Sulle orme di Totti, ecco gli altri celebri quarantenni ancora in attività
40 anni e non sentirli. Festa grande per il compleanno di Francesco Totti che ha catalizzato l’attenzione mediatica del mondo dello sport e non solo. Il numero 10 giallorosso nonostante le 40 candeline continua a stupire e regalare emozioni sul terreno di gioco grazie soprattutto ad uno spirito da ragazzino che esalta le sue indiscutibili doti tecniche. Il tempo dunque sembra essersi fermato per il classe 1976 che al contrario di molti suoi celebri coetanei non ha nessuna intenzione di appendere le scarpette al chiodo nonostante un contratto annuale con la Roma. Il Pupone però non è l’unico giocatore quarantenne ancora in attività nel panorama calcistico internazionale.
Basti pensare al coetaneo di Totti Gabor Kiraly, che si è recentemente messo in mostra a Euro 2016 con la maglia dell’Ungheria. Il portiere classe 1976 non è solo famoso per il suo insolito look, con tanto di pantalone della tuta che ha sfoggiato in tutta la sua lunghissima carriera. In Francia l’ungherese è diventato il giocatore più anziano ad aver debuttato e giocato in un Campionato Europeo.
Magno Alves, terzo bomber in attività dietro Ronaldo e Messi
Un altro 40enne è il brasiliano Magno Alves. In patria il calciatore è una vera e propria istituzione. Gioca nel Fluminense dal 2015 ed è il terzo calciatore in attività ad aver segnato più gol, bel 437. Davanti a lui solo due fenomeni del calibro di Ronaldo e Messi rispettivamente a quota 539 e 437. Queste le sue parole recenti, fotografia perfetta del suo spirito: “Perché continuo a giocare a 40 anni? Lo faccio per la mia famiglia – riporta La Gazzetta dello Sport – Voglio scrivere la storia, voglio che i miei figli da grandi sappiano cos'ha fatto il loro papà”.
Abreu, grande gloria uruguayana
Un altro celebre 1976 è l’uruguaiano Sebastian Abreu. Numeri da record per il bomber che attualmente veste la maglia del Santa Tecla in El Salvador. Un vero e proprio globetrotter, “El Loco” capace di cambiare in carriera 22 club, e 10 nazioni. Un simbolo anche per la Nazionale dell’Uruguay, per cui è sceso in campo ben 70 volte. E a proposito di Nazionali, è una simbolo di quella irlandese Shay Given con ben 125 presenze. Il quarantenne è un’istituzione sui campi di calcio britannici dopo le tante battaglie con il Newcastle (È primatista di presenze (62) nelle competizioni calcistiche europee), Blackburn, Swindon Town, Sunderland e attualmente Stoke City.
Zé Roberto e Oleksandr Shovkovskij
La carta d’identità parla di data di nascita addirittura nel 1974 per una vecchia conoscenza del calcio europeo, Zé Roberto. Un passato prestigioso per il brasiliano che ha alle spalle 23 anni di calcio. Real Madrid, Bayer e Bayern nel passato per il mediano del Palmeiras che a fine stagione potrebbe appendere le scarpette al chiodo. Queste le sue parole nel giorno dell’annuncio del ritiro: “Ho un figlio di 16 anni che mi piacerebbe vedere di più perché vuole proseguire gli studi universitari all’estero. Voglio passare più tempo con la mia famiglia. Sono, però, molto motivato a dare ancora tutto me stesso a questo club. Non sarò disponibile per tutte le partite di quest’anno, purtroppo io non sono una macchina. Nemmeno Batman riuscirebbe a far fronte al calendario calcistico brasiliano”.
Ha un anno in più Oleksandr Shovkovskij, portiere della Dinamo Kiev che ha recentemente incrociato il suo cammino con il Napoli in Champions. E’ lui il calciatore più vecchio della prestigiosa competizione continentale, e non sembra avere intenzione di smettere nonostante un contratto fino al prossimo 31 dicembre.