Russia 2018: il Kosovo paga le multe di Xhaka, Shaqiri e Lichtsteiner
Il Kosovo è disposto a pagare interamente le multe che ha inflitto la Fifa a Granit Xhaka, Xherdan Shaqiri e Stephan Lichtsteiner. La notizia giunge poche ore dopo la decisione di sanzionare i tre giocatori della Svizzera, i primi due puniti per aver esultato in modo provocatorio nel match contro la Serbia. I due marcatori originari del Kosovo, stato mai riconosciuto dalla Serbia, sono stati sanzionati per comportamento antisportivo. Una petizione online ha già raccolto più di 12.000 euro e anche il ministro del Commercio e dell’Industria ha messo a disposizione il suo intero stipendio mensile.
Perché sono stati multati i 3 giocatori della Svizzera. Xhaka pareggia il gol di Mitrovic e dopo aver segnato esulta mimando l’aquila bicefala, simbolo della Grande Albania. Un messaggio politico e un affronto per la Serbia. Shaqiri nel finale di partita segna il gol del 2-1 e fa festa allo stesso modo. La Fifa non permette messaggi politici, figurarsi quelli provocatori. Rapidamente è stata aperta un’indagine e i due goleador sono stati multati, come Lichtsteiner, che invece ha provocato i tifosi avversari.
I due goleador sono entrambi originari del Kosovo, ex stato serbo a maggioranza albanese. Uno stato mai riconosciuto dalla Serbia che ha protestato ufficialmente con la Fifa, che ha inflitto un’ammenda di 8.500 euro sia a Xhaka che a Shaqiri, mentre Lichtsteiner dovrà pagare 4.000 euro.
In Kosovo si sono attivati per pagare le multe. Una petizione online ha già raccolto più di 12.000 euro, in poche ore è stata raccolta quasi tutta la somma necessaria. Ha partecipato anche Bajram Hasani, ministro del Commercio e dell’Industria, che ha messo a disposizione il proprio stipendio mensile. Il ministro ai media locali ha motivato il suo gesto:
Xhaka e Shaqiri sono stati puniti solo perché non hanno dimenticato le loro radici e non hanno dimenticato da dove vengono e noi tutti abbiamo provato una grande gioia nel vederli esultare in quel modo contro la Serbia.