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Ricordate il Pordenone? Ramarri a picco, esonerato il tecnico Colucci

La squadra veneta che aveva messo paura all’Inter in Coppa Italia, costringendola alla lotteria dei rigori per evitare una clamorosa eliminazione, è scivolata in 11sima posizione ed è fuori dai playoff. Il club ha così deciso di sollevare dall’incarico l’allenatore e il suo staff.
A cura di Maurizio De Santis
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Il discorso motivazionale alla squadra poco prima di andare in campo a San Siro. La sfida di Coppa Italia contro l'Inter persa solo all'ultimo rigore calciato da Nagatomo. La favola dei ‘ramarri' del Pordenone finì dal dischetto ma regalò un sogno bellissimo ai tifosi veneti giunti a Milano per accompagnare i protagonisti dell'impresa: dalla C giocata in uno stadio di provincia alla platea che ha ospitato una finale di Champions e le gare del Mondiale. Fu uno spettacolo riconciliante con le storie più emozionanti che il calcio talvolta regala.

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Tutto molto bello, compresa la campagna social che alimentò la simpatia nei confronti di quel gruppo di calciatori ‘sconosciuti' e sotto-pagati rispetto ai milioni che circolano in massima serie. Tutto spazzato via dalla luna di miele finita malissimo con il tecnico Leonardo Colucci che due mesi era l'eroico condottiero senza timori contro la capolista (allora la squadra di Spalletti era in cima alla Serie A) mentre adesso è stato esonerato. Dopo la sconfitta con il Sud Tirol, il club ha deciso di sollevare dall'incarico Colucci e il suo staff, di cui fa parte Gianni Migliorini allenatore in seconda.

Ai mister Colucci e Migliorini vanno i ringraziamenti della società per il lavoro svolto – si legge nella nota della dirigenza che comunica la decisione presa -, unitamente all'augurio delle migliori fortune per il prosieguo della carriera.

La decisione e il trend di risultati. A dare qualche motivazione in più è stato il massimo dirigente della società nero-verde, Mauro Lovisa. Una vittoria, due pareggi e ben quattro sconfitte: è stato questo il ruolino di marcia in campionato del Pordenone che da quale 12 dicembre è crollato in tutte le tabelle di rendimento, scivolando in undicesima posizione e perdendo anche un posto nei playoff.

La decisione è stata inevitabile – ha commentato il presidente -. Dopo la sconfitta con la Feralpi Salò non c'è stata alcuna reazione: chiediamo scusa ai tifosi per la prestazione. Per la seconda gara consecutiva l'arbitraggio è stato altamente penalizzante, chiediamo maggior rispetto, ma ciò non è un alibi per la meritata sconfitta. Ora rimbocchiamoci le maniche e ripartiamo.

Destino comune. E' sembrata una maledizione. Il Pordenone come l'Inter: dopo quella sera la squadra di Spalletti – che aveva bloccato la Juventus a Torino – ci sono state subito 2 sconfitte con Udinese e Sassuolo e una serie di pareggi con Lazio, Fiorentina, Roma, Spal e Crotone. La vittoria? E' arrivata solo domenica scorsa, dopo 2 mesi, nel sofferto match interno con il Bologna.

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