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Verratti e i consigli di Ibrahimovic: “Mi ha sempre aiutato nelle scelte giuste”

Dietro l’addio al procuratore Di Campli per passare sotto la tutela di Raiola ci sarebbe anche il suggerimento dello svedese. Quanto alla trattativa col Barcellona, l’ex Pescara rivela: “Se fossi andato via dal Psg avrei guadagnato molto di più. Ho scelto di restare per il progetto”. Che Zlatan gli abbia consigliato di non fare scelte avventate?
A cura di Maurizio De Santis
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neymar verratti

I consigli di Ibrahimovic. Nell'intervista a ‘L'Equipe' Marco Verratti conferma di avere un rapporto di fiducia tale con lo svedese da accettare suggerimenti sulle scelte professionali. Si spiega anche così la decisione di abbandonare il ‘vecchio' procuratore – Di Campli – per entrare a far parte della scuderia di Mino Raiola. E chissà che lo stesso Zlatan non abbia motivato l'ex compagno di squadra a non andar via da Parigi, commettendo scelte avventate e dettate anche dalle (possibili) proporzioni economiche dell'operazione. Eppure l'ex Pescara nell'estate scorsa è stato vicinissimo a lasciare la Francia, con il Barcellona che avrebbe voluto incastonarlo nei meccanismi tattici dei blaugrana. ‘Lo fa per soldi', è stata l'accusa che buona parte della critica gli ha rivolto.

La gente pensa che gioco al Psg per i soldi, ma i soldi li puoi guadagnare pure altrove – ha ammesso Verratti -. Se fossi partito quest'estate in club pronti a spendere 100 milioni per comprarmi, avrei guadagnato di più. Neymar ha fatto così con City o Chelsea, e ha scelto il Psg per il progetto. Per me è lo stesso.

Lo zampino di Zlatan. Lo svedese adesso è dall'altra parte della Manica, ha scelto di seguire José Mourinho al Manchester United dicendo addio alla Ligue 1 e al Psg. Verratti, però, è rimasto in ottimi rapporti. Questione di fiducia e di consigli rivelatisi giusti.

Raiola lo conoscevo perché era l'agente di Ibrahimovic. La sola cosa che gli ho detto era di non finire più sui giornali. Ha esperienza e buoni rapporti con i club. E mi è stato consigliato da Zlatan. Nel calcio e fuori ogni volta che ho ascoltato Zlatan ho fatto la scelta giusta.

Il no al Barcellona, la trattativa bloccata. Cento milioni di euro, a queste cifre i catalani avrebbero potuto strappare Verratti al Paris Saint-Germain. Quanto all'ingaggio – circa 10 milioni secondo le voci circolate – sarebbe stato nettamente superiore a quello attuale (circa 6 milioni netti) ma lo stop imposto dalla società francese ha chiuso ogni canale.

Per la prima volta mi sono chiesto se dovevo continuare qui. Il dialogo con il nuovo direttore sportivo mi ha chiarito le idee. Non sono rimasto per Neymar e Mbappé. In quel momento non sapevo che avrebbero firmato per il Psg.

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