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Roma Champions League 2018-2019

Chi è Fedor Chalov, pianista mancato e a 20 anni bomber del campionato russo

Fedor Cholov, classe 1998, è il capocannoniere del campionato russo. Giovane, ambizioso, da piccolo voleva fare il pianista seguendo le orme del papà. Poi il Cska Mosca e i primi gol nel derby con lo Sparatak gli hanno fatto spiccare il volo nel mondo del calcio. Il suo idolo è Suarez. Serio e innamorato della sua Valeria, quest’anno in ritiro non ha mai voluto giocare a PlayStation per non aver distrazioni e andare a dormire presto. La Roma se lo ritrova di fronte questa sera in Champions.
A cura di Salvatore Parente
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Non chiamatelo lo Zar, come viene comunemente soprannominato chi riesce nell’impresa di fare qualcosa di straordinario nel calcio russo. Per il momento Fedor Chalov, classe 1998, è l’ennesimo talento dell’ottima scuola russa che da qualche anno a questa parte sta facendo rifiorire nuovamente i talenti del proprio calcio con progetti seri e strutture all’avanguardia in grado di far crescere i propri gioielli. Proprio come l’attaccante del Cska Mosca, avversario della Roma in Champions League che potrebbe rappresentare un crocevia importante per la stagione dei giallorossi dopo i disastri in campionato. Fedor è attualmente il capocannoniere della Super Liga russa con 8 gol e 1 assist. Un vero e proprio attestato di stima importante per uno che da poco si sta affacciando nel mondo del calcio professionistico ma che presto vedremo spiccare il volo anche nella Nazionale che ha fatto tanto bene nel Mondiale casalingo. Vediamo dunque chi è attraverso questo focus su carriera e vita privata di questo ennesimo talento del calcio.

Pianista mancato. Voleva seguire le orme del papà

L’aspetto che ha maggiormente sorpreso di questa ragazzo, è stato il suo approccio nel mondo del calcio. Non proprio uno convintissimo di voler fare questo come lavoro. Fedor Chalov 20 anni, è partito infatti da un diploma da ingegnere e da ragazzo, prima di diventare il nuovo “enfant prodige” del CSKA Mosca, avrebbe potuto suonare il piano. In famiglia suo fratello giocava a calcio come difensore ma Fedor ammirava suo padre: ricercatore di giorno e pianista di notte.

С днём рождения, модник🙈🎁

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Una passione portata avanti insieme alla madre, protagonisti in diversi spettacoli teatrali. Lei recitava, lui suonava e il figlio li osservava fiero. Chalov suonava sia il flauto che il pianoforte, ma fino ai 9 anni era piuttosto indeciso su come sfruttare le sue qualità e quale potesse essere davvero il suo futuro. Era bravo sia a giocare a calcio sia a suonare e alla fine ha prevalso l’istinto.

Un gol che gli ha cambiato la vita

L’istinto, ma forse anche un gol che alla fine gli ha letteralmente cambiato la vita. Accadde tutto nel corso di un derby. Appena entrato nelle giovanili del CSKA, Chalov decise infatti la sfida contro i rivali dello Spartak Mosca segnando un gol all’ultimo minuto. Fu il gol della vittoria che portò inevitabilmente il Cska a vincere il torneo. Ma il vero exploit lo raggiunse all’età di 13 anni quando di gol ne segnò addirittura 5 in una sola partita, diventando l'incubo dei rivali.

Mentre nel 2016, a 18 anni, ne rifilò 4 al Monaco in Youth League. Numeri e gol che hanno poi convinto subito la dirigenza del Cska a promuoverlo in prima squadra dove ad oggi si sta consacrando come gli elementi di maggior talento della squadra capace di volare a suon di gol del piccolo Chalov. Sogna la Champions e la vittoria del campionato russo ma siamo solo all’inizio.

Ragazzo serissimo paragonato a Shevchenko

Oggi Fyodor Chalov è una delle promesse del calcio russo. Ha segnato per la prima volta il suo primo gol in Champions League nella prima giornata contro il Viktoria Plzen alla prima giornata (gara finita 2-2). Una gioia immensa per uno che fino a qualche anno prima voleva fare il pianista. Ora è pronto a sfidare la Roma. Anche questa una vetrina per mettersi maggiormente in mostra anche tra le grandi d’Europa provando a toccare corde diverse, magari quelle dei tifosi. Veloce, scattante, uno che in area di rigore ci sa stare davvero e che ha il gol nel dna. Come un istinto. Quello del vero goleador capace di trovarsi sempre nel posto giusto al momento giusto.

In Russia l’hanno paragonato a Pavlyuchenko, uno che avrebbe potuto fare ancor meglio di quanto visto in tutta la sua carriera. Per altri invece, quei suoi movimenti, alcune caratteristiche e anche le movenze, ricordano molto Shevchenko. Forse troppo, meglio non gasarlo tanto dato che dovrà giocare proprio contro la Roma.

I gol ce l’ha nel sangue

Capocannoniere della Super Liga russa, dicevamo. Un autentico predestinato per volare in questo calcio che freme dalla voglia di trovare i nuovi Ronaldo e Messi, ovvero gente capace di rompere il  muro dei record del passato. E probabilmente Chaolv ci sta riuscendo. Ben 11 presenze in campionato, un totale di 855’ giocati e una media gol pari a 1 rete ogni 105’. Numeri straordinari che vanno ad incorniciare le qualità di questo ragazzo capace di mettere a segno già 8 gol e 1 assist. Due presenze in Champions e il gol alla sua prima assoluta contro il Viktoria Plzen.

Il rendimento di Cholov dal 2016 ad oggi (Transfermarkt)
Il rendimento di Cholov dal 2016 ad oggi (Transfermarkt)

Il suo esordio assoluto in Champions League l’ha fatto nella stagione 2016/2017 quando giocò 90’ nel 2-2 contro il Bayer Leverkusen e 45 contro il Tottenham nella sconfitta per 3-1 contro gli Spurs. Altre 4 apparizioni nella stagione scorsa, ma senza segnare, prima della consacrazione definitiva in chiave gol proprio quest’anno. Lo scorso anno terminò la stagione con 6 gol e 2 assist in 15 presenze. Quest’anno, da capocannoniere, vuole trascinare il suo Cska a vincere tutto. Ma c’è un segreto.

Serietà e zero playstation

Il suo amore per il calcio, cresciuto pian piano, nel tempo, l’hanno portato a prendere con molta serietà la sua missione. Di lui si può dire che sia praticamente un 20enne quasi sposato (la sua fidanzata si chiama Valeria e studia graphic design all’università di Mosca). Il suo modello che osserva molto da vicino per apprenderne tecnica e furbizia è Luis Suarez e si definisce una “persona seria e concentrata”.

Mood🔴🔵

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Tant’è che nel 2016, durante il primo ritiro con il CSKA, non si portò neanche la playstation perché voleva andare a dormire presto, senza troppe distrazioni. Classico esempio lampante di come abbia ormai preso sulle spalle l’impegno e l’ambizione di volare alto, lontano. Sognando Londra, Madrid, Monaco di Baviera, Milano o Torino e sperare un giorno di poter condividere lo spogliatoio con i grandi del calcio internazionale.

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