Argentina, le statistiche impietose di Messi con la Croazia: in campo camminava
Un ciclone. La vittoria della Croazia – che è squadra vera – ha spazzato via le ultime certezze dell'Argentina, aggrappata al genio di Lionel Messi per restare in corsa nel Mondiale. Come mettere un piede tra la porta e lo stipite per conservare uno spiraglio. Tale è la speranza della Seleccion che è sull'orlo del fallimento: un solo punto in classifica, -3 quanto a differenza reti e ultimo appuntamento del girone D che a nulla potrebbe servire se non ad alimentare l'amarezza per una Coppa amara. Nel mirino dei tifosi e della critica è finito anzitutto il commissario tecnico, Jorge Sampaoli: insultato, attaccato, divenuto bersaglio di sputi e bottigliette s'è assunto la piena responsabilità di quanto accaduto prima con l'Islanda e più ancora del tonfo con i balcanici. Una cosa, però, l'ha detta… facendo riferimento alla prestazione della Pulce ha ammesso: "La squadra non gioca come lui vorrebbe".

Già, ma l'Albiceleste non è il Barcellona e il Messi visto all'opera in Russia è la brutta copia del calciatore che in un attimo poteva capovolgere le sorti di un match. Camminava. Sì, Messi era un pesce fuor d'acqua. I numeri, del resto, dicono molto e a leggere quelli statistici che fanno riferimento alla prestazione del dieci blaugrana si ha l'esatta proporzione della disfatta personale. E' il quotidiano sportivo spagnolo ‘As' a pubblicare tutti i dati relativi alla partita giocata dal Pallone d'Oro. Il resoconto è impietoso.
- Messi ha partecipato a 62 azioni, risolvendone positivamente 51, ma nessuna di queste ha creato grattacapi al portiere della Croazia, Subasic. La sua serata è stata di ordinaria amministrazione.
- Il numero di passaggi riusciti da parte della Pulce è da brividi: appena 31. Una cifra bassissima che lo colloca alle spalle del portiere Caballero (36, sciagurato in occasione del vantaggio croato di Rebic) o dei tre difensori centrali Mercado (49), Otamendi (72) e Tagliafico (84). Cosa significa? Che c'era (e c'è) un'Argentina che fa una fatica immane a tessere la trama del gioco fino a risalire oltre la trequarti avversaria, innescando le armi migliori di Messi.
- Con chi ha scambiato più volte palla la Pulce? Anche questo dato è indicativo della spaventosa involuzione tattica del calciatore: Perez (7) e Mascherano (3) sono i giocatori con i quali ha dialogato di più. Ovvero, Messi ha giocato lontano dalla porta. Anche troppo, fino a perdersi in uno sterile possesso palla soffocato dal pressing dei croati.
- Quanti tiri in porta ha fatto? La risposta è imbarazzante. Uno solo con 9 dribbling tentati.
- In mezzo al campo camminava, ecco perché: Messi ha percorso 7.624 km (9.612 km è la media della squadra) e lo ha fatto a ritmo talmente blando al punto che nell'84% dell'incontro era in posizione statica oppure passeggiava. Sì, camminava avendo concesso solo 29 sprint e solo una volta superato i 25 km/h, una velocità ‘normale' e non da marziano.