PSV-Inter: Van Bommel il tecnico dal cuore rossonero, in cerca di rivincite
In Olanda sono già tutti pronti ad accogliere l'Inter come si deve: tifo sfrenato, caldissimo, un dodicesimo uomo che dovrà trascinare il PSV a riscattare il debutto con sconfitta rimediato in Champions League al Camp Nou. Anche perché è una prova senza appello: perdere contro i nerazzurri significherebbe compromettere la qualificazione al secondo turno.

Lo sanno tutti, i giocatori, la dirigenza ma soprattutto lo sa Mark Van Bommel, l’allenatore del Psv che si ritrova di fronte l’Inter in questa seconda giornata del Gruppo B di Champions League, dopo averla sfidata in Italia con la maglia del Milan e in Europa nella finale di Madrid del 2010, persa dal Bayern contro i nerazzurri di Mourinho.
Ancora l'Inter sul cammino di Van Bommel. Due ricordi che per il tecnico del PSV restano indelebili, soprattutto il secondo che ha un valore importantissimo: in quell'occasione in cui Diego Milito si divorò i tedeschi al Bernabeu, l'Inter toccò lacme sportivo della sua storia, mentre i bavaresi si ridussero alla controfigura non protagonista.
La finale di Madrid del 2010. Era un'altra Inter, fatta di campioni, che volava sulle ali di un entusiasmo irrefrenabile e alla quale andava tutto per il verso giusto. Van Bommel la ricorda bene e come potrebbe dimenticarla: "L'Inter aveva grandi nomi in quella stagione, era difficilissimo incontrarla anche se la finale di Madrid è stata la partita peggiore di quell’anno per noi".
Con la maglia del Milan. Inter che significa anche derby, visto che l'ex centrocampista olandese aveva vestito i colori della Milano rossonera: "L’esperienza al Milan? Sono stato davvero bene, l’Inter era la nostra rivale principale in quel periodo ma ora però è tutto cambiato, qui siamo in Champions League, anche se ovviamente sarà comunque una gara speciale per me".
L'imbattibile PSV. Dai ricordi al presente, con l'obiettivo di mostrare il proprio calcio, la propria idea di gioco che in Olanda al momento non ha rivali: il PSV è primo solitario con 8 vittorie su 8 partite: "Non cambieremo assolutamente stile di gioco, modificare il nostro atteggiamento solo per un match non ha senso. Vincere sarà difficile? Ci proveremo: l'Inter ha i suoi punti deboli, non avremo paura di affrontarla e proveremo a mettere in campo ciò che abbiamo preparato".