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Fifa World Cup 2018, i Mondiali in Russia

Argentina fuori dai Mondiali, Sampaoli non si dimette e rilancia: “Credo nel progetto”

Dopo l’eliminazione agli ottavi di Russia 2018 per mano della Francia, il ct dell’Argentina Sampaoli non pensa alle dimissioni e dimostra anzi, nonostante le tantissime critiche, di credere nel progetto. La Federazione prende tempo, e non licenzia l’ex Siviglia per non essere costretta a spendere 20 milioni di dollari.
A cura di Marco Beltrami
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Dimettersi? Mai. Jorge Sampaoli non vuole lasciare la panchina dell'Argentina nonostante il flop ai Mondiali 2018 culminato nell'eliminazione agli ottavi per mano della Francia. Critiche a non finire e richieste di dimissioni da più parti per il commissario tecnico che non si è fatto impressionare, dimostrando ai vertici federali la sua volontà di restare alla guida dell'Albiceleste credendo nel suo progetto rivelatosi finora fallimentare.

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Argentina fuori dai Mondiali, Sampaoli non si dimette

Le critiche per le sue scelte, per il gioco dell'Argentina che non ha messo Leo Messi nelle condizioni di esprimersi al meglio, e soprattutto per l'eliminazione agli ottavi dei finale dei Mondiali (peggiore performance dell'Argentina dalla Coppa del Mondo del 2002), non hanno impressionato Sampaoli. Quest'ultimo vuole continuare ad essere l'allenatore dell'Argentina per dare impulso ad un progetto a lungo termine nel calcio nazionale. L'obiettivo è quello di rispettare il contratto quinquennale firmato del 2017.

Perché Sampaoli non vuole lasciare l'Argentina

Pur riconoscendo di aver commesso degli errori in Russia, Sampaoli nell'incontro con i vertici federali ha chiesto del tempo. Vuole restare sulla panchina dell'Argentina per poter sviluppare il suo progetto, affinché la nazionale non subisca un nuovo cambio di allenatore dopo gli otto ct che si sono succeduti negli ultimi dodici anni. Come rivelato da fonti vicine all'Albiceleste alla dpa, questa la sintesi del Sampaoli-pensiero: "Se credi nei progetti, devi sapere che richiedono tempo, chiedere un cambiamento di progetto significa cambiare ancora una volta".

Quanto costerebbe all'Argentina mandare via Sampaoli

Al momento dunque la situazione è in stand-by, con il popolo argentino che a più riprese ha chiesto la rimozione dall'incarico del ct. Tra il dire e il fare però c'è di mezzo l'aspetto economico che spinge la Federcalcio dell'Albiceleste ad attendere: una rescissione contrattuale di Sampaoli infatti costerebbe all'AFA 20 milioni di dollari (ovvero circa 17 milioni di euro). Ecco allora che la situazione ideale per il presidente della Federazione Tapia sarebbe quella relativa alle dimissioni di Sampaoli. Quest'ultimo però non ha alcuna intenzione, contro tutto e tutti, di rimettere il mandato. Saranno dunque giornate molto calde in sede di trattative in terra argentina.

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