Aubameyang, super bomber: 16 gol in 17 partite, il Borussia gode
Sedici gol in 17 partite. Numeri da cecchino infallibile per l'attaccante del Borussia, Aubameyang, che poco alla volta sta cancellando il ricordo di Lewandowski. L'ex Milan (è cresciuto nelle giovanili del club rossonero), poi finito ai francesi del St.-Etienne, è esploso definitivamente con l'arrivo di Tuchel in panchina al posto di Jurgen Klopp. Aveva bisogno di maggiore fiducia e più spazio, continuità di gioco per trovare quella di rendimento, e sta ripagando il tecnico con ottime prestazioni: lui è là davanti, pronto alla deviazione oppure alla conclusione a effetto. Quelli speciali li ha riservati al Qabala schiantato con una tripletta nella sfida di Europa League. Tre reti, match chiuso senza patemi e primato del girone saldamente in pugno ai tedeschi con 7 punti.
In Azerbaijan non c'era Mkhitaryan, costretto a restare in Germania non per problemi fisici e nemmeno per scelta tecnica ma per questioni di politica internazionale: lui, armeno, col Paese in conflitto con gli azeri non può mettere piede in quella terra. L'avesse fatto, lo avrebbero arrestato all'aeroporto. Ci ha pensato Aubameyang a recitare anche la sua parte, dominando in lungo e in largo la scena e alimentando – anche se ormai sono passati anni – qualche rimpianto in casa milanista che s'è lasciata sfuggire un calciatore con ampi margini di miglioramento.
Di gol ne ha fatti sempre tanti, dalla Francia alla Bundesliga è stato il tratto distintivo della sua carriera: 41 gol in 3 anni al St.-Etienne, altrettanti quelli realizzati nei primi due anni alla corte di Klopp. In questa stagione è già giunto a quota 16, di cui 10 in Bundesliga, 1 in coppa nazionale e ben 6 in Europa League. "Qui sono felice – ha ammesso poco tempo fa Aubameyang – non ho alcuna intenzione di pensarmi altrove". Il Borussia ringrazia.
