nome rossonero ma dalla tempra nerazzurra. Arrivato una stagione fa oggi è insostituibile davanti ad Handanovic. Attorno a lui ruotano gli altri, nerazzurri di lunga data come Ranocchia o giocatori nazionali come Miranda e De Vrij.

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