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Alessio Romagnoli: “Ecco perché saremmo disposti a morire per Gattuso”

Il difensore del Milan ha parlato a pochi giorni dal derby contro l’Inter raccontando il grande feeling con l’allenatore Gattuso. Una battuta anche sull’addio di Bonucci: “Tutti conoscono il valore di Leo e tutti lo vorrebbero in squadra, poi le scelte le ha fatte lui e la società, l’importante è che i giocatori che ci sono adesso non lo facciano rimpiangere”
A cura di Marco Beltrami
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Per capire quanto i giocatori del Milan siano legati a Gennaro Gattuso, basta leggere le ultime dichiarazioni di Alessio Romagnoli. A pochi giorni dal derby contro l'Inter, il difensore rossonero ha affrontato diversi temi tra cui, anche quello legato al rapporto con il tecnico per il quale i calciatori della squadra del capoluogo lombardo sarebbero addirittura "disposti a morire". Una conferma della compattezza di un Milan finalmente consapevole dei propri mezzi.

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Derby Inter-Milan, il punto di Alessio Romagnoli

E' un Milan più forte rispetto alle ultime stagioni, ma anche molto compatto. E' quello che si evince dalle parole di Alessio Romagnoli che ai microfoni di Sky Sport ha parlato del prossimo derby contro l'Inter. C'è grande fiducia in casa rossonera: "Siamo più forti degli altri anni, abbiamo ambizioni più elevate rispetto al passato. Possiamo fare bene, poi dipende da noi, il derby è sempre unico e dovremo essere bravi noi a giocarcela bene, a essere spensierati perché in campo devi fare il tuo gioco e non devi avere paura e pensare a portare a casa la partita. Necessario vincere? Certo, ma anche tutte le altre partite, però se poi non si può bisogna comunque fare risultato, intanto partiamo per vincere".

Il derby di Milano e la sfida tra Icardi e Higuain

Nel derby Inter-Milan, Alessio Romagnoli se la vedrà con Mauro Icardi. Un cliente scomodo per il difensore rossonero, che dice la sua anche sul duello a distanza tra il capitano nerazzurro e il Pipita Higuain: "E' fantastico, in area di rigore si muove benissimo, attacca bene sia il primo che il secondo palo e poi fuori si muove sempre sulla linea del fuorigioco, è difficile marcarlo ma è bello e stimolante giocarci contro. Higuain? Ha tanti gol più di lui innanzitutto, è anche un po' più grande, sono diversi, il Pipita è tra i migliori se non il migliore al mondo e spero che domenica ci dia una grande mano". 

Romagnoli sull'addio di Bonucci al Milan e il ritorno alla Juventus

A proposito di protagonisti individuali, quanto manca al Milan Leo Bonucci tornato alla Juventus? Romagnoli non rimpiange l'ex capitano e aspetta il suo erede Mattia Caldara: "Tutti conoscono il valore di Leo e tutti lo vorrebbero in squadra, poi le scelte le ha fatte lui e la società, l'importante è che i giocatori che ci sono adesso non lo facciano rimpiangere, come stanno facendo Musacchio che sta facendo buonissime cose e Caldara che si sta riprendendo e ci potrà dare una mano. Mattia deve stare tranquillo, è giovane, ha tempo e può dimostrare. Noi lo aspettiamo a braccia aperte, ha già dimostrato quando è arrivato qui, ora deve solo pensare a recuperare bene".

Quali sono gli obiettivi stagionali del Milan

Quali sono gli obiettivi stagionali del Milan? Per Alessio Romagnoli i rossoneri hanno tutte le carte in regola per raggiungere un posto in Champions League: "Penso che una società come questa, che è abituata a vincere tanto, debba continuare questa tradizione, arrivare più in alto possibile in serie A, andare più avanti possibile in Europa League e conquistare un posto in Champions. Speriamo di vincerlo questo derby, ma sono sicuro che faremo una grande partita".

Perché i giocatori del Milan morirebbero per Gattuso

In conclusione ecco la descrizione dei rapporti con Gennaro Gattuso. Il difensore spiega in maniera perentoria il perché il tecnico rossonero abbia fatto breccia in tutti i giocatori del Milan conquistandoli: "Gattuso? Abbiamo una fiducia assoluta in lui, il mister quando è arrivato ci ha trasmesso tanto, tutta la sua grinta, tutta la sua personalità e poi è davvero una persona di cuore, è sempre stato dalla nostra parte, quindi noi moriremmo per lui, tutta la squadra è convinta di questo. L'importante è concentrarci, stare sempre uniti e lavorare".

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