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Portogallo, Cristiano Ronaldo medita il silenzio stampa fino alla fine dei Mondiali

Atteso dal debutto contro la Spagna, e distratto dal possibile addio al Real Madrid, il fenomeno di Madeira starebbe pensando di non parlare con i giornalisti fino al termine del torneo. Il commissario tecnico Santos non ha però dubbi sulla sua condizione psicofisica: “Cristiano Ronaldo sta benissimo, è un giocatore straordinario e un grande capitano fuori e dentro il campo”.
A cura di Alberto Pucci
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La prima grande sfida di questo mondiale è senza dubbio quella tra Portogallo e Spagna. Il "derby" della penisola iberica non è mai stato un match come tutti gli altri, e non lo sarà nemmeno in Russia. Il clamoroso esonero di Julen Lopetegui ha infatti aumentato esponenzialmente l'interesse attorno ai novanta minuti di Sochi, che vedranno ovviamente in campo non solo le stelle della "Roja", ma anche (e soprattutto) il Pallone d'Oro in carica: Cristiano Ronaldo.

A presentare la sfida e a commentare lo stato fisico del suo giocatore più importante, è sceso in campo il commissario tecnico portoghese Fernando Santos: "Cristiano Ronaldo sta benissimo, è un grande capitano fuori e dentro il campo, un giocatore straordinario – ha esordito il ct lusitano – Ma tutti sappiano una cosa: più importante di Ronaldo e del sottoscritto c’è una cosa, la squadra. Questa squadra che ha addosso una enorme qualità".

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Il probabile silenzio stampa di CR7

Intervenuto in conferenza stampa insieme a Joao Moutinho, il commissario tecnico dei portoghesi ha così chiuso il capitolo "CR7". Per il fenomeno di Madeira non è ovviamente un momento tranquillo, dopo le voci che lo vedono vicino all'addio al Real Madrid. Una situazione che potrebbe anche compromettere il suo Mondiale e portarlo a prendere una decisione clamorosa quanto la sua volontà di lasciare la Spagna: rimanere in silenzio stampa per tutta la durata della Coppa del Mondo.

Se prima della partenza per la Russia il pronostico pendeva soprattutto dalla parte delle "Furie Rosse", ora con l'inaspettata decisione della federazione spagnola il risultato è più difficile da pronosticare: "Non credo che il cambio in panchina possa influire tanto – ha continuato Fernando SantosLa Spagna è una grande squadra, un rivale straordinario ma nessuno è perfetto, tutti hanno punti dolenti e deboli, quindi noi cercheremo di sfatare la maledizione della non-vittoria al debutto. Non vogliamo essere arroganti ma abbiamo le possibilità di vincere".

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