Chi è Sebastiano Luperto, l’attaccante divenuto difensore oggi è un jolly per il Napoli
In ritiro a Dimaro, Carlo Ancelotti ha voluto guardare bene da vicino tutti i giocatori a disposizione per poter costruire al meglio la nuova stagione del Napoli, cercando di fare le scelte migliori con gli elementi a disposizione. Il mercato povero di colpi sensazionali e la consapevolezza di valorizzare ulteriormente un gruppo che lo scorso anno ha sfiorato il sogno scudetto, hanno portato l’ex tecnico di Real, Chelsea, Bayern e Psg a provare a tirare fuori il meglio anche di chi sembrava già destinato a partire. Come ad esempio Sebastiano Luperto. Classe 1996, difensore centrale, ma può essere utilizzato anche come terzino sinistro, ha subito colpito Ancelotti. Seguitissimo dall’Empoli che avrebbe voluto rinnovare il prestito con il Napoli e continuare in Toscana la sua carriera dopo la promozione dalla B alla A dello scorso campionato, la società ha deciso di ascoltare l’allenatore che l’ha blindato a Napoli. La notizia dell’infortunio di Chiriches (grave) ha evitato al Napoli un guaio ancor più grosso poiché adesso potrà puntare tutto su Luperto, anche magari come alternativa a Mario Rui in attesa di Ghoulam. Insomma, un’alternativa di tutto rispetto che ha anche rinnovato fino al 2023 il suo contratto con gli azzurri. Ma chi è davvero Sebastiano Luperto?
Un attaccante diventato difensore
Nato a Lecce il 6 settembre del 1996, Luperto ha da poco compiuto 23 anni. E’, come abbiamo detto, un difensore centrale cresciuto come tanti ragazzi con il sogno di diventare un giorno una stella del calcio. All’età di cinque anni i primi calci alla scuola calcio “Lecce Due”, poi il passaggio al San Cesareo, dove è stato visionato proprio dal Lecce che ha deciso di puntare su di lui. Con i salentini completerà tutta la trafila dagli Esordienti alla Berretti, con una trasformazione radicale nel ruolo.
Luperto infatti è nato come esterno sinistro d’attacco, poi è stato retrocesso gradualmente in difesa. L’autore della svolta è stato Claudio Luperto (solo un omonimo non c’è nessuna parentela) che è stato allenatore di Sebastiano ai tempi dei Giovanissimi Nazionali. Sebastiano fu dunque prima schierato come terzino sinistro e poi da difensore centrale, dove sfrutta al meglio la sua buona fisicità e la spiccata disciplina tattica ed eleganza in difesa.
Al ‘Viareggio’ la svolta della carriera
Con la Berretti di mister Toma, Luperto ha condiviso lo spogliatoio con calciatore che ad oggi comunque fanno molto bene tra Serie B e C come Di Mariano, Rosafio, Kalombo a Bleve. Ma è il Viareggio Cup a far conoscere al calcio italiano il talento di Luperto. La prima società a farsi avanti è la Fiorentina. Ma è nel 2013 in occasione di Napoli-Lecce giocato a Viareggio che gli osservatori azzurri restano abbagliati dalla grandi doti di questo ragazzo.
A meno di 17 anni, nel frattempo Luperto debutta con la formazione salentina in prima squadra, racimolando sessantuno minuti nelle tre partite di Coppa Italia contro Santhià, Ternana e Parma. Attirando anche qui le attenzioni dello stesso club emiliano e della Sampdoria convinta da questo ragazzo così scaltro in difesa. Ma è il Napoli a convincere totalmente Luperto che si trasferì in azzurro anche per giocare la Youth League e provare a convincere la dirigenza che su di lui c’era da scommetterci.
Le 3 stagioni di Napoli e la parentesi d Vercelli
Dall’estate del 2013 a quella del 2016, Luperto dunque comincia la sua avventura al Napoli alla squadra Primavera. Ben 70 presenze e 4 gol a fare da cornice ad un percorso sempre in crescita, positivo, in cui il giocatore mostra subito personalità e la sicurezza nei propri mezzi, le caratteristiche che hanno impressionato Rafa Benitez. Già, perchè prima dell’arrivo di Sarri, fu proprio lo spagnolo ad avergli spalancato le porte della prima squadra. Nello spogliatoio fu subito definito “l’Albiol di Lecce”, vista la sua somiglianza con il difensore spagnolo del Napoli.
Una convocazione in amichevole contro il Paok Sallonico e nulla più per quel ragazzotto che giocò la sua prima partita ufficiale in Serie A solo il 3 maggio del 2015 contro il Milan in cui entrò nella gara che gli azzurri vinsero per 3-0. Un’emozione indescrivibile per lui che da lì a poco avrebbe cambiato totalmente la sua carriera. Nella stagione 2016/2017 infatti, arrivò il tanto atteso salto. Il Napoli decise di concedere alla Pro Vercelli il lusso di tesserarlo in prestito. Luperto in Piemonte giocò 32 partite realizzando anche un assist. Su Instagram i tifosi della Pro ancora lo cercano e lo incoraggiano a fare bene per il prosieguo della sua carriera. Segno che ha lasciato un buon ricordo lì. Ma la grande occasione arrivò lo scorso anno.
L’Empoli e la promozione in Serie A
Non ci volle molto per capire che quel ragazzo sarebbe diventato un giocatore davvero importante. L’Empoli, da sempre attenta alle dinamiche giovanile, fiutò l’affare. Luperto approdò in Toscana nella stagione scorsa. Sarri avallò il prestito alla squadra di Andreazzoli e Sebastiano andò lì convinto di potersi giocare chance importanti in una squadra che puntava forte al ritorno in Serie A. In poco tempo tutto il calcio italiano cominciò ad accorgersi di questo difensore dalla grande personalità lanciato subito in campo dall’ex tecnico della Roma.
Una cavalcata vincente quella della squadra toscana che senza fare troppa fatica è ritornata in Serie A a suon di gol e punti trascinata da Donnarumma e Caputo. Le presenze per Luperto furono 28 più 2 gol. Il primo tra i professionisti lo mise a segno a novembre nel 5-3 rifilato al Cesena. La promozione in A dunque e poi il ritorno al Napoli con Carlo Ancelotti in ritiro. Con lui tutto è cambiato.
Valore di mercato in aumento e rinnovo con il Napoli
Qualche giorno di ritiro a Dimaro, lo sguardo vigile di Ancelotti e la convinzione che quello sarebbe potuto essere davvero il suo anno. Luperto era quasi certo che dopo un campionato giocato a quei livelli con l’Empoli, qualcosa sarebbe cambiato nella sua carriera. Le strade erano due: o tornare ad Empoli e fare il titolare in Serie A o accettare la forzata permanenza in azzurro del Napoli e sperare di giocarsi le sue carte per ritagliarsi uno spazio importante nell’11 titolare (cosa impensabile negli anni di Sarri). E così è stato.
Ancelotti l’ha subito fotografato come alternativa di lusso per uno dei due centrali o sulle fasce (cosa più probabile), soprattutto a sinistra dove con Ghoulam infortunato e Mario Rui che non sempre dà grandi garanzie, Luperto può inserirsi. L’infortunio di Chiriches con la Nazionale della Romania (rischia 6 mesi di stop) ha dato ragione ad Ancelotti a tenere Luperto. Il rinnovo fino al 2023 è la dimostrazione che adesso il Napoli ha in casa il sostituto del romeno. Un jolly della difesa che ha visto il suo valore di mercato raggiungere quota 2 milioni di euro e che ora è pronto a prendersi anche il ruggito del ‘San Paolo’.