video suggerito
video suggerito
Fifa World Cup 2018, i Mondiali in Russia

Spagna a casa, orgoglio Ramos: “Al Mondiale in Qatar ci sarò anche con la barba bianca”

La sconfitta della Spagna ai calci di rigore è dura da accettare per la Roja e per Sergio Ramos. Il difensore centrale è una ‘furia rossa’ per la rabbia e la delusione per l’eliminazione. “Torniamo a casa con un dolore durissimo da sopportare. E per una questione di orgoglio mi sento in dovere di giocare il Mondiale in Qatar anche con la barba bianca”.
A cura di Maurizio De Santis
132 CONDIVISIONI
Video thumbnail

"Giocherò il Mondiale in Qatar anche con la barba bianca". Le parole di Sergio Ramos all'indomani della sconfitta ai calci di rigore contro la Russia sono un moto d'orgoglio del guerriero che non si arrende alla sconfitta, ha ancora voglia di combattere e pensa che la battaglia è andata male ma la guerra… sì, la guerra… deve essere sua. Il centrale del Real Madrid e della Spagna è una furia roja (furia rossa) per la rabbia e per la delusione di aver ceduto il passo al cospetto di un avversario che s'è difeso come meglio poteva, ha fatto le barricate e quando è sembrato barcollare ha trovato nelle prodezze di Akinfeev l'ultima, strenua difesa.

Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Non è bastato un possesso palla con percentuali bulgare in favore degli iberici. Non è bastata la fitta ragnatela di passaggi che ha scandito la superiorità tattica e di organizzazione della manovra. L'estremo pragmatismo dei padroni di casa ha prevalso sulla logia geometrica delle giocate e sul talento (appannato) degli spagnoli. Ramos, però, non ha alcuna intenzione di mollare nonostante il battage mediatico racconti di una generazione al capolinea. Altri, non lui. Lui non si sente al capolinea, ha ancora voglia di continuare a stupire. E allora Qatar 2022 è un obiettivo che ha già cerchiato in rosso sul calendario. Ci sarà anche se avrà 36 anni e qualche capello bianco

Perché dovrebbe essere una rivoluzione – ha ammesso Sergio Ramos nelle interviste del dopo gara -. Questa non si può considerare la fine di un ciclo, Piqué e Iniesta sono giocatori che sono stati molto importanti, è vero. Ma in squadra sono arrivati altri giocatori forti. Siamo un gruppo costituito con elementi che hanno molta personalità. Torniamo a casa da questa Coppa del Mondo con un dolore durissimo da sopportare. E per una questione di orgoglio mi sento in dovere di giocare il Mondiale in Qatar anche con la barba bianca.

132 CONDIVISIONI
793 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views