Razzismo, l’Uefa punisce il Montenegro: con il Kosovo a porte chiuse
Mentre in Italia si continua a parlare degli insulti a Bakayoko durante Milan-Lazio di Coppa Italia, nel resto del mondo il problema del razzismo è invece punito con sanzioni esemplari. L'ultima conferma è arrivata dalla Commissione disciplinare della Uefa, che ha deciso di colpire la nazionale del Montenegro dopo ciò che è successo lo scorso 25 marzo, quando durante il match contro l'Inghilterra i tifosi di casa avevano rivolto offese razziste ad alcuni giocatori inglesi di colore, tra questi Raheem Sterling, Danny Rose e Callum Hudson-Odoi.
Dagli uffici di Nyon, i vertici della Uefa hanno così deciso per un turno a porte chiuse e una multa di 20mila sterline per la Federazione montenegrina, a causa dei fuochi d'artificio accesi dai tifosi e del lancio di oggetti in campo da parte di alcuni di loro. Una decisione che obbligherà il Montenegro a giocare il "derby" contro il Kosovo senza l'apporto dei propri tifosi: sfida valevole per le qualificazione a Euro 2020 e in programma il prossimo 7 giugno al Gradski Stadion di Podgorica.
Le scuse della Federazione del Montenegro
"Ho sentito tantissimi insulti all’indirizzo di Danny Rose. Ero lì, è stato subissato anche quando è stato ammonito alla fine del match. Tutto questo non è accettabile e ci aspettiamo provvedimenti ufficiali", disse il commissario tecnico inglese Southgate al termine della partita. Provvedimenti che sono arrivati puntuali, nonostante le scuse di Momir Djurdjevac, segretario generale dell'Associazione calcistica di Montenegro: "Vorrei chiedere scusa a tutti coloro che hanno avuto una pessima impressione del nostro paese".
Subito dopo l'episodio razzista contro Sterling (che reagì portandosi le dita alle orecchie) e gli altri giocatori dell'Inghilterra, anche la stessa Federazione inglese aveva preso una posizione netta contro i cori razzisti: "Speriamo che la loro prossima partita casalinga venga giocata a porte chiuse. Questo per mandare un messaggio contro il razzismo, che non ha posto nel calcio e nella società in generale".