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Mohamed Salah non c’è, Egitto sulle barricate. Suarez sbaglia, l’Uruguay ringrazia Gimenez

Un gol nel finale di Gimenez salva l’Uruguay che al 90’ trova il gol dell’1-0 finale che consegna 3 punti fondamentali alla Nazionale di Tabarez contro l’Egitto. Per la squadra di Cuper grande gara per il portiere El-Shenawy che ha fermato più volte il pessimo Suarez, uno dei peggiori in campo della gara.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il finale della storia, comunque vada, lo scriverà lui: Momo Salah. All’Arena Centrale di Ekaterinburg tutti si aspettavano di vedere dal primo minuto il fantasista del Liverpool e invece l’infortunio subito in quella finale di Champions a Kiev contro il Real Madrid, ha fermato il suo esordio e la sfida contro Edinson Cavani. Tra Egitto e Uruguay però, seconda gara del gruppo A, è stata comunque partita vera in cui a fare la differenza è stato l’equilibrio. Tra gli uomini Cuper e i ragazzi di Tabarez, due grandi Ct di questa manifestazione, il match è terminato con il punteggio di 1-0 per l’Uruguay grazie al gol di Gimenez nel finale. Una partita, dicevamo, di grande spessore e giocata subito al massimo dalle due Nazionali. Il Ct dell’Uruguay ha lanciato dal primo minuto, nel 4-4-2 di partenza ben 3 ‘italiani’, ovvero Caceres, Vecino e Bentancur, con questi ultimi a fare da schermo a centrocampo con l’esterno della Lazio ex Juventus nel ruolo di terzino sinistro.

Davanti, nessun dubbio, Suarez-Cavani, una garanzia. Dall’altra parte, detto di Salah, Cuper ha optato per un 4-2-3-1 con Mohsen nel ruolo di punta e Trezeguet, El-Said e Warda alle sue spalle. Tra i migliori in campo della gara sicuramente il portiere El-Shenawy ed El-Said autore di una prestazione da urlo, trequartista che nonostante l’assenza di Salah, è riuscito sempre a far salire la squadra e a difendere quando doveva fermando i due centrali di centrocampo avversari. Male invece Caceres, risultato come uno dei peggiori in campo. Ma vediamo dunque i top e i flop di questo Egitto-Uruguay.

I migliori in campo della gara

Fathy e l’intelligenza tattica di El-Said al top

Da uno stratega come Hector Cuper ci saremmo aspettati qualcosa di grande, un qualcosa che tatticamente avesse permesso all’Egitto di ovviare al meglio all’assenza pesantissima di Salah, l’uomo simbolo di questa Nazionale. E allora ecco che nel 4-2-3-1 di partenza che diventava 4-5-1 in fase difensiva, a fare la differenza è stato El-Said.

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Il classe 1990 dell’Egitto che partiva da posizione di trequartista alle spalle di Mohsen e che in fase difensiva aveva il compito di bloccare uno dei due centrocampisti centrali dell’Uruguay (Vecino o Bentancur) e fermarli in fase di impostazione risultando decisivo nelle trame di gioco dei ragazzi di Tabarez.Al pari di El-Said anche Fathy ha avuto il merito di fare la differenza in campo sfruttando l’ottimo lavoro di Warda sulla destra che si portava via in marcatura Caceres lasciando spazio al capitano sempre pericoloso con cross e sortite offensive. Assolutamente due dei migliori in campo della gara.

Nell’Uruguay sufficienza piena per Gimenez

In un Uruguay che è stato assolutamente meno brillante di quanto si potesse aspettare alla vigilia di questo Mondiale, a salvarsi nell’11 di partenza di Tabarez, è stato più che altro l’equilibrio in campo e la capacità della squadra di sapersi difendere dagli affondi offensivi degli egiziani. E così con gli attaccanti poco attivi e il poco filtro a centrocampo, l’unico a riuscire a salvarsi dall’ottima organizzazione della squadra di Cuper è stato il centrale difensivo Gimenez.

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Il difensore ha avuto il merito di inserirsi sempre nei tempi giusti anticipando i timidi attacchi dell’Egitto che ha comunque provato più volte a rendersi pericoloso. A lui però va il merito di aver realizzato il gol decisivo al 90’ che ha fatto esplodere di gioia Tabarez in una gara che sembrava già diretta verso un deludente 0-0 per l’Uruguay. Per il centrale dell’Atletico Madrid una stagione da incorniciare con la ciliegina di questo gol.

