Mondiali 2018, troppo Cavani, poco Ronaldo. L’Uruguay batte il Portogallo e va ai quarti
Due reti di Edinson Cavani umiliano Cristiano Ronaldo all'addio anticipato ai Mondiali di Russia, eliminando il Portogallo campione d'Europa in carica. E così, dopo il crollo dell'Argentina di Leo Messi sotto i colpi della Francia, anche la seconda stella di questo torneo iridato deve abdicare. Merito di un Uruguay quadrato, determinato e capace di saper gestire con il piglio delle grandi squadre anche i momenti più difficili.

Come dopo il pareggio raggiunto da Pepe ad inizio di ripresa. Tabarez può giustamente sognare in grande: questa nazionale ha talento, esperienza e soprattutto tanta personalità. Adesso la Francia dirà al mondo quanto vale l'Uruguay.
Pronti via, la legge del Matador
L'Uruguay fa sul serio sin dall'inizio mettendo alle corde un Portogallo che è sceso in campo troppo timoroso. L'esperienza degli uomini di Cavani, che già nel proprio girone hanno dimostrato tutte le loro qualità, non mancano di ottenere il risultato più importante: il vantaggio. Il tutto solo dopo 7 minuti, con un fraseggio spettacolare Cavani-Suarez-Cavani con il Matador che di testa spizzica la palla dell'1-0.
Ronaldo assente non giustificato
Cristiano Ronaldo non è pervenuto. Per i primi 15 minuti di gioco il fenomeno portoghese non entra mai in partita. Svaria, da sinistra a destra e poi ancora a sinistra ma non trova mai gli spazi per dar fiato al suo estro. I compagni giocano come meglio san fare, con attenzione, ritmi bassi e tanto fraseggio. Ma serve a poco con un Urugay che Tabarez ha messo in campo in modo attento e ordinato.
Il primo tempo si consuma senza ulteriori sussulti con l'Uruguay che ribadisce la propria propensione a fare la partita e osare molto di più dei lusitani che – malgrado lo svantaggio – stentano a cambiare il ritmo del proprio gioco. Anche Cr7 resta in ombra e solamente una punizione da posizione favorevole, ribattuta dalla barriera, permette alla stella portoghese di provare il tiro bella porta difesa senza problemi da Muslera.
L'acuto di Pepe, ma Cavani zittisce tutti
La ripresa si apre con lo show del Portogallo atteso per quasi un'ora di gioco. I lusitani alzano la testa e provano a spingere l'Uruguay nella propria area di rigore. L'effetto è devastante: passano 6 minuti e il pareggio è una semplicità assoluta per Pepe, 10 anni diReal e oggi al Galatasary che di testa fulmina Muslera. Parità ottenuta, gara riaperta, ottavo di finale di nuovo sul fil di lana.
Il match si accende improvvisamente con l'Uruguay che si desta e non ci sta. Il Portogallo prova a chiudere la rimonta ma essere beffata è proprio la nazionale lusitana che si fa infilare nell'ennesima ripartenza sudamericana: Bentacour offre la palla perfetta per il Matador che dal limite di prima col piattone destro trova il diagonale vincente. L'Uruguay è di nuovo in vantaggio a 20 minuti dal termine. E sarà il vantaggio decisivo