Road to Euro 2016: solida Ungheria, in corsa per gli ottavi
L'Ungheria, nazionale dal glorioso passato, fa il suo ritorno in una competizione internazionale. Inserita nel girone E, dovrà vedersela con il favorito Portogallo, la sorpresa Islanda e gli storici rivali dell'Austria; un raggruppamento che potrebbe offrire chance di qualificazione ai nipotini di Ferenc Puskàs, costretti a convivere con l'ingombrante passato di una nazione in grado di raggiungere per due volte il secondo posto al Mondiale (nel 1938 e 1954) e un terzo (1964) e un quarto (1972) agli Europei. I 23 del ct Bernd Storck non possono ancora ambire a simili traguardi, ma le potenzialità e i margini di crescita sembrano ampi.
MODULO E TATTICA – Storck sta insistendo molto sul sistema con una sola punta. Nell'ultima amichevole con la Croazia, in particolare, ha optato per il 4-2-3-1 che ha offerto diversi spunti d'interesse e mostrato elementi in grado di esaltarsi in quelle situazioni tattiche. Dzsudzsàk e Kleinheisler, in particolare, sono due elementi chiave per il rilancio dell'azione e il gioco sulla trequarti.
PUNTO DI FORZA – La squadra appare solida, costante nel rendimento, disciplinata e ben organizzata. Il raggiungimento della qualificazione, senza eccessivi patemi, ha fatto crescere l'autostima e, in caso di avvio positivo con l'Austria, l'effetto positivo potrebbe prolungarsi e mettere una seria ipoteca sul passaggio del turno che all'Europeo non avviene dal 1972.
PUNTO DEBOLE – Solida al centro ma vulnerabile sugli esterni: è questa l'immagine emersa dall'ultima gara amichevole con la Croazia, in cui la squadra ha patito soprattutto le folate di Perisic e Antolic. È necessario che Storck abitui i suoi esterni a un maggiore spirito di sacrificio nei compiti di ripiegamento e copertura, senza però inficiare l'azione d'attacco a supporto dell'unica punta.