Russia, la frase shock del c.t. della Serbia: “Var come Tribunale dell’Aja, fa giustizia selettiva”
Calcio e politica si sono incrociati nella partita tra Serbia e Svizzera, la quarta del Gruppo F dei Mondiali di Russia 2018. I giocatori di Petkovic si sono imposti per 2-1 grazie alle reti di Xhaka e Shaqiri, due giocatori di origine kosovara che dopo aver segnato hanno esultato facendo il gesto dell’aquila bicipite, simbolo della Grande Albania, un vero e proprio messaggio nei confronti della Serbia stessa. Già durante il match e ancor più al termine le polemiche sono esplose sui social per il gesto dei goleador svizzeri. Ma a gettare ulteriore benzina sul fuoco è stato il c.t. Krstajic che dopo il match parlando dell’episodio dubbio su Mitrovic, sull’1-1, ha detto: “Noi serbi siamo vittime di una giustizia selettiva, come è successo con il Tribunale dell’Aja”.
Il presunto rigore su Mitrovic. Nel finale di partita c’è un episodio dubbio nell’area di rigore della Svizzera. Il bomber serbo Mitrovic va giù, il rigore sembra esserci, ma per l’arbitro non è così. Felix Brych lascia correre e decide di non visionare il Var. La Svizzera poi vince 2-1. A fine partita il c.t. serbo Krstajic pronuncia una fase shock: “Purtroppo solo i serbi, a quanto pare, vengono condannati sulla base di una giustizia selettiva. Prima il maledetto Tribunale Internazionale penale dell’Aja (Tpi), oggi nel calcio il Var”.
Quelle parole sono state riportate dai media di tutta la Serbia e hanno alimentato le polemiche per quella decisione. I serbi per l’episodio del rigore negato a Mitrovic, hanno inoltrato un ricorso alla Fifa protestando per il rifiuto, secondo loro inspiegabile, dell’arbitro Brych nel consultare il Var. In Serbia in tanti hanno sempre sostenuto che il Tribunale dell’Aja, chiamato a giudicare i crimini nella ex Jugoslavia, è stato un organismo politico fondamentalmente anti-serbo, impegnato soprattutto a perseguire i criminali serbi e molto più clemente nei confronti dei criminali croati e bosniaci musulmani.