Hegazy un muro in difesa ma El-Shenawy salva la partita

Qualcuno forse neanche lo ricorderà, ma Hegazy, difensore centrale dell’Egitto, è passato anche dall’Italia, dalla nostra Serie A, precisamente alla Fiorentina dove però non ha mai lasciato il segno. Ma all’esordio Mondiale con la sua Nazionale, il centrale classe 1991, con due mostri sacri del calcio moderno come Suarez e Cavani, è stato capace di non farli muovere in nessun modo bloccando sul nascere quasi tutti gli scambi dei due bomber di Psg e Barcellona.Ma oltre ad Hegazy, l’altro grande protagonista assoluto della gara è stato sicuramente l’estremo difensore della Nazionale egiziana: Mohamed El Shenawy.

L'ottima gara del potiere El-Shenawy (SofaScore)
L'ottima gara del potiere El-Shenawy (SofaScore)

Il portiere della squadra di Cuper ha negato il vantaggio in ben due occasioni nella ripresa. Prima a Suarez che solo davanti al portiere si è fatto ipnotizzare da quest’ultimo che non ha abboccato alle sue finte, ma soprattutto poi con Cavani che con un destro al volo perfetto si è visto parare il suo missile dallo stesso portiere dell’Egitto che ha di fatto salvato il risultato. Assolutamente decisivo in questa gara fino al gol di Gimenez.

I flop di questo Egitto-Uruguay

Suarez assente ingiustificato

No, così ci saremmo mai aspettati di vederli. Sarà stata la tensione dell’esordio, le troppe aspettative su di loro o forse anche i meriti dell’Egitto messo in campo alla perfezione da Cuper che non ha consentito alle due punte dell’Urugauy di muoversi, ma sta di fatto che la gara di Suarez e Cavani è stata a dir poco pessima. I due top player, rispettivamente leader di Barcellona e Psg, non sono stati quasi mai di spaventare la difesa dell’Uruguay. Suarez nel primo e secondo tempo, per ben due volte, ha provato la conclusione a rete sbagliando clamorosamente un gol già fatto che aveva dato l’illusione ottica del gol a tutto il pubblico presente sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

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Per l’attaccante del Barcellona l’incubo Hegazy, ovvero il suo marcatore personale in questa seconda gara del gruppo A che gli ha negato praticamente di muoversi per tutti i 90’, provando, solo nella ripresa, a scuotersi con diverse occasioni che però ha fallito clamorosamente. Colpa anche del mancato filtro a centrocampo che non permetteva a Bentancur e Vecino di servirli al meglio per vie verticali, ma anche del mancato appoggio degli esterni. Assolutamente bocciato.

Sfrutta male la sua velocità Trezeguet

Il nome fa specie, e ci mancherebbe, noi tutti forse, da nostalgici, ci aspettavamo grandi cose dall’omonimo del ben più noto David, ex attaccante francese della Juventus e della Nazionale transalpina. Ma invece la gara del Trezeguet egiziano, pur essendo stata contraddistinta da accenni di ripartenza immediata con strappi veloci lungo l’out sinistro, sono stati sempre fini a se stessi.

I passaggi di Trezeguet (WhoScored)
I passaggi di Trezeguet (WhoScored)

Già, perchè l’esterno d’attacco mancino della squadra di Cuper, ha avuto il merito di cercare di far cambiare passo ai suoi compagni di squadra, ma allo stesso tempo la sua voglia di spaccare le trame di gioco e rompere gli schemi con la sua dirompente velocità hanno creato più danni che benefici. Fermato mole volte da Varela, ha rischiato di far prendere tanti contropiedi alla sua squadra non ragionando molto nelle azioni di gioco, risultando troppo frenetico in diverse occasioni. Non proprio un flop totale ma avrebbe potuto fare molto meglio viste le buone potenzialità.

Caceres in netta difficoltà con Warda

Si era capito fin da subito che non sarebbe stata una partita facile per l’Uruguay, soprattutto per la capacità dei ragazzi di Cuper di bloccare le fasce e agire solo per vie centrali. Ne sa qualcosa soprattutto Martin Caceres, uno degli uomini di maggiore esperienza per Tabarez in netta difficoltà sulla fascia sinistra a causa di un Warda ispiratissimo e che tatticamente ha mandato completamente in tilt il terzino della Lazio costretto ad allargarsi e lasciare quindi spazi importanti per marcare lo stesso esterno offensivo dell’Egitto posizionato praticamente sulla linea.

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Una difficoltà che si è vista anche negli errori in chiusura dello stesso Caceres che anche in diagonale difensiva, alle spalle dei due centrali, è stato spesso costretto a fare fallo facendo infuriare lo stesso Tabarez. Con Caceres bloccato è stato infatti poi Varela a dover creare imprevedibilità alla manovra offensiva dell’Uruguay. Per l’ex difensore della Juventus invece, una gara non proprio esaltante.

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