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Aguero d’acciaio: è già guarito dopo l’incidente, col Napoli ci sarà

Dopo il ‘botto’ ad Amsterdam in taxi e la frattura di una costola i medici avevano diagnosticato ad Aguero uno stop di 6 settimane. Dopo 15 giorni è tornato disponibile e in Champions sarà almeno in panchina.
A cura di Maurizio De Santis
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champions napoli aguero

Miracolo a Manchester. Potrebbe essere questa la definizione più appropriata per descrivere la guarigione a tempo di record del ‘Kun' Aguero. L'incidente automobilistico nel quale restò coinvolto l'attaccante del City poche settimane fa sembrava averlo tagliato fuori dalla lista dei convocati per il confronto di Champions col Napoli. Invece, martedì prossimo (ore 20.45), a quindici giorni dal ‘botto' in taxi ad Amsterdam che gli procurò la frattura di una costola, l'argentino ha già recuperato rispetto alle indicazioni di allora che lo avrebbero voluto di nuovo in campo al massimo per il match di ritorno (1° novembre al San Paolo).

In panchina contro lo Stoke City. A conferma degli enormi progressi fatti dall'attaccante sudamericano è giunta anche la decisione da parte del manager, Pep Guardiola, di portarlo in panchina in occasione dell'incontro di Premier League contro lo Stoke City. La condizione di forma non è certo delle migliori (il ‘Kun' ha saltato allenamenti per l'assoluto riposo che gli era stato raccomandato) ma i tabloid ne sono certi: martedì sera ci sarà contro la squadra di Sarri, pur partendo dalla panchina.

incidene aguero taxi amsterdam

Una guarigione velocissima. Aguero di acciaio indistruttibile… la rapidità con la quale ha superato i postumi dell'incidente ed è guarito dalle lesioni desta stupore. Il primo bollettino medico aveva alimentato pessimismo riferendo di ben 6 settimane di stop (un mese e mezzo) necessarie per riprendersi dopo l'incidente del 28 settembre. Invece, al bomber sudamericano è servito molto meno per rimettersi a disposizione di Guardiola. Il tecnico non ha voluto rischiarlo, consapevole dei pericoli e di uno stato di forma comprensibilmente compromesso dalle due settimane d'inattività, ma averlo tra i convocati e in panchina significa serbare l'asso nella manica qualora la partita lo richieda.

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