Chi recupera più palloni in Serie A: Koulibaly al top. Bene anche Acerbi, sorpresa Izzo
Il campionato sta per concludersi al termine di una maratona di ben 38 gare. La Juventus si conferma campione d’Italia mentre per la zona Europa e la salvezza è ancora tutto in gioco, in ballo. Eppure, questa edizione della Serie A ci ha già lanciato alcuni inequivocabili segnali con le statistiche di questo torneo a chiarire al meglio la posizione di alcuni calciatori. Bravi a confermarsi al top nei rispettivi ruoli e nei compiti richiesti dai propri allenatori. Oggi, occhio alla difesa, ai migliori centrali del ‘seeding' con un apposito focus su quelli in grado di sradicare la sfera agli avversari con maggiore frequenza e astuzia e poi a far ripartire la propria manovra. Occhio, ai migliori intercettori difensivi d’Italia.
Koulibaly in testa: il senegalese è il miglior intercettore d’Italia
Nelle ultime settimane non sta di certo vivendo il suo miglior periodo di forma, eppure Kalidou Koulibaly, in un Napoli da sette in pagella ma ben lontano dai sogni scudetti dello scorso e ultimo anno sarriano, si è confermato difensore affidabile, sicuro e completo. Che mostra un certo strapotere fisico evidenziando anche i suoi notevoli miglioramenti nella capacità di leggere il gioco, anticipare l’avversario e recuperare palla.
Ma è il contatto corpo a corpo il fondamentale che più lo esalta con le sue caratteristiche morfologiche, e la sua scelta di tempo, ad aiutarlo contro gli attaccanti di Serie A. Pur rapidi e pericolosi. E così, con un conto quasi finale, a cui vanno sommate le restanti tre gare del campionato, il senegalese si laurea miglior centrale per recuperi palla del torneo con con 150 palloni strappati ai rivali di giornata a referto: 4.5 a partita, uno ogni 20 giri d’orologio.
Criscito in seconda posizione: tuttofare nel suo Genoa
Da un calciatore del Napoli ad un napoletano purosangue il passo è breve. Già perché ad accomodarsi in seconda posizione in questa graduatoria c’è un centrale/terzino/marcatore di sinistra in un pacchetto arretrato a tre capace di fare tutto su un terreno di gioco. Senza perdere, in qualsiasi posizione nelle quale si esprime, quella lucidità che gli consente di intercettare, di fisico ma soprattutto d’intelligenza, il pallone. L’ex Zenit, bravissimo subito a calarsi in un calcio italiano sicuramente mutato dalla sua partenza, si è preso la fascia di capitano e il suo Genoa mettendo insieme, anche in Italia e in piena continuità con quanto fatto in Russia, rendimenti davvero positivi al netto delle difficoltà del Grifone. Criscito segna un gol, totalizza 4 assist complessivi e recupera ben 131 palloni in stagione.
Acerbi e Izzo sul podio: il Mancio li osserva
A chiudere il podio, due talenti di difesa con storie differenti ma al tempo stesso simili. Storie di riscatto personale e di sfide vinte sulla malattia o su un contesto locale, non proprio facile. Parliamo di Francesco Acerbi e Armando Izzo capaci, nelle fila di Lazio e Torino, di consacrarsi definitivamente in questa annata con costanza di rendimento, convinzione e sicurezza. Quella dimostrata durante tutto il corso del campionato con entrambi i ragazzi a quota 125 intercetti totali. Mancino il primo, destro l’altro, fisici, rapidi nel breve, polivalenti, appunto intercettori ma soprattutto italiani. Il Mancio li osserva.
Skriniar e Nkoulou: 121 palloni recuperati e un’ottima percentuale di contrasti vinti
La miglior difesa è l’attacco. E qui, un po’ tutti, siamo d’accordo. Ma quando ti ritrovi a dover risalire la marea e a doverti rintanare nella tua metà campo, poter fare affidamento su Skriniar e Nkoulou, che chiudono questa top five, non sembra essere una cattiva cosa, anzi. E sì perché come i caccia intercettori, che fermano e distruggono i velivoli nemici prima di colpire e fare danni, lo slovacco e il camerunense sono abilissimi a schermare la propria porta, a porsi come ultimi argini/baluardi davanti al proprio portiere e a calamitare nella propria orbita i palloni avversari con 121 recuperi in archivio. Pure, col 62.8% di contrasti vinti, per il granata, e il 60% per il nerazzurro.