Cinque cose che vale la pena ricordare della 13a giornata, nel bene e nel male
La tredicesima giornata di campionato vede un Napoli che continua la sua marcia in testa alla classifica e a farne le spese in questo turno è stato il Milan, battuto per 2-1 al San Paolo. Gli azzurri hanno messo in mostra un Lorenzo Insigne in forma straordinaria e continuano il cammino in vetta al campionato restando imbattuti dopo 13 giornate. Vincono l'Inter e la Roma, perde la Juve a Genova contro la Sampdoria.
Sassuolo, Genoa e Cagliari strappano delle vittorie fondamentali in trasferta contro dirette concorrenti per la salvezza (Benevento, Crotone e Udinese). Pareggio importante per la Spal con la Fiorentina. Nel turno di campionato appena concluso sono state realizzate 22 reti complessive, 12 in casa e 10 in trasferta. Alcune situazioni e peculiarità rendono questa tredicesima giornata davvero interessante e ricca di spunti.
Sarri, l'AIAC e Ventura
Non tutti hanno sottolineato come ieri sera, dopo la vittoria contro il Milan, Maurizio Sarri ha preso le difese di Gian Piero Ventura, facile bersaglio di critiche, giuste e non, dopo l'esclusione dal Mondiale dell'Italia:
Io Insigne lo farei giocare sempre, ma un allenatore è la sintesi delle esperienze accumulate. Ventura gioca da sempre con due attaccanti, si sapeva anche prima. La Nazionale non è arrivata in Russia per colpa di molti fattori, invece è stato scannato un allenatore e questo non mi piace. Quando arriva una sconfitta, la colpa va suddivisa in tutte le componenti e invece è stato incolpato solo lui. Non ho sentito nessuno difenderlo, neanche l'Associazione degli Allenatori e questo mi dispiace.
L'ex commissario tecnico avrà fatto i suoi errori ma la gogna a cui è stato sottoposto è deplorevole e solo un uomo di campo come il tecnico del Napoli poteva mettere in risalto questo banale, e inutile, tiro al bersaglio.
Radja Nainggolan, l'uomo derby
Non doveva giocare, era in forse fino all'ultimo, ma il Ninja non molla mai e oltre a scendere in campo, "con una gamba sola", è stato il migliore della squadra di Eusebio Di Francesco per quantità e qualità mostrata sul rettangolo verde dell'Olimpico. La Roma ha vinto meritatamente il derby con la Lazio e ora occupa la quarta posizione, a ridosso delle primissime e con una gara da recuperare. Radja è una spina nel fianco per i biancocelesti e va a occupare alcune zone di campo che gli permettono di essere sempre decisivo. Segna un goal, ha il 77% di passaggi riusciti, vince 4 contrasti su 4, porta a compimento 4 dribbling su 4 tentativi e non centra la porta solo in un'occasione su 3: tutto questo in 85 minuti. E meno male che stava male…
Sampdoria, Giampaolo come Boskov: che numeri!
Dopo 13 giornate possiamo, tranquillamente, dire che la vera sorpresa di questa Serie A 2017/2018 è la Sampdoria. Dopo aver messo in risalto alcuni numeri del Doria, ecco che la squadra di Marco Giampaolo, dopo la vittoria con la Juventus, ha addirittura fatto meglio della Samp che vinse lo scudetto nel 1990/1991: 8 vittorie in 12 partite (c'è ancora da recuperare la sfida con la Roma) contro le 7 in 13 di quella di Vujadin Boskov ne aveva vinte 7 (in 13). All'epoca venivano assegnati ancora 2 punti a vittoria e con i 3 la squadra di Vialli e Mancini, dopo 13 giornate, sarebbe stata a quota 26, esattamente gli stessi punti di quella di Giampaolo che, come già detto, ha una gara in meno.
Insigne trascina il Napoli: partenza record
Il Napoli è una squadra abituata a partenze sprint negli ultimi anni ma quest'anno si fa la storia: soltanto la Juventus dell'annata 2005/2006 ha saputo fare meglio dei partenopei nella stagione in corso, visto che su 13 partite gli azzurri ne hanno vinte 11, completando il quadro con 2 pareggi, entrambi a reti bianche. A trascinare la squadra di Sarri c'è un fantastico Lorenzo Insigne: 19 presenze tra campionato, Champions e preliminari condite da 7 reti e 5 assist. Contro il Milan fa impazzire la difesa di Montella con una rete, un palo e delle giocate sopraffine. Inutile continuare a fare riferimento alla Nazionale e a ciò che è stato: il prossimo ciclo dell'Italia dovrà ripartire dal Magnifico, senza se e senza ma.
Benevento, neanche un punto dopo 13 gare: è record!
Il Benevento è riuscito a battere un record che durava da 87 anni: 13 sconfitte in 13 giornate. Fino a due giornate fa il poco invidiabile record della peggior partenza di sempre apparteneva al Manchester United, stagione 1930-1931. Con la sconfitta per 2-1 di Torino contro la Juventus prima della sosta per le Nazionali, il 5 novembre, i sanniti avevano già eguagliato il primato dei Red Devils ma ora sono riusciti a battere questo record negativo: decisiva la rete del 2 a 1 di Peluso del Sassuolo al 94′.