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Calciomercato 2019: che Napoli sta nascendo, ecco il punto sulle trattative azzurre

Che Napoli sta nascendo in vista della prossima, interessantissima stagione targata 2019/20? Dal probabile restyling sulle fasce laterali al casting per i centrocampisti da aggiungere alla folta schiera di talenti in quel settore del gioco fino al possibile e romantico ritorno di Fabio Quagliarella nel tempio del ‘San Paolo’, ecco tutte le trattative, le ultime notizie in tempo reale del calciomercato degli uomini di Ancelotti.
A cura di Salvatore Parente
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Che Napoli sta nascendo in vista della prossima stagione targata 2019/20? La prima vera annata di chiara matrice ancelottiana? Dal probabile restyling sulle fasce laterali al casting per i centrocampisti da aggiungere alla folta schiera di talenti in quel settore del gioco, fino all’usato sicuro Ilicic e agli abboccamenti per Lozano e De Paul o al possibile (e romantico) ritorno di Fabio Quagliarella nel tempio del ‘San Paolo’, ecco tutte le trattative, le ultime notizie in tempo reale sul calciomercato dei partenopei.

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Portieri: Meret sicuro titolare, che succede con Ospina?

Nessuna rivoluzione in porta con Meret, al netto di qualche incertezza di troppo che, specie in Europa League contro l’Arsenal al ‘San Paolo’, è costata parecchio, sicuro primo portiere anche nella stagione 2019/20. Numero uno, dunque, il prossimo anno e, forse, anche nel prossimo decennio. Le certezze, fra i pali, appartengono ai numeri primi con Karnezis, terzo designato, sia pure con 9 partite in campionato, certo della permanenza in Campania e forte di un contratto che scade nell’estate del 2021.

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L’unica casella da chiarire resta quella del secondo alle spalle dell’ex Udinese Meret con Ospina che, pur senza riscatto automatico (che sarebbe diventato obbligatorio a quota 25 presenze complessive), potrebbe comunque restare a furor di popolo, e di spogliatoio. Saltato il riscatto automatico, si andrà al tavolo delle trattative con i dirigenti dei Gunners per ottenere uno sconto sui circa 4 milioni di euro da versare agli inglesi per restituire ad Ancelotti un estremo difensore esperto e di sicura affidabilità. E, pure, convinto di sposare appieno il progetto Napoli.

Di Lorenzo primo colpo, al centro KK-Albiol sognando Manolas

Nessuna rivoluzione in porta dicevamo men che meno nella coppia centrale di difesa che, ad oggi, dovrebbe essere composta dai soliti, collaudatissimi Raul Albiol e Koulibaly. Al netto dei tanti problemi fisici vissuti in stagione dallo spagnolo, difatti, la diga spagnolo-senegalese non si tocca. Al netto, anche, delle ultimissime sirene di mercato provenienti da Spagna e Francia con Real Madrid e Paris Saint Germain, secondo l’agente del numero #26 Ramadani, pronte a versare 90 milioni di euro nelle casse partenopee. La risposta del presidente, e del suo allenatore? No, grazie.

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Nessun nome nuovo per la coppia centrale, dunque, ma se Chiriches dovesse lasciare, allora spazio ad un probabile ingresso nella folta rosa azzurra. Il sogno si chiama Manolas, ma c’è da vincere la concorrenza della Juventus e le richieste, folli, della Roma con Todibo del Barcellona in seconda fila e Aké del Bournemouth, utile sia da centrale che da fluidificante di sinistra, sempre nella lista dei profili sotto osservazione.

Rivoluzione sulle corsie laterali con Trippier, Hernandez e Castagne

Sulle fasce invece, c’è molto da fare. Ci sono due esterni bassi sicuri di restare, Malcuit e Ghoulam e due calciatori praticamente con le valigie in mano: Hysaj a destra e Mario Rui a sinistra. Due posti vuoti che vanno colmati con altrettanti elementi dal grande potenziale, possibilmente con un pizzico di esperienza internazionale e la voglia di abbracciare un progetto che punta in alto. I nomi, a sinistra, sono quelli di Theo Hernandez e Castagne (con Acuna dello Sporting più defilato), dall’altra parte, quelli di Di Lorenzo, Trippier (cercato da mezza Europa) e Atal.

