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Calciomercato, si chiude il 17 agosto: cosa manca alle big di Serie A

A pochi giorni dalla fine del calciomercato e all’inizio del nuovo campionato, ecco quali sono le posizioni ancora da colmare per le compagini della massima serie con particolare riferimento alle big del campionato. La Juve sembra già completa, il Milan in fase avanzata col Napoli e la Roma ancora ‘indietro’ di due/tre calciatori, col cartello lavori in corso.
A cura di Salvatore Parente
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Il mercato sta per chiudersi, il campionato per ricominciare e le squadre di tutta la Serie A sono ancora in attesa di completare il proprio organico per farsi trovare pronte al weekend d’esordio, quello del 18/19 agosto prossimo, ed approcciare al meglio con la nuova stagione. Un weekend entusiasmante, particolare anche perché per la prima volta negli ultimi anni la prima giornata coinciderà con la fine ufficiale del calciomercato che, poi, ritornerà a gennaio.

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Proprio per questo, tutti i 20 club della Serie A sono costretti ad accelerare per completare i vari roster con grande attenzione per le compagini di vertice con Milan, Inter, Napoli, Roma e Lazio chiamate a rispondere, in tempi celeri, al colpo CR7. E così, con ancora 13 giorni scarsi a disposizione, ecco cosa manca, dal punto di vista tattico e degli uomini da acquistare, alle ‘sei sorelle’ che infiammeranno le zone nobili della 117esima edizione del massimo campionato italiano.

Juventus, un mercato eccellente

In questa serie di annotazioni per valutare, sia chiaro in maniera parziale, il mercato delle ‘sei sorelle’ della Serie A, non possiamo non esaltare la campagna di rafforzamento 2018 della Juventus. Emre Can, Cancelo, Cristiano Ronaldo e Bonucci, al netto delle cessioni, pure dolorose, di Higuain e Caldara al Milan, sono, infatti, la perfetta cartina al tornasole di una sessione estiva di assoluto livello con la ‘Vecchia Signora’ nella formazione titolare, dopo sette scudetti di fila vinti, ancora più forte, competitiva e pericolosa rispetto alle ultime stagioni. L’obiettivo è chiaro: vincere tutto o, se non fosse possibile, almeno quella Champions League che manca dal lontano 1996.

Una distanza temporale che ha prepotentemente inciso sul mercato piemontese con Marotta e soci a fare, senza se e senza ma, all-in per la coppa dalle grandi orecchie delineando i contorni di una rosa, all’apparenza, priva di falle e di vistosi punti deboli.

Come gioca la Juve

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Napoli, il sogno è tutto in attacco…

Il Napoli che prova a strappare lo scettro di campione d’Italia alla Juventus, dopo anni di onorevoli piazzamenti, deve necessariamente fare qualcosa per completare il suo parco giocatori e, soprattutto, risollevare il morale della maggioranza dei supporters campani. Per farlo, la strada tracciata, anzi, obbligata, è quella che porta ad un terzo portiere (Ochoa?), ad un terzino (Malcuit), abile sia a destra che a sinistra, e ad una punta di grande, grandissimo valore.

Tre elementi in grado di far felice Ancelotti, garantire un’ampia scelta all’ex tecnico del Bayern Monaco, notoriamente pro-turnover, e aumentare la pericolosità di una squadra, Jorginho a parte e con un Fabian Ruiz in più, capace di totalizzare 91 punti nell’ultimo campionato.

Come gioca il Napoli

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Roma, esterno d’attacco. Il trauma Malcom lascia incompleti i giallorossi

Per la Roma, invece, ci sarebbero ancora due profili da aggiungere alla rosa giallorossa per restituire a mister Di Francesco una formazione davvero completa. Parliamo di un esterno offensivo, possibilmente di piede mancino e di un centrocampista centrale, all’occorrenza, molto forte in fase di non possesso.

Due calciatori capaci di garantire competitività e concorrenza all’interno del gruppo, con due o più elementi per ruolo, ma anche di offrire soluzioni importanti all’intera squadra: imprevedibilità in attacco con l’ala destra, in stile David Neres, brava a convergere e calciare col piede forte; e solidità in difesa con un mediano, alla Nzonzi, abile in entrambe le fasi e a sostenere il tridentazo capitolino.

Come gioca la Roma

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Inter, tanti muscoli ma a centrocampo manca un Modric

In attacco ci sono talenti del calibro di Icardi e Martinez, sulle corsie, elementi come Politano, Candreva e Perisic, in mediana Nainggolan e, in difesa, De Vrij e Vrsaljko. Insomma, a giudicare da questi nomi, prelevati ora o nel recente passato, pure l’Inter sembra essersi mossa molto bene rinforzando prepotentemente una squadra che, nella scorsa annata, si è laureata quarta forza del campionato.

https://www.youtube.com/watch?v=oWaJSc5nVuU

Eppure, alla compagine nerazzurra mancherebbe ancora qualcosa, non tanto in meri termini tecnico-tattici, ma dal punto di vista dell’appeal del brand Inter. In soldoni: occorrerebbe un colpo importante, l’arrivo di un pezzo da novanta. Un colpo, svanito Vidal, alla Modric col #10 del Real Madrid profilo perfetto, per blasone, esperienza e palmarès, a rispondere a questa emergenza ma anche ad aumentare la qualità media di una linea mediana, per il resto, già fortissima con Brozovic, Gagliardini e, soprattutto, Nainggolan.

Come gioca l’Inter

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Milan, Higuain e Caldara soluzione a tutti i mali

Il mercato del Milan ha un po’ sofferto giocoforza delle vicissitudini societarie di questa estate con la svolta, dal passaggio dalla proprietà orientale al fondo Elliott, delle ultime settimane che ha impresso una decisa accelerazione ai futuri destini rossoneri. Leonardo s’è preso la guida tecnica della squadra e, pure, con la sua solita maestria nelle trattative, Higuain e Caldara in cambio di Bonucci e di un prezzo, per il ‘Pipita’, soprattutto se si considerano i 90 milioni e rotti investiti appena due anni fa dalla Juventus, davvero vantaggioso: 18 milioni per il prestito più il diritto (e non l’obbligo) fissato a 36.

Un affare spartiacque che ha risolto gran parte dei problemi del ‘Diavolo’, ora, con una struttura già ben rodata, titolare di un undici davvero niente male. Per rifinire il Milan? Un esterno d’attacco come Lozano o il brasiliano Bernard ed un centrocampista fisico e dai piedi buoni come, stando a radiomercato, Samassekou, Bakayoko e il transalpino Rabiot.

Come gioca il Milan

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Lazio cedere per poi completare la rosa

L’imperativo, dopo l’addio di Felipe Anderson ma soprattutto gli arrivi di Berisha, Acerbi, Durmisi e Correa, è quello di sfoltire la rosa con tanta abbondanza a centrocampo e troppi uomini alle dipendenze di Simone Inzaghi.

Cedere, dunque, per poi ripartire e, pure, resistere alla corte delle grandi d’Europa per il gioiello MilinkovicSavic con la Lazio, ad oggi, brava a trattenere il proprio numero #21 e, quindi, a non indebolire una squadra che, lo scorso anno, ha perso la Champions League per un soffio. Un mercato all’altezza della situazione, dei sogni e delle ambizioni dei tifosi ma che ancora deve far deflagrare gli ultimi colpi con obiettivi importanti come il ‘Papu’ Gomez, Baselli o Lucas Perez.

Come gioca Lazio

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