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Washington, arrestato Rooney: l’ex United fermato ubriaco fradicio in mezzo alla strada

Dopo i suoi problemi con l’alcool già emersi in Inghilterra, l’ex attaccante di Everton e Manchester United è caduto ancora nel vizio a Washington: città che lo ha accolto nella scorsa estate, in occasione della firma del suo contratto con i Dc United. L’arresto risale allo scorso 16 dicembre, ma la notizia è rimbalzata in Europa soltanto nelle ultime ore.
A cura di Alberto Pucci
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Non ha perso il vizio di segnare, ma se è per quello non ha perso neanche quello di bere molto fino ad ubriacarsi. Volato nella Major League Soccer nello scorso giugno, per firmare il contratto con i DC United di Washington, Wayne Rooney è stato infatti arrestato lo scorso 16 dicembre a Loudoun County, Virginia, nei dintorni dell'aereoporto della capitale degli Stati Uniti.

Una notizia arrivata in Europa solo nelle ultime ore, che ha nuovamente riportato in prima pagina l'attaccante inglese: fermato in evidente stato di ubriachezza, mentre molestava e insultava alcune persone, a torso nudo e in mezzo alla strada. Prelevato dalla "Metropolitan Washington Airports Authority Police", e detenuto all'aeroporto Dulles di Washington (situato vicino allo stadio del club), l'ex attaccante di Everton e Manchester United è stato rilasciato dopo il pagamento di una multa di venticinque dollari.

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Il precedente arresto del settembre 2017

Per Wayne Rooney il 2018 si è dunque chiuso con un altro arresto per ubriachezza, dopo quello del settembre del 2017 quando venne fermato dalla polizia alle sei del mattino nei pressi della sua abitazione nella contea di Cheshire. In quell'occasione l'attaccante dell'Everton fu infatti rinchiuso per una notte in una cella del commissariato locale, per essersi messo alla guida della sua auto dopo aver alzato troppo il gomito in un bar di Alderley Edge (il Bubble Room), e per aver dato spettacolo ballando su un tavolo e cantando a squarciagola alcune canzoni degli Oasis in compagnia di un giocatore del Burnley: Phil Bardsley.

Per discutere della sua serata ad alto tasso alcolico, l'ex nazionale inglese era stato successivamente ascoltato dal giudice del tribunale di Stockport il 18 settembre di quell'anno. In aula il giocatore si dichiarò colpevole e venne punito con il ritiro della patente per due anni, 100 ore di servizi sociali e un'ammenda di 170 sterline.

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