Nomi importanti e pure capaci di interpretare al meglio i dettami di mister Carletto e calarsi fin da subito nella nuova realtà. In pole, comunque, c’è l’inglese del Tottenham, con Di Lorenzo – che sarà il primo colpo considerato l'accordo già raggiunto -innesto con le stimmate della scommessa ma molto, molto interessante.

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Allan che fa? Veretout, Fornals, Almendra e Bennacer in lista

A centrocampo, la rivoluzione è meno pronunciata ma comunque importante. Specie, se dovessero esserci troppe uscite. Tutto, supponiamo, dovrebbe dipendere dal destino di Allan che, dicendo addio al ‘San Paolo’, potrebbe aprire una caccia furibonda al suo sostituto. Intanto, Giuntoli e soci hanno già bloccato due profili molto interessanti come Pablo Fornals del Villarreal e Veretout della Fiorentina non solo come possibili eredi del brasiliano ma anche come pedine aggiuntive, e non alternative, per la mediana partenopea. Che ha un disperato bisogno di un regista o almeno di un centrocampista moderno abile a schermare l’azione rivale e a costruire la manovra in modo da svincolare Fabian Ruiz o Zielinski, adattati, da questa incombenza. Piacciono, al centro, pure Malinovskyi del Genk, Elmas del Fenerbahce e Bourigeaud del Rennes. Con i vari Almendra e Valverde ma anche Bennancer come elementi interessanti, vista futuro, in grado di poter ampliare la qualità media e la freschezza del roster campano.

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Torna Quagliarella? Lozano nel mirino, bagarre con l'Inter per De Paul

Davanti, e quindi comprendendo nel pacchetto avanzato anche i tre esterni offensivi da impiegare nel prossimo 4-2-3-1, gli innesti dovrebbero riguardare le corsie esterne con le ali del nuovo Napoli ancora più determinanti negli equilibri globali di squadra. Ai titolarissimi Callejon e Insigne, col primo interessato a rinnovare il contratto in scadenza nel 2020, servono cambi all’altezza specie se si osservano le altalenanti e poco convincenti prestazioni di Verdi e Ounas, fra i rimandati dell’annata 2018/19. Rimandati, ma anche calciatori pesanti, che, per arrivare all’ombra del Vesuvio, sono costati qualcosa come 40 milioni di euro. Una spesa non da sottovalutare né da svilire pochi mesi dopo con sconti onerosi per le casse napoletane.

In entrata, fari puntati su De Paul, valutato però 35 milioni di euro dall’Udinese e con l’Inter col fiato sul collo per averlo ma riflettori anche su Lozano che, stante le frenate degli ultimi giorni, resta nei sogni di mister Ancelotti. Si segue anche El Shaarawy mentre per lo sloveno Ilicic c’è ancora da lavorare. Il fattore Champions potrebbe allontanare il numero #72 dall’azzurro malgrado un’offerta, in essere, di 15 milioni di euro più il cartellino di Inglese. Per un classe ‘88 ma di grande, grandissimo valore.

Usato sicuro, garantito come quello dello stabiese Fabio Quagliarella invitato, proprio dal patron De Laurentiis, a riabbracciare Napoli e, finalmente, a 36 anni suonati, godersela senza assilli esterni e pressioni insopportabili. La Samp, intanto, si è cautelata col centravanti dell’Heerenveen Lammers, in attesa dell’affondo decisivo dei campani e del sì, d’amore, del capocannoniere della Serie A.

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Modulo di gioco, la novità (o quasi) è il 4-2-3-1

Sarà rivoluzione? No, più probabilmente una rivisitazione del 4-4-2 andato in scena in ben 48 delle 52 occasioni stagionali con Ancelotti in sella. La strada maestra, futura, è già tracciata e pure vista nelle ultime partite della compagine partenopea, da Ferrara in avanti: 4-2-3-1, verticalizzazioni e bel giuoco. I terzini che spingono, e si sovrappongono, i mediani che fanno da argine, il regista che scende basso sulla linea dei difensori, quasi in un pacchetto arretrato a tre, per dare il via alla manovra, gli esterni che sanno interpretare entrambe le fasi e la punta che, da boa, da riferimento centrale, abbina capacità realizzative a possibilità di condividere la sfera e dialogare con i compagni. Un sistema tutto nuovo, o quasi, che impone scelte sul mercato ben precise e che orienteranno le prossime settimane prima del ritiro di Dimaro in luglio.

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