Inter, pesa la disfatta di Oslo: Mancini torna in discussione, Suning chiama De Boer
A pochi giorni dall'inizio del campionato, Roberto Mancini continua a vivere una situazione imbarazzante. In attesa della sua risposta alla proposta di rinnovo formulata dal club nerazzurro, il tecnico di Jesi è infatti tornato nel mirino di quella parte di dirigenza che non vede l'ora di esonerarlo. La colpa di questa nuova scossa di terremoto sulla panchina nerazzurra, è da attribuire alla pesante sconfitta incassata nell'amichevole giocata contro gli "Spurs" in Norvegia: un 6-1 che ha fatto impallidire gli uomini vicini a Suning. L'attenuante di aver visto, per almeno 45 minuti di gioco, una buona Inter non è dunque servita per calmare le acque in casa nerazzurra. Come riportato dalla "Gazzetta dello Sport", il "Mancio" è così tornato in discussione e il suo principale concorrente per la panchina interista (De Boer) ricontattato da alcuni emissari della proprietà milanese.
Una presenza ingombrante
L'ex tecnico dell'Ajax, a suo tempo accostato anche al Milan e ai due ex advisor Galatioto e Gancikoff, è ancora alla ricerca di una panchina per la prossima stagione e accetterebbe volentieri un incarico "italiano". Gli uomini di fiducia di Suning ne sono a conoscenza e spingono per la scelta del mister olandese, insieme ad alcuni intermediari che gravitano intorno al nuovo proprietario nerazzurro. Tra coloro che stanno guidando il "golpe" interno nei confronti di Mancini, ci sarebbe anche Kia Joorabchian: il potente procuratore, già consulente di Suning per lo Jiangsu, con il quale il tecnico di Jesi aveva già avuto qualche problema ai tempi dell'esperienza al Manchester City e dopo i litigi con il suo assistito Tevez. "Io sto bene, sono sempre stato bene", si è affrettato a dichiarare il Mancio al ritorno dalla Norvegia. Parole che, alla luce delle nuove indiscrezioni, sembrano convincere poco anche il diretto interessato.