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Quagliarella, lacrime ed emozione: “Io come Batigol, ho i brividi”

Grazie alla doppietta contro l’Udinese, l’attaccante blucerchiato è entrato nella storia del calcio italiano: “Il record? Semplicemente impensabile. E’ un’emozione perche poter solamente immaginare una cosa del genere è incredibile. Batistuta? E’ uno che solo a nominarlo mi vengono i brividi. Sono senza parole per questo record”.
A cura di Alberto Pucci
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Roberto Mancini lo ha visto ancora una volta dal vivo e con i suoi occhi, e ora non potrà più ignorarlo per le prossime convocazioni azzurre. Sul rotondo successo della Sampdoria sull'Udinese, c'è infatti la firma di Fabio Quagliarella: entrato nella storia per aver segnato in undici partite consecutive (come Batistuta nel 1994) e aver realizzato complessivamente dodici gol di fila: meglio dell'ex attaccante argentino. Con la doppietta rifilata ai friulani, il giocatore blucerchiato è arrivato a 143 reti in Serie A. Una doppia gioia che gli ha anche permesso di superare le 142 realizzazioni di un altro mito del calcio italiano: Bobo Vieri.

Gli occhi lucidi del capitano blucerchiato

"Il record? Semplicemente impensabile – ha esordito Quagliarella davanti ai microfoni di Sky – E' un'emozione perche poter solamente immaginare una cosa del genere è incredibile. Batistuta? E' uno che solo a nominarlo mi vengono i brividi. Non so cosa dire, mi sono goduto la serata e i miei tifosi, sul primo gol ho fatto una mezza esultanza solamente per il record, perché ho sempre rispetto per i tifosi dell'Udinese. Sono senza parole per questo record e pensavo si potesse interrompere ad ogni partita".

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La Nazionale e l'umiltà di Quagliarella

"La Nazionale? Io vado a letto sereno. Ho sentito che molti hanno parlato di me per un ritorno in azzurro, ma Mancini deve portare avanti un gruppo e deve puntare sui giovani, altrimenti non cresceremo mai. Il commissario tecnico ha gli attributi per far bene. Il mister farà le sue scelte, io devo far bene con questa maglia. Il mio segreto? Non esiste. Io voglio arrivare la domenica e divertirmi – ha concluso il giocatore di Giampaolo – Voglio poter dare un contributo e un supporto alla squadra, non gioco per far gol, ma per divertirmi ed essere importante per la squadra. Io godo lo stesso anche quando metto un giocatore davanti alla porta".

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