‘Cilene’, stacchi e missili dalla distanza: quando il gol è bellezza e strapotere fisico
Metafora del calcio, obiettivo principale del gioco ed essenza stessa di questo sport: il gol. Situazione per cui, tifosi e giocatori, presidenti e addetti ai lavori, vivono e per il quale gira e va avanti una ‘baracca’ multimiliardaria. Segnare, mettere a referto una rete in più dell’avversario, vincere le partite, i campionati ed assicurarsi, poi, la gloria immortale negli albi d’oro delle manifestazioni calcistiche. Questo, in soldoni, il nocciolo della questione.
Per cui, segnare, e farlo in qualsiasi modo possibile, diventa la mission, lo scopo, la meta di questa incredibile disciplina. Eppure, talvolta, il gol diventa opera d’arte, una plastica realizzazione, simbiosi fra gesto tecnico, leggiadria fisica e dominio atletico. Il tutto, come detto, in una piena osmosi, in una sintonia coordinata di due elementi, cuore e ragione, visione e logica, estro e potenza, che elevano il football e lo fanno apprezzare da miliardi di persone. E così, dalle rovesciate (non di Bonimba) di Cristiano Ronaldo, ai missili dalla distanza dell'ex Juve Tevez fino alle incredibili accelerazioni di Mbappé, ecco i gesti atletici più folli (ed esaltanti) degli ultimi anni.
Stacchi di testa
Ronaldo? Semplicemente un androide
Ha sembianze umane ma di umano, a giudicare dai suoi gol, non ha proprio nulla. Il suo nome, per chi non lo avesse ancora capito è Cristiano Ronaldo recente carnefice della Juventus in Champions. Il lusitano, infatti, grazie anche alla sua tenacia ed alla sua costanza negli allenamenti, negli anni, è riuscito ad andare letteralmente oltre ogni più rosea aspettativa fisica, anzi, di nuovo umana, mettendo insieme gesti atletico-dinamici degni non solo del football ma anche di altre discipline, come il basket o il volley.
Tanto per non andare troppo in là col tempo e con una vita, sportiva s’intende, al top grazie ad una età, quella dei venti, propizia, CR7, superati i 30, non ha assolutamente perso smalto, anzi. Come i vini migliori che, ‘invecchiando’, diventano più gustosi/succosi, il #7 del Real ha accresciuto la potenza dei suoi propulsori, i suoi quadricipiti nella fattispecie (l’energia prodotta dalle gambe, stando ad uno studio dell’Università di Chichester, sarebbe cinque volte superiore a quella di un ghepardo nella massima fase di slancio), diventando assolutamente inarrestabile. Così come accaduto in occasione della rete all’Europeo col Galles di due anni fa, dove, per staccare in area e siglare la rete del momentaneo 1-0, l’ex Manchester United ha raggiunto quota 242 centimetri dimostrando la sua potenza abbinata ad una eccezionale qualità tecnica.
Rovesciate
Juve? CR7 continua a stupire
Trascorrono i giorni, i mesi e gli anni ma, come detto, Cristiano Ronaldo non appassisce e come un Dorian Gray del calcio vende la sua anima sull’altare del gol, dei trofei, della gloria e delle reti da manuale. Reti come quello del 2-0 siglato allo Stadium contro la Juventus con una rovesciata, gesto sportivo inviso per eccellenza alla Juventus, bellissima oltre che specchio di un dominio atletico straordinario e inatteso. Per trafiggere Buffon ed emergere sulla ottima retroguardia della ‘Vecchia Signora’, il portoghese ha impattato la sfera a quota 237 cm, 70 in meno rispetto ad un canestro di basket ma sufficiente, nel volley femminile, a schiacciare oltre la rete posta a 224 cm di altezza. Un androide, appunto, chiamato Cristiano Ronaldo.
Uomini turbo
Mbappé, un fulmine in maglia blu
Di recente il fulmine giamaicano Usain Bolt ha rivelato di volerci provare anche nel calcio allenandosi con alcuni grandi club europei come il Borussia Dortmund. Prima però del suo possibile esordio nel football, il mondo del pallone può attendere, ‘accontentandosi’ eccome di un suo sosia, di una sua controfigura capace, in alcune situazioni, di non sfigurare in relazione all’otto volte oro olimpico. E sì perché soffermandoci solo su questa stagione agonistica, il francese Mbappé, passato in estate dal Monaco al Paris Saint Germain per 180 milioni di euro, in ben due occasioni, ha sprigionato tutta la forza delle sue gambe liberando una velocità inattesa.
Dapprima, il 4 novembre scorso contro l’Angers, riuscendo a percorrere 36,34 metri in 3.81 secondi per una velocità media di 34,34 Km/h e poi, un mese più tardi, col Lille con il numero #29, in contropiede, su disperato tentativo degli ospiti di impattare, bravo a bruciare tutti sul tempo e a sfiorare la velocità messa insieme proprio da Bolt nel suo record storico sui 100 metri. L’attaccante di Bondy, infatti, in quella circostanza, e con un pallone fra i piedi, ha corso alla media di 36 Km/h (1,5 Km/h in meno al giamaicano) con un picco massimo stimato in 44,7 Km/h. Insomma, un fulmine, una saetta, prestata al calcio.
Più che tiri, missili
Tevez non la tocca piano, anzi
Per quanto concerne, invece, i tiri più forti, più potenti scoccati nell’ultimo periodo il pallottoliere è piuttosto fermo a tre anni fa quando, Carlos Tevez, in uno Juventus-Genoa mise a segno un gol eccezionale, per dribbling, tenacia e forza del suo fendente destro. In quella circostanza, infatti, l’estremo difensore Perin non riuscì ad opporsi ad una bordata che raggiunse, nella sua piena fase di accelerazione, una velocità di ben 163 Km/h. Una sassata di rara bellezza ed efficacia che garantì alla ‘Vecchia Signora’ la rete dell’1-0 e all’argentino l’ingresso, sul terzo gradino del podio, nella classifica dei top 10 tiri più potenti della storia del calcio, dietro a Robben in un Borussia-Bayern del 2009 (190 Km/h) ed al tiro di Ronny Heberson che, durante un match della Liga portoghese, stagione 2005/2006, trafisse il portiere del Naval a 221 Km/h,