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Titoli e stipendi, Simeone guadagna di più ma vince meno rispetto ad Allegri

A poche ore dalla sfida d’andata tra Atletico Madrid e Juventus, Simeone e Allegri si preparano per quella che potrebbe essere una partita decisiva per il cammino di entrambi verso la finale di Champions League: obiettivo che sognano entrambi dopo avere perso due finali a testa. Oltre ai campioni in campo, tra i protagonisti del doppio ottavo di finale ci saranno dunque anche i due allenatori.
A cura di Alberto Pucci
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La gara di andata dell'ottavo di finale di Champions League tra Atletico Madrid e Juventus, non mette di fronte solo due grandi squadre ma anche due allenatori tra i migliori d'Europa. Entrambi a caccia della finale del prossimo primo giugno, Allegri e Simeone saranno infatti tra i protagonisti del doppio confronto europeo tra Colchoneros e bianconeri e non soltanto per le loro abilità tattiche.

Se uno risulta infatti l’allenatore più pagato di tutta la serie A con 7,5 milioni di euro a stagione, l'altro ha invece da poco messo la firma sul rinnovo con il club di Madrid fino al 2022: un autografo dal valore di 24 milioni a stagione, che lo hanno fatto diventare l'allenatore più pagato al mondo e un sogno proibito per tutti quei club che sognavano di strapparlo all'Atletico: Inter in primis.

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Le vittorie di Allegri

La differenza di trattamento economico tra i due, si ribalta quando ci sono da contare vittorie e trofei alzati al cielo. In questo caso Allegri è decisamente in testa rispetto all'argentino, con 5 scudetti vinti (4 con la Juve, 1 col Milan) contro i tre festeggiati dal Cholo. Le 4 Coppe Italia e le 3 Supercoppe italiane centrate dal livornese contro la miseria di 1 Coppa del Re e 1 Supercoppa di Spagna conquistare da Simeone, completano il quadro a favore dello juventino, che perde però il confronto con il collega in campo internazionale dove il Cholo ha vinto due Europa League e due Supercoppe europee.

Entrambi reduci da due finali di Champions League perse, Allegri e Simeone sono dunque a caccia del pass per volare ai quarti e continuare nella strada che porta proprio a Madrid e al Wanda Metropolitano: stadio che riaprirà le sue porte per ospitare l'ultimo atto della coppa dalle grandi orecchie. Per Max e Diego, che hanno rischiato di essere compagni di squadra negli anni 90 e che si sono già sfidati in un Catania-Milan di otto anni fa, è arrivato il momento di fare sul serio perché la loro corsa verso la finale passa proprio dalla duplice sfida dei prossimi giorni.

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