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Fifa World Cup 2018, i Mondiali in Russia

Mondiali Russia 2018, esultanza di Xhaka e Shaqiri: la Fifa apre un procedimento

L’esultanza di Xhaka e Shaqiri, che dopo i gol alla Serbia mimarono il simbolo dell’aquila bicipite, finisce ufficialmente nel mirino della Fifa che ha avviato una procedura disciplinare nei confronti due calciatori della Svizzera di origine kosovara. Rischiano multa e squalifica ma sotto la lente della Commissione disciplinare ci sono anche i serbi per le parole del ct, Mladen Krstajic, e l’atteggiamento dei tifosi balcanici.
A cura di Maurizio De Santis
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Un'esultanza che rischia di avere gravi conseguenze sportive, oltre ad aver suscitato polemiche. La Commissione disciplinare della Fifa ha aperto una procedura nei confronti di Granit Xhaka e Xherdan Shaqiri, i due calciatori della Svizzera decisivi con le loro reti nella vittoria conquistata in rimonta contro la Serbia (2-1). Entrambi di origini kosovare, hanno celebrato i gol mimando il simbolo dell'aquila dalla doppia testa raffigurata sulla bandiera albanese. Braccia incrociate sul petto, mani aperte e pollici giunti sono stati interpretati come una provocazione da parte degli avversari (a causa del conflitto nella ex Jugoslavia e delle tensioni politiche che hanno segnato un'epoca della storia europea recente).

Quali provvedimenti rischiano Shaqiri e Xhaka. Quel gesto che ha infiammato l'amor patrio non è piaciuto alla Fifa che da sempre guarda con severità a qualsiasi messaggio, atteggiamento o riferimento di matrice politica da parte dei calciatori a dispetto delle norme. Nello specifico, l'articolo 54 del codice di disciplina prende in esame la condotta provocatoria: "Chiunque compia gesti provocatori nei confronti del pubblico verrà sospeso per due turni e sanzionato con una multa da 5 mila franchi svizzeri". Cosa rischiano i giocatori? Sanzioni che vanno da un'ammenda fino alla squalifica di 2 giornate.

Nel mirino anche la Federazione serba. Il caso dei due calciatori è senza dubbio quello più eclatante ma a finire sotto i riflettori della Fifa è stata anche la federcalcio di Belgrado a causa sia del comportamento discriminatorio e caratterizzato politicamente dei tifosi della Nazionale, sia delle parole del ct Mladen Krstajic che dopo la partita persa contro la Svizzera ha paragonato il Var "che fa giustizia selettiva" al tribunale dell'Aja che decise sui crimini di guerra. Cosa rischia la Serbia? Il precedente c'è e fa riferimento alle decisioni adottate dalla Fifa nei confronti della Federcalcio polacca: è stata sanzionata con una multa di 10 mila franchi svizzeri e un ammonimento per uno striscione dal contenuto ‘politico' e offensivo mostrato dai tifosi durante la partita contro il Senegal (persa per 2-1 al debutto).

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