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Toni Kroos, Gary Lineker e lo spirito tedesco: dalla caduta alla rinascita

Nella gara contro la Svezia il centrocampista ha provato tutte le emozioni possibili: il metronomo del Real Madrid è colpevole di aver ‘dato il la’ all’azione della rete di Toivonen perdendo una palla in mezzo al campo ma nei minuti di recupero è riuscito a convertire in goal una punizione che valsa la vittoria finale. Una risposta tecnica e caratteriale che rispecchia un po’ l’animo tedesco: non si molla mai e finché esiste una speranza, la Germania se la giocherà. Esattamente come ha fatto Toni Kroos.
A cura di Vito Lamorte
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Certo, il primo goal è colpa mia. Quando fai 400 passaggi a partita, ce ne possono essere uno o due che non vanno dove devono andare.

Toni Kroos è felicissimo nel post gara con la Svezia, dove con una punizione ha deciso l'incontro, ma è consapevole di tutto ciò è successo nella gara contro gli scandinavi. Il centrocampista della Germania sarebbe stato il primo sul banco degli imputati se la squadra di Joachim Loew non avesse ribaltato il risultato e rimesso in piedi un Mondiale che sembrava pian pian scivolar via ma nei minuti di recupero il numero 8 si è preso la responsabilità di battere un calcio da fermo indiretto molto decentrato e, senza pensarci due volte, ha piazzato la palla sul palo lontano riaprendo i giochi nel girone F.

È lui l'uomo dei due goal nella semifinale con il Brasile nel 2014 ed è sempre lui l'uomo d'ordine e il cervello del Real Madrid insieme a Luka Modric. Non proprio casuale, vedendo queste prime gare del Mondiale 2018. Non ha giocato una grande partita Toni ieri sera ma, dati Opta alla mano, è il calciatore tedesco che ha toccato più palloni in una gara della Coppa del Mondo dal 1966, ovvero il Mondiale in Inghilterra. Numeri impressionanti che danno peso anche alle sue dichiarazioni dopo la partita ma, allo stesso tempo, bisogna valutare e riconoscere che quei palloni sbagliati sono "pesanti" per uno come lui che spesso rasenta la perfezione e può far capire come, effettivamente, in queste prime due gare la Germania sia stata molto più ‘disordinata‘ di quella che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi anni.

La rete realizzata al 94′ e 42 secondi è la più tardiva mai segnata dalla Germania in una partita di un Mondiale (esclusi i tempi supplementari): un'altra medaglia che questo straordinario calciatore si mette al petto e con quale continuerà a correre in campo nelle prossime gare.

Nella storia dei confronti tra Germania e Svezia non è la prima volta che una punizione risulta decisiva visto che Thomas Hässler nella semifinale dell'Europeo del 1992 spianò la strada ai tedeschi proprio su palla da fermo ma questa rete assume un significato molto diverso: la storia del calcio tedesco è fatta di tante vittorie e di grande continuità ai massimi livelli ma non sono mancati i momenti bui: questa sera l'uomo che proviene dall'Est, Toni Kroos è l'unico campione del mondo 2014 che proviene da quella che una volta era la Repubblica Democratica Tedesca, è passato dall'inferno al paradiso, dall'errore alla gloria in poco più di un'ora.

Proprio quando stavano per iniziare i processi nei suoi confronti e verso la sua nazionale ha fatto rivivere quella famosa frase di Gary Lineker ("Il calcio è un gioco semplice: 22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti, e alla fine la Germania vince") che, però, lo stesso ex calciatore inglese, ora commentatore televisivo, proprio ieri sera ha modificato sul suo account Twitter dopo la partita con la Svezia:

Il calcio è un gioco semplice, 22 uomini rincorrono la palla per 82 minuti, poi, viene espulso un giocatore tedesco e, quindi, sono 21 uomini che corrono dietro alla palla per 13 minuti e, alla fine, i tedeschi in qualche modo riescono a vincere.

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