Zero idee, poca grinta, difesa da incubo: la crisi dell’Inter in 5 punti

Ora chi glielo va a dire al signor Suning? Chi si prende il coraggio di alzare il dito e riferire al grande capo che la decisione di cacciare Mancini è stata una follia? Probabilmente non lo farà Erick Thohir: complice del magnate orientale degli elettrodomestici durante il golpe al Mancio. Men che meno Ausilio e gli altri che, tra l'altro, hanno avuto il merito di portare giocatori di qualità alla Pinetina. In attesa di capire chi si prenderà questo difficile compito, dopo sole tre giornate di campionato (e una di Europa League) l'Inter sembra messa peggio di quella guidata dall'allora tecnico di Jesi: magari poco simpatico a molti, ma certamente più esperto di cose nerazzurre del suo successore olandese.
I cinque errori di De Boer
Molle in campo, senza uno straccio di idea di gioco e con una difesa che prende gol con troppa facilità, la formazione nerazzurra è diventata di diritto la squadra delusione di questo inizio di stagione, insieme a quella dei cugini rossoneri. Sottovalutare l'Hapoel Be'er Sheva, dopo che la Nazionale di Ventura aveva testimoniato la crescita del movimento israeliano, è stato un suicidio calcistico. Un errore madornale, come quello di non aver colto i segnali (negativi) delle prime tre giornate di campionato: la sconfitta di Verona, il pari interno con il Palermo e la vittoria a Pescara (arrivata solo nel recupero e in rimonta). Tre facce di una stessa medaglia che, purtroppo per il popolo interista, non è né d'oro, né d'argento e tanto meno di bronzo.
Stiamo attraversando un periodo complicato – ha ammessoa Sky -, giochiamo ogni tre giorni e c'è bisogno di gestire le energie. Quanto alla formazione di questa sera, credevo fosse una buona occasione per chi aveva giocato poco dimostrare le proprie qualità. Ero certo che con questi calciatori avremmo potuto fare un buon risultato.
Higuain sta arrivando
Sebbene nella Milano del calcio sia diventata un'abitudine, mettere il carico di responsabilità unicamente sulle spalle di Frank de Boer non è però corretto. Esattamente come sta succedendo a Montella sull'altra sponda del Naviglio (dove, però, un minimo di idea di gioco si è già vista), de Boer sta pagando anche la poca qualità di alcuni giocatori e lo scarso rendimento di chi avrebbe dovuto fare la differenza. Il tutto a poche ore dallo sbarco a San Siro della Juventus di Massimiliano Allegri: avversario decisamente fuori portata per questa banda del buco nerazzurra.