Tabarez getta la stampella ed esulta per il suo Uruguay. Qual è la malattia del ct?
Non è riuscito a trattenere la gioia per il gol vittoria del suo difensore Gimenez contro l'Egitto a Russia 2018. Il commissario tecnico dell'Uruguay Oscar Tabarez ha messo da parte la stampella dimenticando per qualche minuto la malattia contro cui combatte dal 2016, per festeggiare un successo che interrompe una maledizione per la Celeste che durava dal 1974, anno dell'ultimo successo all'esordio in un Mondiale. Un male terribile e infame che ha fortemente debilitato l'allenatore classe 1947 che da lottatore qual è ha deciso di non mollare e continuare a guidare il suo Uruguay.
Tabarez con le stampelle in panchina in Egitto-Uruguay
Dopo le scene relative ai giorni scorsi, con il ct seduto su una sedia a rotelle motorizzata nel corso degli allenamenti, oggi le immagini del suo ingresso in campo in stampelle durante Egitto-Uruguay hanno catalizzato l'attenzione. Aiutandosi con il sostegno artificiale, e con le braccia dei suoi collaboratori l'ex allenatore di Cagliari e Milan si è accomodato in panchina per guidare i suoi nella sfida d'esordio dei Mondiali 2018. Grande tensione per Tabarez, vero e proprio decano dei ct nella rassegna iridata che al momento del gol vittoria al 90′ di Gimenez non ha retto l'emozione. Un'emozione trasferita a tutti con un balzo in avanti, dopo aver messo da parte la stampella.
Qual è la malattia di Oscar Tabarez
Oscar Tabarez già dall'estate 2016 deve fare i conti con una terribile malattia, che con il passare del tempo si è rivelata invalidante. Alla grande gloria del calcio sudamericano è stata diagnosticata la Sindrome di Guillain-Barrè, una malattia che degenera progressivamente il sistema nervoso per poi portare problemi respiratori e scompensi cardiaci. Purtroppo la malattia può portare anche alla paralisi totale mettendo a rischio anche la vita, soprattutto a causa di danni al cuore.
Tabarez e la decisione di continuare ad allenare nonostante la malattia
Inizialmente Tabarez sembrava destinato a lasciare il calcio, anche alla luce della non più giovanissima età. E invece con una decisione che evidenzia tutto il suo piglio, il suo carisma e grinta, il ct ha deciso di continuare a guidare l'Uruguay. Una situazione che gli ha garantito gli applausi di tutto il mondo del calcio. Applausi arrivati anche dopo Uruguay-Egitto, con le immagini del sofferente Tabarez in panchina che sono destinate ad entrare tra quelle simbolo della rassegna iridata russa.