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Quagliarella, Palacio e Pandev: i vecchietti terribili che non temono la “rottamazione”

Questi tre ragazzi sono stati bollati spesso come “finiti” o “all’ultima spiaggia” ma nonostante l’età riescono ad essere protagonisti in Serie A e sono un punto di riferimento per le loro squadre: Quagliarella sta vivendo una seconda giovinezza ed è capocannoniere del campionato, Pandev e Palacio non vanno in goal con la stessa regolarità ma le loro qualità sono fondamentali per le rispettive squadre. Vecchio a chi?
A cura di Vito Lamorte
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C'era un periodo in Italia in cui la parola "rottamazione" era utilizzata in più ambiti per cercare di invogliare ad un ricambio generazionale nella società che ci circonda. Chiaramente non sta a noi a dire se ha funzionato o meno ma certo è che lo stesso meccanismo spesso si innesca anche nel calcio: quando i giocatori arrivano ad una certa età ecco che subito arriva l'etichetta "troppo vecchio, si deve ritirare" o "è all'ultima spiaggia". Tra la rottamazione politica e quella calcistica c'è una bella differenza, ne siamo coscienti, ma quante volte abbiamo sentito "basta, deve lasciare" in entrambi gli ambiti? Tante, tantissime. Forse troppe.

Con molta probabilità quelli che lo avevano detto a Fabio Quagliarella, 36 anni, adesso saranno gli stessi che lo esaltano a dismisura ma ciò che sta facendo la punta della Sampdoria è qualcosa di meraviglioso: con la rete al Sassuolo sono 21 i goal in campionato che sommati a quelli dello scorso anno (19) diventano 40 complessivi. La convocazione in Nazionale per le gare di qualificazione all'Europeo del 2020 sono il giusto coronamento di un percorso bellissimo ma l'attaccante di Castellammare di Stabia non ha nessuna intenzione di fermarsi e vuole continuare a stupire.

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Un altro vecchietto che era stato bollato spesso come "finito" è Goran Pandev, 35 anni, che oggi è stato protagonista della vittoria del suo Genoa contro la Juventus segnando il terzo goal in campionato e portando sempre in campo il suo bagaglio tecnico e di esperienza che in una squadra giovane e inesperta come quella di Prandelli ha molto bisogno.

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Infine c'è Rodrigo Palacio: l'argentino ex Genoa e Inter sembrava destinato al ritorno in patria la scorsa estate ma alla fine è rimasto a Bologna e ora è uno dei punti di riferimento della squadra di Sinisa Mihajlovic. Da quando è arrivato il tecnico serbo El Trenza non è mai stato fuori e il suo sacrificio, unito alla tecnica e all'intelligenza che ha sempre avuto gli permettono di essere un'arma importante per i felsinei. Nonostante i goal in campionato siano soltanto 3, Palacio continua a ricevere attestati di stima (Mazzarri: "Sembrava Maradona, non riuscivamo a toglierli il pallone") resta uno dei vecchietti" terribili della Serie A per il valore aggiunto che porta alla sua squadra.

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Siamo davvero sicuri che serva una presunta "rottamazione" per rinnovare un campionato con poco appeal o basterebbe, con più buonsenso, partire dai meritevoli e dai contenuti? Per informazioni e dritte, chiedere a Fabio, Goran e Rodrigo.

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