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Promossi e bocciati della prima giornata di Serie A: Juve, Napoli e Inter in evidenza

I primi 90 minuti della stagione, hanno regalato emozioni forti e confermato le difficoltà di chi vorrebbe scucire lo scudetto alla Juventus. Malissimo il Milan, male la Roma: le uniche preoccupazioni potrebbero arrivare dall’Inter e dal Napoli.
A cura di Alberto Pucci
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Juventus vs. Parma - Serie A Tim 2012/2013

La vecchia signora dorme sonni tranquilli – Come consuetudine, la prima giornata di campionato regala emozioni e sorprese. Sebbene sia presto per dare giudizi sommari, ciò che si è visto in questo weekend dovrebbe far riflettere tifosi e dirigenti. Se il buongiormo si vede dal mattino, la strada bianconera, al di là del facile successo contro il Parma, non dovrebbe essere così impervia. Che la Juventus fosse ancora la strafavorita per il successo finale, questo lo si sapeva. Ciò che non era stato messo in preventivo era la pochezza della concorrenza che, ad oggi, non ha colmato il "gap" e non ha acquistato giocatori in grado di portare valore aggiunto.

All'appello c'è solo la Milano nerazzurra – Il Milan, ad esempio, è imploso davanti al proprio pubblico, chiamandosi fuori (da solo) dal banchetto per le pretendenti al tricolore. Via i campioni, i ragazzi di Allegri sono crollati psicologicamente e fisicamente davanti ad una buona Sampdoria. Che Galliani e soci, prendano appunti: questa squadra, se non arriveranno almeno tre rinforzi, è da quinto posto! A rendere ancora più indigesto, ai rossoneri, il weekend appena passato ci sono i tre gol dell'Inter e i 67 minuti di gioco e qualità del Signor Antonio Cassano. Davanti ad un generoso Pescara (che merita comunque applausi) gli Stramaccioni's boys hanno mandato un messaggio inequivocabile al torneo: con un Gargano nel motore ed un Cassano al top della condizione, tutto è possibile.

Napoli e Firenze sorridono – Nel segno del 3, anche la domenica sera di Walter Mazzarri. Vincere a Palermo non è mai facile: lo sa bene anche Cavani che da queste parti ha trascorso mesi importanti. Proprio il Matador, insieme ad Hamsik, hanno fatto la differenza in questa prima vittoria stagionale. Un successo che tranquillizza il tecnico azzurro, un pò meno Sannino che, continuando così, dovrà fare attenzione ai soliti "cazziatoni" presidenziali di Zamparini. Tra le cose belle, e da ricordare, in questo primo giro di giostra c'è sicuramente la Fiorentina di Montella, capace di mettere la museruola all'Udinese di Guidolin. Fossi in Della Valle, blinderei (con tutti i mezzi possibili) Stevan Jovetic: con lui in campo, ogni traguardo è possibile.

Solo un punto per la Roma, bene il Genoa – A Roma, continua l'alternanza di risultati e di umori. Se fino a ieri, era Petkovic a doversi leccare le ferite, oggi è Zeman a doversi preoccupare. La Lazio è passata a Bergamo, grazie alla prima profezia di Hernanes, la Roma ha, invece, steccato all'Olimpico, rimediando solo un pareggio contro il Catania. Come volevasi dimostrare: i metodi del boemo, richiedono tempo per essere assimilati. Partono bene Chievo e Genoa. Pellissier, bagna la sua trecentesima partita in A con il gol che apre il match, mentre a Genova, il Grifone si scrolla di dosso la paura (reminiscenza della scorsa stagione) battendo il Cagliari. A Siena, infine, la traversa colpita da D'Agostino nega la gioia della vittoria ai padroni di casa: pareggio prezioso per il Toro, meno per i toscani che rimangono zavorrati dalla pesante penalizzazione iniziale.

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