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Un flop da 200 milioni, il Milan di Montella è costato 10 milioni a punto

Il Milan di Montella non è riuscito a valorizzare le potenzialità di una squadra costata in estate ben 194 milioni di euro. Una formazione evanescente e al disotto delle attese rispetto al dispendioso progetto della nuova proprietà cinese. Insomma, un autentico flop con 9.7 milioni spesi per punto finora conquistato.
A cura di Salvatore Parente
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Malgrado il rinnovo fino al 2019, la situazione in casa rossonera, specie dopo l’ennesimo pari del campionato, s’era fatta complicata col Milan di Montella mai realmente in grado di concretizzare le premesse estive con il ‘Diavolo’ re del calciomercato. E così, in un freddo lunedì di fine novembre, il tecnico ex Fiorentina è stato sollevato dall’incarico con, al suo posto, l’allenatore della Primavera nonché bandiera meneghina Gennaro Gattuso, chiamato a rivoltare come un guanto la squadra e a restituire un po’ della sua proverbiale grinta ad una formazione tutt’altro che determinata, lucida e coesa.

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Eppure, anche se con ancora 24 gare da giocare, la conta dei danni, quando la zona Champions dista 11 punti, non può non essere fatta con un Milan che, pur di competere fin da subito, si è svenato in sede di campagna acquisti. Dalle spese agostane a quelle per Montella al pessimo rendimento di alcuni big, ecco la lista dei ‘cari’ errori rossoneri.

il Milan visto nel derby contro l'Inter è il terzo team più costoso della Serie A (Transfermarkt.it)
il Milan visto nel derby contro l'Inter è il terzo team più costoso della Serie A (Transfermarkt.it)

Spese estive, 9.6 milioni di euro per punto conquistato

Il mantra, il motto di quest’estate appena trascorsa è stato una sorta di tormentone, di hit-parade della ‘bella stagione’: “passiamo alle cose formali”. Le cose formali, espletate dal duo MirabelliFassone, hanno portato tanti calciatori all’ombra della Madonnina con un esborso pecuniario tutt’altro che trascurabile: 194 sonanti milioni di euro.

la lista della spesa del Milan (Transfermarkt.it)
la lista della spesa del Milan (Transfermarkt.it)

E così, via di tweet, dirette social e conferenze stampa per i vari Bonucci, André Silva, Kalinic, Biglia, Kessié, Conti, Musacchio, Calhanoglu, Rodriguez, Donnarumma e Borini. Undici ragazzi prelevati per dare nuovo lustro al Milan e per tentare l’assalto alla Champions e all’Europa League 2017/18. Tuttavia, nella confusione generale, tecnica e non solo i milioni spesi non hanno portato a grossi risultati con, anzi, i rossoneri che, per parlare solo dei danari investiti di recente, hanno speso 9.7 milioni di euro per punto conquistato con, addirittura, una vittoria che manca da 3 settimane ed una rete, fra le mura amiche, che latita da 2 mesi, dal match contro la Spal.

gli acquisti al top della Serie A, 3 su 5 sono del Milan (Transfermarkt.it)
gli acquisti al top della Serie A, 3 su 5 sono del Milan (Transfermarkt.it)

Montella, fra i paperoni del campionato: 3 milioni per 20 punti

Montella, nel suo primo anno milanese, aveva lavorato benissimo, specie nella prima parte del campionato con un Milan a dar fastidio anche ai top club in chiave scudetto. Il girone di ritorno, invece, aveva rivelato la forza della squadra con un comunque dignitoso piazzamento europeo. Fiducia, soddisfazione: rinnovo. Un rinnovo importante a sei cifre, da top manager, con il napoletano, pagato 3 milioni di euro, dietro solo ad Allegri (7) e Spalletti (4) e davanti, e pure di tanto, agli ottimi Di Francesco (2.5), Sarri (1.4), Gasperini (1.3) e Inzaghi (1.2).

Statistica che confronta la classifica delle spese sul mercato con il posto nella graduatoria attuale (Transfermarkt.it)
Statistica che confronta la classifica delle spese sul mercato con il posto nella graduatoria attuale (Transfermarkt.it)

Malgrado il roster a disposizione però (il costo lordo degli ingaggi dei giocatori è il secondo più alto del campionato a quota 117 milioni di euro), l’ex aeroplanino dimostra di aver dimenticato come si decolla con i suoi mai in grado di spiccare il volo e di trovare la giusta quadra. Dal 4-3-3 al 3-5-2 al 4-4-2 alle mezzeali Bonaventura Suso fino ai recenti dissapori interni, l’aereo ha sbagliato rotta col pilota, ora, fuori, seppur con un mega stipendio a consolarlo, dalla cabina di comando.

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I nuovi fanno flop: Bonucci su tutti

Quando un allenatore viene allontanato non tutte le colpe possono ricadere su di lui con, anzi, diversi calciatori responsabili di un naufragio tecnico. Un frase banale, scontata, eppure valida sempre, a maggior ragione per questo Milan che, in estate, s’era affidato a grandi nomi e prime scelte in un mercato davvero dispendioso.

Al di là degli infortuni di Conti (25.5 mln) e Biglia (17 mln) e delle incertezze dei nuovi Calhanoglu (22 mln) e André Silva (38 mln), assolvibili per aver avuto poche maglie da titolare e cambiato campionato, con tutto quello che ciò comporta, non sono stati pochi, Bonucci (42 mln) compreso, i pezzi da 90 che hanno deluso, eccome, le aspettative. Da Kalinic (5 mln per il prestito) all’ex Juventus, a Kessié (8 mln per il prestito) a Rodriguez (18 mln) in tanti sono apparsi sotto tono e di là dalla forma migliore col risultato di una squadra dorata, almeno per soldi investiti, ma fragile, fragilissima in campo con tutte sconfitte contro le big del campionato ed una rara propensione alla rimonta dopo aver subito un pesante schiaffo. Schiaffo che, ora, ricade sui tifosi ma, soprattutto, sulla società costretta ad incollare i pezzi di un mosaico da 194 milioni di euro.

 
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