Roma in crisi: Di Francesco alle prese con una squadra senza identità

I tre sberloni presi allo stadio Bernabeu hanno lasciato il segno. La Roma è infatti tornata a Trigoria con il mal di testa, dopo una serata che poteva anche finire con un risultato ancora più rotondo. Già sotto il tiro della critica per le ultime prestazioni in campionato (sconfitta con il Milan e pari con il Chievo), la squadra giallorossa ha confermato anche in Spagna di essere in crisi di gioco ma anche d'identità.

"Dobbiamo renderci conto che siamo più forti di quanto fatto vedere finora". L'allarme lo ha lanciato Daniele De Rossi, che non si è nascosto e ha ammesso davanti ai giornalisti italiani il male che sta bloccando le gambe dei giocatori giallorossi. Per curare questo problema, Eusebio Di Francesco dovrà dunque lavorare sulla testa dei suoi ragazzi: attesi dalla trasferta al Dall'Ara con il Bologna di Filippo Inzaghi.

I problemi di Di Francesco

L'aspetto psicologico non deve però nascondere altri difetti apparsi evidenti nei novanta minuti di Madrid. L'undici giallorosso è sceso in campo con un atteggiamento completamente sbagliato, mettendo in mostra un gioco lento e mai pericoloso. Alcuni giocatori sono apparsi molli e molto lontani dai loro standard, altri sfiduciati e impauriti di fronte ai "Blancos". L'azzardo di schierare Zaniolo non ha inoltre pagato. Anzi, ha dato fiato alle voci di quei tifosi non contenti del lavoro di Monchi e del mercato estivo.

"Come uscire da questa crisi? C'è poco da fare, sono le solite frasi che si dicono sempre: lavorare e pensare solo al Bologna – ha aggiunto De Rossi – Senza pensare a questa partita, alle precedenti o tantomeno all'anno scorso. Il Bologna è in difficoltà, lo siamo anche noi, ci servono punti. Al Dall'Ara sarà una partita altrettanto difficile. Non dal punto di vista tecnico, ma da quello agonistico".