Serie A, classifiche comparate: Napoli al top, +12 rispetto al 2017. Bene pure la Juve
Voltarsi indietro e capire cosa si sta facendo. Girare lo sguardo al passato e comprendere quanta strada è stata fatta. Insomma, gli anni trascorsi come riferimento, come metro di paragone, come termine per giudicare l’attuale stato dell'arte, nella vita come nel football. E così, sofismi a parte, ecco che lo scorso torneo, la Serie A stagione 2016/17, diventa di fondamentale importanza per osservare quali squadre si siano confermate al top della graduatoria, quali abbiano svoltato verso l’alto e quali, invece, siano in netta, palese difficoltà ad un anno di distanza. Giunti alla 23esima giornata, con solo Genoa e Lazio che mancano all’appello per completare il quadro dei 20 club del massimo campionato, quindi, ecco chi ‘scende’ e chi ‘sale’ nel giro di 365 giorni nel calcio che conta nel ‘Bel Paese'.
Lotta al vertice, Napoli e Juve: progressione inarrestabile
In testa, eccetto la Roma che fa registrare un non trascurabile -6 punti, tutte le squadre che attualmente occupano le prime cinque della classifica sono in netto miglioramento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Eppure, all’interno di questo elitario club, una compagine su tutte si dimostra in forma smagliante e con un percorso molto più netto, deciso e risoluto: il Napoli di Sarri.
La formazione campana, infatti, dopo 365 giorni ha messo insieme qualcosa come 60 punti in 23 gare, e quindi sui 69 a disposizione, fallendo, si fa per dire, solo 4 gare in stagione, con 3 pareggi ed una sconfitta contro la Juventus. Una Juventus che, dal canto suo, non paga dei 6 scudetti di fila conquistati, si spinge sempre oltre e cerca, anche quest’anno, il titolo. Ed ecco che, per raggiungere lo storico risultato, i bianconeri hanno innestate subito le marce alte con 19 successi, 2 pari, 2 sconfitte ed uno score di 2 punti in più rispetto al 23° turno dell’annata 2016/17. A chiudere questa breve panoramica sui sodalizi al vertice del ranking in relazione alla classifica dello scorso anno poi, troviamo Lazio e Inter con un notevole +3. Un +3 però, che nasconde momenti storici differenti, agli antipodi. I biancocelesti, infatti, in salute ed in piena corsa verso il terzo posto, sconfitta di Milano col Milan a parte, ed i nerazzurri in palese difficoltà col successo che, ormai, manca da oltre 2 mesi (Inter-Chievo 5-0).
Zona Europa League e centro-classifica: Atalanta a -7 eppure settima. Milan a -5
Per quanto riguarda le formazioni che attualmente occupano la zona europea ed il centro della nostra classifica, ci si imbatte in una situazione piuttosto complessa e disomogenea. Da una parte, infatti, le ‘cenerentole’ del torneo, protagoniste di una ottima prima parte di stagione, dall’altra le ‘nobili decadute’ vittime una ottima prima parte di stagionedi una annata non proprio esaltante.
Fra le prime, una menzione d’onore va fatta per la Sampdoria che, pur avendo ceduto uomini importanti come Bruno Fernandes, Muriel, Schick o Skriniar, fa meglio dello scorso febbraio con un notevole +8, un sesto posto saldo fra le mani ed un Quagliarella (16 gol finora) superbo. Subito dietro i doriani, invece, bene fanno anche l’Udinese, che con Oddo sembra aver definitivamente svoltato con 21 punti in 11 giornate, a +4 rispetto al 2017, ed il Torino bravo a superarsi di 1 punto stante l’esonero di Mihajlovic ed i tanti infortuni di Belotti. Male, di contro, l’Atalanta con 6 punti in meno, sia pure attualmente settima ed in zona Europa League, la Fiorentina con lo stesso score dei bergamaschi ma con una rivoluzione estiva sul mercato da scontare e pure il Milan incapace, malgrado la sontuosa estate in termini di arrivi, di andare oltre la sua edizione 2016/17 con 5 punti in meno. Infine, il Bologna, come non fosse cambiato niente, si ripete con 27 punti in 23 giornate.
Retrocessione: il Crotone si esalta, male tutte le altre. Chievo a -7
Tolte, ovviamente, le retrocesse Pescara, Palermo e Empoli non ci resta che analizzare le 5 squadre superstiti dalla lotta per salvare la categoria della 115esima edizione della Serie A, ovvero quella passata. Parliamo, nello specifico, di Chievo, Cagliari, Sassuolo, Genoa e Crotone con, solo i calabresi, bravi a sfruttare l’anno di esperienza accumulata nel massimo campionato e a mettere in cascina più punti rispetto allo stesso periodo dell’anno: ben 7.
Dall’altra parte, invece, nonostante il buon mercato approntato, non al top il Cagliari, a -3, ma anche il Sassuolo con addirittura, scoppola di Torino a parte, 5 lunghezze in meno e, a chiudere, con la poco invidiabile ‘palma’ di club che ha fatto peggio, il Chievo di Maran, sia pure a +5 dalla Spal terzultima, con 10 reti in più al passivo e 7 punti in meno in graduatoria.