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Fifa World Cup 2018, i Mondiali in Russia

Portogallo e Spagna accendono il campionato mondiale di calcio: top e flop dopo 2 giornate

La partita tra Portogallo e Spagna è un Clasico del campionato mondiale di calcio. Il risultato finale (3-3) e la prestazione di Cristiano Ronaldo hanno illuminato la seconda giornata di gare in calendario. Ecco 3 cose che ci sono piaciute, 3 cose che non ci sono piaciute, la curiosità e il nome nuovo da tenere sott’occhio.
A cura di Jvan Sica
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Russia-Arabia Saudita ha aperto giovedì scorso il campionato mondiale di calcio. La ‘manita' dei padroni di casa e un avversario di modesto cabotaggio hanno messo la sordina al primo appuntamento iridato. Fuochi d'artificio, invece, nella serata del venerdì con il match tra Portogallo e Spagna che ha visto brillare la stella di Cristiano Ronaldo. Ecco 3 cose che ci sono piaciute, 3 che non ci sono piaciute e altrettante pillole della giornata.

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Tre cose che ci sono piaciute

Godin e Gimenez rubano la scena agli attaccanti

L’Uruguay pensava di avere la coppia di attaccanti migliore di tutte, Cavani-Luis Suarez, e invece si riscopre con la squadra che ha la migliore coppia di centrali del lotto. Godìn e Gimenez, come fanno del resto nell’Atletico Madrid, hanno retto senza grande affanno contro una buona fase offensiva dell’Egitto e il secondo è riuscito anche a segnare il gol vittoria al 90’. I due centrali uruguaiani hanno davvero tutto, forza, esperienza, velocità, senso dell’anticipo, competenza nella marcatura a uomo e quando vanno in avanti fanno paura. Con loro due qualsiasi squadra parte con un vantaggio competitivo difficile da recuperare.

La fortuna aiuta gli audaci e l'Iran lo è stata

L’Iran nel suo complesso ha giocato una partita accorta, di grande corsa e sacrificio. E tutto questo sacrificio è stato premiato nell’ultima azione della partita che lo ha visto superare il Marocco grazie all’autogol di Bouhaddouz. Questa è la seconda partita nella storia dei campionati del mondo vinta dagli iraniani, i quali partono con pochissime chance nelle due prossime partite contro Spagna e Portogallo, ma se sono questi daranno ad entrambe le squadre filo da torcere.

Cristiano Ronaldo chiama, Messi risponderà?

Ma cosa devi pensare di un calciatore che non sbaglia mai quello che fa, che sia un assist, un dribbling, un tiro (forse qualche punizione), che dopo un minuto della prima partita dei Mondiali si “prende” un calcio di rigore e lo trasforma, che al 45’ spara di sinistro e riporta in vantaggio la sua squadra e quando tutto sembra perduto ti pareggia una partita che è già un piccolo classico? Cristiano Ronaldo è in questo momento il meglio che c’è, tre Champions League non arrivano per caso. Vediamo domani Messi come risponde.

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Tre cose che non ci sono piaciute

Suarez non morde, nemmeno sotto porta

Luis Suarez nella partita contro l’Egitto ha avuto almeno due palle gol limpide che di regola con il Barcellona sbaglia pochissime volte. E non solo ha sbagliato ma per tutta la partita è sembrato, come spesso gli accade con l’Uruguay, troppo nervoso. Questa volta la sua estrema tensione agonistica lo ha completamente bloccato. Si spera che viva tutto con maggiore serenità dalla seconda partita in poi.

De Gea, che combini?

De Gea non ha grandi pressioni in patria e non ha secondi nella rosa convocata da Lopetegui e adesso gestita da Hierro che possono mettere in dubbio la sua titolarità. Per tutti è il titolare e si spera che mantenga questo standard per continuare ad essere il numero 1 del Manchester United e della Spagna. Detto questo, oggi ha fatto un brutto errore sul secondo gol di Ronaldo, un errore che fatto durante i Mondiali ti può cambiare la carriera. Dopo aver sbagliato ai Mondiali devi reggere di testa, per non andare alla deriva.

CR7 orfano di Benzema in nazionale

Siamo sempre lì: Gonçalo Guedes si inserisce in una lunga e nefasta tradizione che va da Pauleta a Nuno Gomes, fino ad André Silva. Cristiano Ronaldo non ha mai trovato in nazionale un compagno d’attacco come Benzema nel Real Madrid. Purtroppo trovare un centravanti che sappia vivere di riflesso rispetto a Cristiano Ronaldo, segnare nelle occasioni da gol create dal 7, pressare la fonte di gioco avversario e restare nell’ombra non è facile. Di Benzema ce n’è uno solo.

Il fatto del giorno: Portogallo-Spagna come un Clasico

Spagna-Portogallo non aveva mezze misure fin dall’inizio. O le due squadre si annullavano per giocarsi tutto poi contro Iran e Marocco oppure rompevano gli argini e si giocavano tutto, facendosi guidare dai tanti creativi che sono nelle due squadre. Il rigore dopo un minuto conquistato da Cristiano Ronaldo rompe gli argini sopra citati e inizia una partita che è già un piccolo classico. Dopo due partite con un solo gol al 90’ come Uruguay-Egitto e Marocco-Iran, ce la meritavamo.

La curiosità: El-Shenawy, la riscossa del numero 12

Tutti si aspettavano il grande vecchio, Essam El-Hadary, classe 1973 e invece in porta per l’Egitto è sceso in campo Mohamed El-Shenawy, nel suo club, l’Al-Ahly, secondo dell’altro portiere in rosa, Sherif Ekramy. Quindi Cuper fra il monumento nazionale che a 45 anni vuole giocare un Mondiale e il titolare di una delle più importanti squadre egiziane, ha scelto il suo dodicesimo, il quale ha esordito con i Faraoni solo il 23 marzo 2018 nell’amichevole contro il Portogallo in preparazione per questo campionato del mondo. El-Shenawy però ha giocato molto bene fermando Suarez e Cavani e venendo beffato, senza colpe, solo da Gimenez. La grande riscossa del numero 12.

Il nome nuovo: Golovin, sarà vera gloria?

Il nome è molto nuovo anche se la Juve c’era arrivata prima dei Mondiali con la pecca di non chiudere e vedere adesso alzare molto le pretese. Stiamo parlando di Aleksandr Golovin, centrocampista del CSKA Mosca e della nazionale russa che nella prima partita contro l’Arabia Saudita ha dominato la gara, fornendo due assist e segnando un gol su punizione nel 5-0 finale.
Ad Allegri, Golovin piace tanto perché è un altro “possibile” numero 10 con il quale il tecnico toscano vuole riempire di classe il centrocampo juventino. Averlo vorrebbe dire poter formare un triangolo con Pjanic vertice basso e Golovin e Bernardeschi come mezzali creative, anche se l’italiano deve crescere ancora da un punto di vista della corsa e della presenza fisica.

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Il Golovin contro l’Arabia Saudita invece è sembrato già pronto da questo punto di vista e capace di reggere pressioni fortissime come quella di un esordio casalingo in un Mondiale. Se il CSKA però prima dei Mondiali chiedeva almeno 20 milioni, nel day-after della prima gara mondiale può già spingersi sui 30-35 senza che nessuno batti ciglio. Se continua a giocare così anche nelle prossime partite per Golovin partirà un tavolo d’asta che la Juve potrebbe abbandonare molto presto.

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