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Serie A, calendario comparato: la classifica premia la Juve, l’avvio del Napoli è stato duro

La Juventus domina il campionato, si piazza in testa alla classifica e, guardando tutti dall’alto, mette un margine di 6 punti fra sé ed il Napoli. Dall’altra parte, invece, gli azzurri rispondono con un avvio complicato, con tanti cambiamenti societari ma anche con un calendario, ora, tutto a suo vantaggio: la Serie A non è decisa, il meglio deve ancora venire.
A cura di Salvatore Parente
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Il campionato, all’ottava giornata, pare già deciso: Juventus al primo posto con 24 punti sui 24 disponibili e le altre, Napoli compreso, distanti. È la storia, la narrazione che viene fuori da questo stralcio di Serie A e che di certo non entusiasma troppo a causa di una ‘Vecchia Signora’, al momento, mai doma, né sazia, e di sicuro favorita per l’ottavo sigillo nazionale di fila.

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Una Juve che sembra troppo forte per qualsiasi altro club del nostro Paese e che, dunque, pare destinata ad avviarsi all’ennesimo scudetto della sua storia. Otto successi, 18 gol fatti, solo 5 subiti ed una marea di calciatori, fra titolarissimi e cosiddette seconde linee, da far impallidire. Eppure, questo campionato potrebbe non essere già segnato, deciso, scontato. Il calendario, difatti, ha dato una grossa mano alla compagine di Allegri con le inseguitrici, il Napoli su tutte, invece, ad affrontare tante avversarie di prima fascia e a doversela vedere con ostacoli niente male. Ma se l’inizio ha avvantaggiato i piemontesi, il prosieguo del torneo potrebbe riequilibrare gli attuali valori in campo per una Serie A, allora sì, capace di lasciarsi guardare, come capitato lo scorso anno, fino all’ultima curva utile.

Dominio sì, ma solo due ostacoli di grossa cilindrata finora

Nei tuffi, il coefficiente di difficoltà porterebbe meno punti di quelli ottenuti in classifica dalla Juventus di CR7, Dybala e Mandzukic. Nel calcio, invece, l’avversario, nel girone all’italiana, non conta. Eppure, dovendo fare una valutazione più specifica, approfondita e netta, il collettivo di scena all’Allianz Stadium ha raccolto tanto, c’è da dire mai immeritatamente, contro però poche avversarie di rilievo, dall’alto coefficiente, appunto.

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Se si eccettuano il Napoli, nello scontro diretto di Torino, e la Lazio, alla seconda di campionato, e quindi con la compagine di Inzaghi ancora in costruzione, i campioni d’Italia hanno affrontato due formazioni di media classifica, come il Sassuolo (2-1) e l’Udinese (2-0), e ben quattro squadre dalle scarse ambizioni di stagione, nell’ordine: Chievo (3-2), Parma (2-1), Frosinone (2-0) e Bologna (2-0).

i prossimi impegni, da qui al 31 dicembre, della Juventus (Transfermarkt.it)
i prossimi impegni, da qui al 31 dicembre, della Juventus (Transfermarkt.it)

Il tutto, per un percorso netto e, come dicevamo, senza incidenti di percorso. Il calendario però, ora, contestualmente all’entrata nel vivo della Champions League, metterà alla prova i bianconeri con i ragazzi di Allegri chiamati ad un tour de force ma anche a sfidare ben quattro club di tradizione, come Milan, Fiorentina, Inter e Roma, nelle prossime undici gare che chiuderanno, il 29 dicembre, il girone d’andata.

Un giro di valzer, un finale di anno che sarà più esplicito di questa alba di campionato con i prossimi impegni a certificare, o meno, la superiorità, sulla carta e non solo, di questa macchina da guerra chiamata Juventus.

Ancelotti alla carica, solo due big nelle prossime undici: la rimonta è possibile

Dall’altra parte della barricata, nei panni del cacciatore, sia pure attardato a – 6, troviamo un Napoli che, ad oggi, può dirsi soddisfatto della sua situazione. La realpolitik del football, infatti, sancisce la bontà del progetto azzurro che, al netto del cambio di allenatore, del passaggio fra Sarri ed Ancelotti e della variazione del tema tattico, dal 4-3-3 al 4-4-2, si sta rivelando davvero promettente e dalle ottime potenzialità. Sulla tabella di marcia, se vogliamo, ci sono i punti che ci dovevano e potevano essere con i campani a giocarsi un avvio pazzesco: nelle prime otto, ben quattro big, Lazio (2-1), Milan (3-2), Fiorentina (1-0) e Juventus (1-3), tre collettivi di media grandezza, Sampdoria (0-3), Torino (3-1) e Sassuolo (2-0) ed una sola piccola, il Parma di D’Aversa, travolto per 3-0. Per una graduatoria da 18 punti frutto della rovinosa caduta di Marassi e dello stop, che ci sta, contro la Juventus a Torino ma anche di sontuose prestazioni, e di conseguenza successi, contro Lazio e Milan, Fiorentina o Torino.

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Insomma, il Napoli, stante i tanti scossoni che hanno attraversato la società, ha affrontato bene questo avvio gettando le basi, le premesse per un riavvicinamento di classifica con i partenopei, al momento, a poter sfruttare una agenda degli impegni meno complicata della capolista: nel prossimo futuro tante medio-piccole e solo due scontri di vertice contro Roma e Inter. In sostanza, non tutto è già scritto, segnato, deciso.

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