Bar di Rio de Janeiro sfotte Neymar: “Paghiamo da bere ogni volta che cade con la Serbia”
Mercoledì prossimo, 27 giugno, il Brasile è atteso in calendario dalla terza, ultima e decisiva partita del Girone E del Mondiale di Russia 2018. La classifica vede la Seleçao in vetta al gruppo (4 punti) in virtù di una migliore differenza reti (+2) rispetto alla Svizzera (+1). Ad attendere i verde-oro c'è la sfida contro la Serbia (3 punti) reduce dalla sconfitta subita in rimonta contro gli elvetici, scandita dalle polemiche generate dall'esultanza politica di Xhaka e Shaqiri (mimando il simbolo dell'aquila bicipite presente sulla bandiera albanese adesso rischiano multa e 2 giornate di squalifica) e dalle parole del ct, Mladen Krstajic, finito nel mirino della Fifa.

Serve vincere, non c'è altra soluzione. Serve vincere e occorre farlo in maniera intelligente, sfruttando le capacità di palleggio dei funamboli che finora hanno fatto la differenza (Coutinho) e soprattutto non cadendo nelle provocazione degli avversari che sul piano fisico avrebbero la meglio. Prendere un'ammonizione di troppo è un rischio, come si evince dal regolamento della Fifa che già in altri gironi (è il caso di Spagna e Portogallo) ha determinato le posizioni in graduatoria facendo riferimento al fairplay. Lo sa bene anche Neymar: dovrà fare molta attenzione sia al trattamento che gli avversari gli riserveranno (nella gara inaugurale fu il più picchiato del match dagli svizzeri, con ben 10 falli subiti) sia a tenere i nervi saldi e lui stesso non cedere alla tentazione di lasciarsi andare.

Sì, perché la fama di simulatore/cascatore ha fatto capolino anche in occasione della gara giocata contro la Costa Rica quando, sconfessato dal Var, aveva accentuato la caduta su una leggera trattenuta in area di rigore. Penalty concesso e poi annullato dal direttore di gara che, dopo aver consultato la moviola in campo, rivede giustamente la propria decisione. Un bar di Rio de Janeiro ha fatto del vezzo di O Ney una forma di attività di marketing per attirare clienti e così ha proposto di offrire un drink ai propri clienti ogni volta che la stella del Paris Saint-Germain finirà per terra. "Paghiamo da bere a ogni sua caduta", è lo slogan con tanto di locandina… sperando che l'unica cosa di ubriacante siano le sue finte e le sue prodezze tecniche. Quelle vere, non simulate.